Libro
letto per la Reading Challenge 2018 Tutti
a Hogwarts con le tre Ciambelle.
Gruppo Calice di fuoco. Obiettivo: Acqua o neve in copertina.
Autrice:
Ilaria
Tuti
Casa
editrice: Longanesi
Pagine:
366
Data
di pubblicazione: 4
gennaio 2018
Trama
«Tra
i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che
conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di
ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me
lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è
solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste
montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni
giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa:
è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il
corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato.
La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche
l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso
confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho
paura».
Ho
sentito parlare talmente parlare bene e, praticamente ovunque, di
questo libro che la cosa mi ha incuriosito al tal punto che ne ho
acquistato addirittura una copia cartacea. Dopo aver terminato
l'ultima pagina non posso che confermare tutti i pareri positivi sul
romanzo. Finalmente ho trovato un buon thriller, con una trama ben
articolata, avvenimenti concatenati perfettamente tra loro e dei
personaggi tridimensionali, che ha saputo sorprendermi fino alla
fine.
La
protagonista è Teresa Battaglia, profiling di professione, donna
forte e non più giovanissima, anzi quasi anziana, che si trova alle
prese con un killer spietato e un nuovo commissario che l'aiuta nelle
indagini.
Come
ho già detto i personaggi, prima tra tutte Teresa, sono
meravigliosamente sviluppati e io non ho potuto evitare di
affezionarmi a loro. Teresa e burbera e dura, ma con una grande
empatia che l'aiuta nel suo lavoro. Mi ha emozionato leggere di come
la donna sia preoccupata per la sua mente, parte essenziale del suo
essere. Marini, il giovane commissario non crede molto alle tecniche
investigative del suo superiore, ma cerca, lo stesso, in tutti i modi
di farsi accettare da lei. Devo dire che mi è piaciuto molto come
personaggio.
Tuttavia
quello che mi ha stregato maggiormente è proprio il “mostro” e
la sua storia. Dopo essermi documentata ho scoperto che dietro la sua psicologia si nasconde un passato di dolore e privazione. Una cosa che mi ha scossa profondamente.
La
prosa della Tuti è attenta, lineare
e talmente coinvolgente da riuscire a farmi desiderare di continuare
all'infinito la lettura degli avvenimenti narrati, per quanto questi
siano terribili.
Ho
trovato il contesto in cui si svolge la storia davvero descritto in
modo vivido. Non solo gli splendidi paesaggi innevati del paesino di
Travernì, ma anche le atmosfere cupe e sinistre del bosco in cui si
nasconde il “mostro” e dove si incontrano i bambini della
cittadina. Questi piccoli soggetti mi hanno ricordato, un po', i
protagonisti del meraviglioso Stand by me di Stephen King.
Questo
romanzo d'esordio di una giovane autrice italiana che mi ha
trasportata in un viaggio all'interno di una mente umana, così
sconvolta e deviata, tanto da non risultare più umana, si è rivelata davvero
un’ottima lettura che, oltre a ridonarmi il gusto del thriller, mi ha emozionato tantissimo. Anche un cuore gelido come
il mio si è commosso negli ultimi capitoli.
Vorrei
che la Tuti proseguisse con le storie di Teresa, Marini e degli altri
soggetti conosciuti qui.
segno segno
RispondiEliminaecco brava
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