giovedì 4 ottobre 2018

Recensione #261 H by Lidia Calvano



Titolo: H
Autrice: Lidia Calvano
Casa editrice: Amazon Publishing
Pagine: 162
Data di pubblicazione: 4 settembre 2018
Trama
Acca è un bambino di 10 anni, molto intelligente e con grande senso dell’umorismo, ed è la spiritosa voce narrante di questa storia, una storia diversamente gialla.Il rapporto con suo padre è inesistente, ma con Marta, la sua mamma, vive in tenera simbiosi: lei è l’unica persona con cui riesce a comunicare, attraverso un linguaggio che trova gesti e parole nell’empatia che li unisce.Perché Acca è cieco, muto e gravemente disabile, e Marta gli dedica ogni momento della sua vita.La routine quotidiana, densa d’amore e altrettanto complessa, si interrompe improvvisamente quando Teresa, la sua babysitter, viene barbaramente uccisa. Tutta la famiglia si ritrova coinvolta nelle indagini e Acca stesso diventa per l’ispettore Ferrara un prezioso quanto difficile testimone, depositario di un segreto che non è in grado di raccontare se non attraverso sua madre. Un segreto che farà di entrambi il bersaglio dell’assassino.Tra leggerezza e suspense, tenerezza e colpi di scena il delitto troverà il suo colpevole ma niente sarà più come prima, né per Acca, né per Marta. Un ciclo si chiuderà, se ne aprirà un altro.







La trama mi ha colpita immediatamente quando l'ho letta nella mail di presentazione speditami da Amazon. Non tanto per la storia in sé ma per il suo narratore.

Il protagonista infatti è H un bambino decenne, tetraplegico e cieco ma dotato di una maturità superiore alla sua età e di una viva intelligenza. Quando la sua baby sitter Teresa, all'apparenza una bravissima ragazza, viene uccisa tutta la sua routine quotidiana viene sconvolta dal terribile accadimento.
Inizialmente ho pensato di trovarmi di fronte a un thriller psicologico, una storia angosciante che mi avrebbe sconvolta. Non è stato propriamente così.
Ho divorato il libro in pochissimo tempo perché volevo e dovevo assolutamente conoscere lo svolgersi degli eventi. Infatti, nonostante, il racconto sia più un mystery che un thriller è stato difficile capire chi fosse il killer. Personalmente ho sospettato un po' di tutti perché ognuno aveva i suoi buoni (o cattivi) motivi per voler uccidere Teresa.
La cosa che più mi ha intrigata è proprio la narrazione da parte di H che osserva tutte le cose intorno a lui con vivida curiosità e attenzione. Conoscere tutto attraverso i pensieri e le sensazioni di H è stata un'esperienza interessante. Il ragazzino non vive male la sua condizione, anzi è consapevole dei suoi limiti ma non se ne fa un problema. Mi è piaciuta moltissimo la sua caratterizzazione.
Non è, come ho già detto, un trhiller nel senso classico del termine eppure l'ho trovato comunque intrigante. La parte mystery, poi, è ben costruita e il mistero intorno all'uccisione di Teresa si dipana pagina dopo pagina.

Un'ottima lettura con un finale davvero emozionante.



4 commenti:

  1. di questo libro ammetto di aver notato la cover, ma se tu non lo avessi recensito probabilmente sarebbe rimasto li sul fondo. trama davvero interessante e il fatto che ti sia così piaciuto mi spinge a segnarlo in wl.

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  2. come mi fa piacere leggere le tue impressioni, ce l'ho anche io da leggere e ora non vedo l'ora

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