giovedì 14 giugno 2018

Recensione #208 La leggenda dell'Azteco di Clive Cussler e Russel Blake


Voglio ringraziare Silvia per avermi coinvolta nel review party visto che Clive Cussler è uno dei miei autori preferiti.



Autori: Clive Cussler & Russel Blake
Titolo: La leggenda dell'Azteco
Serie: Fargo Adventure #6
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 14 giugno 2018
Pagine: 350
Trama
I coniugi Sam e Remi Fargo sono sull’isola di Baffin, Canada, impegnati in una spedizione di ricerca ambientale, quando diventano testimoni di un ritrovamento sensazionale: una nave vichinga sepolta nei ghiacci, in perfette condizioni e carica di artefatti precolombiani provenienti dal Sudamerica. Sembrerebbe impossibile, ma nel corso delle ricerche emergono indizi sempre più evidenti che legano i vichinghi al culto del dio tolteco Quetzalcoatl e a un oggetto leggendario noto come l’Occhio del Cielo. Ma il ritrovamento della nave ha destato l’attenzione di persone dalla dubbia morale...
I Fargo dovranno così fuggire attraverso giungle, templi e antiche sepolture inesplorate inseguiti da cacciatori di tesori, criminali e vecchie conoscenze. Riusciranno a giungere alla risoluzione del mistero che li avvolge prima che sia troppo tardi?
Scenari internazionali pieni di fascino, pericoli, intrighi; due protagonisti umanissimi in cui tutti ci possiamo riconoscere, il cui legame è fatto di passione e ironia; continui capovolgimenti di fronte e magistrali colpi di scena… Clive Cussler si riconferma un maestro nel tenere il lettore incollato alle pagine.





Per me è stato un piacere ritrovare i coniugi Fargo, in questo sesto volume della serie a loro dedicata, alle prese con una nuova, avvincente avventura.
Mentre stanno partecipando a una spedizione per mappare il restringimento dei ghiacci sull'isola di Baffin, incappano in una nave vichinga con l'equipaggio perfettamente conservato dal ghiaccio. Una scoperta importantissima visto che gli oggetti al suo interno sembrano essere artefatti pre-colombiani provenienti dall'America centrale...
Grazie a Cussler e Blake ho avuto la possibilità di viaggiare con i due coniugi in posti meravigliosi: dalle gelide acque di un ghiacciaio canadese alla calda costa spagnola, poi in Messico e a Cuba. Non mancando le capatine nella splendida villa dei due ricercatori a La Jolla in California.
Il libro mi è piaciuto e non mi ha annoiato anche se trovo che nel capitolo precedente, L'enigma dei Maya, i Fargo fossero costantemente coinvolti in azioni al cardiopalma, mentre qui ci sono troppi dettagli che rendono alcune parti più lente. Non noiose, ma meno adrenaliniche rispetto a quelle dei romanzi precedenti.
Quello che apprezzo sempre, in ogni romanzo di Cussler, è la ricostruzione storica degli avvenimenti. So benissimo che è molto romanzata, ma i vari dettagli sono sempre raccontati con uno stile fluido e affascinante che non può fare a meno di incatenarmi alle pagine.
Oltre ai due protagonisti, che sono sempre molto ben sviluppati, mi ha incuriosito moltissimo il cattivo della storia: Janus Benedict, un inglese ricco e senza scrupoli che cerca di ostacolare, in ogni modo, i due Fargo. Inotre ruba antichi tesori per rivenderli al miglior offerente ed è pure trafficante di armi. Un vero villan, insomma. Altra particolarità dell'autore è disegnare un cattivo senza possibilità di redenzione.
Una bellissima lettura in cui si vede che la magia di Cussler è ancora ben presente.
Notavo che l'anno scorso proprio di questo periodo ero alle prese con i Fargo e i Maya, quindi devo aspettare un altro anno per leggere ancora di loro? Spero proprio di no, visto che sono al secondo posto nella mia personale classifica di personaggi di questo autore.






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