Titolo: Savage
Editore: Self
Publishing
Trama
Trama
Una
donna fortunata… Ecco come mi avrebbero definita in tanti.
Ma
nessuno conosceva la verità.
Ero
disposta a tutto pur di scappare dalla mia gabbia dorata e dal mio
aguzzino. Mio marito, il sindaco di Sacramento.
E
l’ho fatto.
Sono
partita per rinascere.
Ho
abbandonato il mio personale inferno per approdare in un paradiso di
una bellezza accecante: la giungla è diventata la mia casa, l’oceano
il mio solo amico, il cielo l’unico testimone.
Eppure
questi luoghi inesplorati sono tutt’altro che ospitali e celano un
pericoloso segreto. Due occhi glaciali mi scrutano nella notte, un
predatore affamato mi bracca senza sosta, un animale feroce mi
insegue con rabbia.
Lui
è la natura. La più incontaminata, lussureggiante e insidiosa
natura.
Un
uomo.
Una
belva.
L’ennesima.
Il
fato non è stato clemente con me.
Mi
chiamo Ophelia e sono una sopravvissuta.
Mi
chiamo Ophelia e sono ancora in pericolo.
Io
amo molto le storie create da Debora e questa sua nuova uscita non ha
fatto eccezione.
Diversa
dalle altre, l'ho trovata più dolce e romantica. Non mi è
dispiaciuta questa cosa soprattutto perché è la conferma (non che
ne avessi bisogno) che l'autrice sa destreggiarsi benissimo con altri
generi letterari.
La
storia raccontata qui inizia con Ophelia che fugge da un marito
violento e pericoloso e si rifugia in un'isola delle Fiji. Durante
un'escursione in barca naufraga su un'isola sconosciuta e abitata
unicamente da un indigeno solitario: Kamlesh.
La
cosa che ho amato particolarmente di questo romanzo è la descrizione
della natura, dei paesaggi e degli animali che vivono in questo
minuscolo atollo. Non ho minimamente fatto fatica a immaginarmi lì,
in compagnia dei due protagonisti e osservare con loro gli splendidi
colori della natura che li circonda. Così come non è stato
difficile sentire il freddo, l'umidità e il senso di clausura
durante l'uragano che ha imperversato per giorni sull'isolotto.
Per
quello che riguarda lo sviluppo di Ophelia e Kalmesh, trovo che
Debora sia riuscita a fare un ottimo lavoro sviluppandone benissimo
la psicologia.
Ho
davvero apprezzato quando Ophelia prende coraggio e scappa dal
marito. Certo aiuta il fatto che sia riuscita a mettere via dei soldi
necessari alla fuga. Adoro queste eroine librose che riescono ad
affrontare i problemi che la vita presenta loro e trovare una
soluzione. Mi è piaciuto anche il suo percorso di guarigione che
avviene grazie alle cure di Kalmesh.
Questi
è un soggetto davvero favoloso che ho amato immensamente. Importanti
i piccoli (e troppo rari) Pov con cui ho avuto modo di conoscerlo
meglio. Confesso che ne avrei voluti molti di più.
Unica
cosa che mi ha lasciata un po' interdetta sono i tempi. Secondo me
andavano dilatati maggiormente per rendere il tutto ancora più
realistico. Poi sarei stata molto, molto, molto, molto... più
cattiva con Brad, il marito di Ophelia alla resa dei conti.
Rimane
comunque una bellissima storia che sono davvero contenta di aver
letto.
come sia io ho letto solo un libro della tepes ma non mi ha fatta impazzire, ho ancora altro di suo sul kindle ma lo tengo per i periodi di magra
RispondiEliminaLo so, a me invece piace molto. Non siamo mica obbligate a farci piacere le stesse cose :D
EliminaSembra molto intrigante, ho già visto che si trova su Kindle Unlimited, mi sa che lo provo
RispondiEliminaHo letto tutto di questa autrice e mi sono piaciuti tutti
Eliminaprima o poi questa autrice la leggo, giuro!
RispondiEliminaIo te lo dico sempre che lei potrebbe piacerti
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