domenica 15 luglio 2018

Recensione #16 22/11/'63 di Stephen King by Antonia






Titolo: 22/11/63
Autrice: Stephen King
Casa editrice: Sperling Kupfer
Pagine: 767
Data di pubblicazione: 8 novembre 2011
Trama
Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale. Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. E proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle - e follemente possibile: impedire l'assassinio di Kennedy. Jake accetta di viaggiare indietro nel tempo ed assume il nome di George Amberson e si crea una nuova vita nel 1958. Durante il suo viaggio in varie città, Jake/George compie piccole e varie missioni in attesa della più importante, l'assassinio di Kennedy, il 22/11/63, per l'appunto. Comincia così la sua nuova esistenza nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist, dove convivono un'anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill, che diventa per Jake l'amore della vita.
Una vita che sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia.





Il tema del ritorno nel passato oltre ad attirare per la sua spettacolarità, presenta anche un risvolto più profondo, filosofico e riflessivo; si può cambiare il passato in modo positivo, per poi magari avere un futuro migliore? Modificare alcuni grandi eventi della storia avrebbe potuto ridimensionare le sorti dell’umanità? Alcune catastrofi potevano essere evitate? E' possibile utilizzare un passaggio temporale per migliorare le sorti del mondo ? Dobbiamo tenere presente che intervenire nel passato potrebbe modificare il futuro in modo inatteso, non sappiamo come.
I personaggi sono più che verosimili, sono veritieri. Non importa quali siano di fantasia e quali realmente esistiti, in questa sorta di “fantastoria” creata da King si percepiscono come reali gli appartenenti ad entrambe le categorie.
In particolare il protagonista Jake (George) Epping (Amberson) è un personaggio che attira simpatia e consenso: un buono al 100%, un po' riservato ma in fondo molto coraggioso ed intraprendente.
E' un uomo che si trova a indossare i panni dell’eroe e spicca soprattutto per la sua umanità e familiarità, per il fatto di essere sostanzialmente debole, non immune al timore e agli errori, la cui forza d’animo però lo spinge a lottare con tutte le sue forze per ciò in cui crede.
Sebbene le implicazioni del viaggiare nel tempo e la teoria dell’effetto farfalla (secondo cui ad ogni piccola variazione di un evento, in questo caso l'evento “morte di Kennedy”, seguono grandi variazioni nel futuro), rappresentano una scelta narrativa interessantissima, sostanzialmente King ha scritto una storia d'amore, una di quelle che ti levano il fiato e ti fanno commuovere fino alle lacrime (tante davvero). Tra il nostro protagonista e Sadie, una ragazza che incontrerà nel passato, nasce una storia di una potenza incredibile. Una storia sulla forza dell’amore, un amore puro e grande, che abbatte le barriere del tempo ed è più forte delle sue inviolabili leggi.
Quest'opera letteraria di King si discosta radicalmente dai suoi "classici", alcuni intrisi di horror e scene raccapriccianti. Mentre accompagniamo il protagonista nel corso della suo viaggio nel tempo ci sembra quasi di sentire quegli odori, di vedere quelle scene e quei paesaggi di un'epoca passata e il Re è molto bravo a suscitare nel lettore quel senso di nostalgia anche in chi - come me - quegli anni non li ha vissuti.
Nonostante la mole imponente il libro è scorrevole, anzi per me terminarne la lettura è stato traumatico. Un viaggio nel tempo che risucchia in un vortice di sensazioni che si alternano e mescolano sapientemente. Romanticismo, adrenalina, malinconia, drammi e ansia vi ruberanno al resto del mondo per portarvi in un’altra dimensione. Dopo aver chiuso il libro, anzi dopo aver riletto le ultime pagine almeno 3-4 volte prima di chiuderlo, è stato difficile riuscire a lasciare i personaggi al loro destino e ritornare al “mio” presente. Sì, perché anche io ho viaggiato nel tempo insieme a Jake e ho amato, lottato, sofferto e sperato insieme a lui.
"Ecco invece una cosa che so. Il passato è inflessibile per lo stesso motivo per cui è inflessibile un guscio di tartaruga: la carne viva che c'è dentro è tenera e senza difese. Ed ecco un altra cosa che so: le molteplici scelte e possibilità della vita quotidiana sono la musica che danziamo."
Sicuramente amo i libri di King, alcuni di più, alcuni di meno, e qualcuno (forse un paio) non mi piace affatto.
Ma questo libro è sublime ed è il mio romanzo preferito.
E' un romanzo che ho gustato e goduto piano piano, ho assaporato ogni pagina lentamente. Appena finito di leggere, il pensiero è stato chiaro e limpidissimo: "questo è senz'altro uno dei suoi libri migliori di sempre".
Stephen King fuori dall'horror è ancora più profondo e "sentimentale", uno scrittore in grado di toccare le corde giuste dell'anima con il suo solito stile.

Vi consiglio vivamente di leggerlo e, semmai decidiate di darmi retta, vi avviso....
Preparate i fazzoletti perché vi serviranno. <3



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