giovedì 5 settembre 2019

Recensione #392 Le ossa sotto la pelle by T.J. Klune



Autore: T.J. Klune
Titolo: Le ossa sotto la pelle
Editore: Triskell Edizioni
Pag:: 471
Data di pubblicazione: 15 luglio 2019
Trama
È la primavera del 1995 e Nate Cartwright ha perso tutto: i suoi genitori sono morti, suo fratello non vuole più avere niente a che fare con lui e, ciliegina sulla torta, è stato licenziato dal suo lavoro di giornalista a Washington DC. Senza più prospettive, decide di trasferirsi nella baita vicino a Roseland, il paesino di montagna dove la sua famiglia era solita trascorrere l’estate quando era piccolo, per provare a dare una nuova direzione alla sua vita.
La piccola costruzione tra i boschi dovrebbe essere vuota.
Così non è.
Dentro ci sono un uomo di nome Alex e un’incredibile ragazzina che si fa chiamare Artemis Darth Vader e che non è esattamente ciò che appare.
Presto diventa chiaro che Nate deve compiere una scelta: annegare nei ricordi del passato o combattere per un futuro che non avrebbe mai creduto possibile.
Perché quella ragazzina è speciale e su di loro stanno calando forze il cui unico scopo è controllarla.




...chiese: «Cosa sei?»
Lei sorrise. «Una tua amica.»

T. J. Klune è uno dei primi autori Male to Male che ho letto. Avevo adorato le sue storie sempre molto realistiche e arricchite da un stile ironico. Quando la Triskell ha portato in Italia il suo romanzo self ne sono stata così entusiasta da richiederne subito una copia digitale.
Nate eredita dai genitori un pick-up e una baita isolata in montagna proprio in un periodo in cui si sente in crisi e decide di approfittarne. Parte così con l'intenzione di trascorrere qualche giorno lontano da tutti per riflettere. Nella baita, tuttavia trova una sorpresa: Alex e Artemis...
Inizio con il dire che ho adorato tutti e tre i personaggi, ma Artemide è la mia preferita. Ho amato la sua curiosità verso le cose più semplici, quelle che a me sembrano scontate; ho percepito la sua gioia mentre conosce il mondo in cui è capitata e ne scopre le meraviglie dimenticate. Delizioso, poi, il modo in cui fa avvicinare Nate e Alex.
Entrambi portatori di dolori passati che ancora li tormentano. La vicinanza con la giovane Art è, in qualche modo, consolatrice per tutti e due. Riescono finalmente ad aprire i loro cuori all'amore. La relazione tra Nate e Alex si sviluppa lentamente, rispetta i giusti tempi per dare modo alle loro anime ferite di guarire. Il tutto descritto in maniera da non oscurare la trama di base.
Lo stile di Klune è come me lo ricordavo: leggero, coinvolgente e condito da dialoghi frizzanti e ironici.
Il romanzo è stato un altalena di emozioni. Ho provato rabbia, dolore, tristezza verso il modo in cui vengono trattate le persone diverse da noi. Non solo nei confronti di Art come aliena, ma in generale nella vita.
Proprio come dice la ragazzina: l'essere umano è capace di creare, ma soprattutto di distruggere. Ho amato anche il messaggio profondo che trasmette questa storia.
Il finale è stato forse un po' troppo veloce, anche se l'epilogo è davvero meraviglioso.
Avevo alte aspettative su questo romanzo e non sono rimasta per nulla delusa. La storia mi ha incatenato da subito alle pagine virtuali del Kindle. La prova di come quattrocento pagine possano scorrere più rapidamente di duecento.










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