Titolo: Le
ossa sotto la pelle
Editore: Triskell
Edizioni
Pag:: 471
Data
di pubblicazione: 15 luglio 2019
Trama
È
la primavera del 1995 e Nate Cartwright ha perso tutto: i suoi
genitori sono morti, suo fratello non vuole più avere niente a che
fare con lui e, ciliegina sulla torta, è stato licenziato dal suo
lavoro di giornalista a Washington DC. Senza più prospettive, decide
di trasferirsi nella baita vicino a Roseland, il paesino di montagna
dove la sua famiglia era solita trascorrere l’estate quando era
piccolo, per provare a dare una nuova direzione alla sua vita.
La piccola costruzione tra i boschi dovrebbe essere vuota.
Così non è.
Dentro ci sono un uomo di nome Alex e un’incredibile ragazzina che si fa chiamare Artemis Darth Vader e che non è esattamente ciò che appare.
Presto diventa chiaro che Nate deve compiere una scelta: annegare nei ricordi del passato o combattere per un futuro che non avrebbe mai creduto possibile.
Perché quella ragazzina è speciale e su di loro stanno calando forze il cui unico scopo è controllarla.
La piccola costruzione tra i boschi dovrebbe essere vuota.
Così non è.
Dentro ci sono un uomo di nome Alex e un’incredibile ragazzina che si fa chiamare Artemis Darth Vader e che non è esattamente ciò che appare.
Presto diventa chiaro che Nate deve compiere una scelta: annegare nei ricordi del passato o combattere per un futuro che non avrebbe mai creduto possibile.
Perché quella ragazzina è speciale e su di loro stanno calando forze il cui unico scopo è controllarla.
...chiese:
«Cosa sei?»
Lei
sorrise. «Una tua amica.»
T.
J. Klune è uno dei primi autori Male to Male che ho letto. Avevo
adorato le sue storie sempre molto realistiche e arricchite da un
stile ironico. Quando la Triskell ha portato in Italia il suo romanzo
self ne sono stata così entusiasta da richiederne subito una copia
digitale.
Nate
eredita dai genitori un pick-up e una baita isolata in montagna
proprio in un periodo in cui si sente in crisi e decide di
approfittarne. Parte così con l'intenzione di trascorrere qualche
giorno lontano da tutti per riflettere. Nella baita, tuttavia trova
una sorpresa: Alex e Artemis...
Inizio
con il dire che ho adorato tutti e tre i personaggi, ma Artemide è
la mia preferita. Ho amato la sua curiosità verso le cose più
semplici, quelle che a me sembrano scontate; ho percepito la sua
gioia mentre conosce il mondo in cui è capitata e ne scopre le
meraviglie dimenticate. Delizioso, poi, il modo in cui fa avvicinare
Nate e Alex.
Entrambi
portatori di dolori passati che ancora li tormentano. La vicinanza
con la giovane Art è, in qualche modo, consolatrice per tutti e due.
Riescono finalmente ad aprire i loro cuori all'amore. La relazione
tra Nate e Alex si sviluppa lentamente, rispetta i giusti tempi per
dare modo alle loro anime ferite di guarire. Il tutto descritto in
maniera da non oscurare la trama di base.
Lo
stile di Klune è come me lo ricordavo: leggero, coinvolgente e
condito da dialoghi frizzanti e ironici.
Il
romanzo è stato un altalena di emozioni. Ho provato rabbia, dolore,
tristezza verso il modo in cui vengono trattate le persone diverse da
noi. Non solo nei confronti di Art come aliena, ma in generale nella
vita.
Proprio
come dice la ragazzina: l'essere umano è capace di creare, ma
soprattutto di distruggere. Ho amato anche il messaggio profondo che
trasmette questa storia.
Il
finale è stato forse un po' troppo veloce, anche se l'epilogo è
davvero meraviglioso.
Avevo
alte aspettative su questo romanzo e non sono rimasta per nulla
delusa. La storia mi ha incatenato da subito alle pagine virtuali del
Kindle. La prova di come quattrocento pagine possano scorrere più
rapidamente di duecento.
lo voglio leggere!
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