lunedì 11 dicembre 2017

Più libri più liberi… le mie impressioni by Manuela



Nella bella cornice (ok, si fa per dire, da romana de’ Roma trovo quella cosa lì non proprio bella, ma è un gusto personale), riprendiamo… Nella bella cornice della Nuvola nel quartiere EUR di Roma dal 6 al 10 dicembre si è svolta la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria… Dolci e io potevamo farcela scappare? Assolutamente NO!!! E infatti ci siamo andate… Tra tutti i giorni disponibili abbiamo scelto sabato 9 dicembre 2017, una bella giornata di…pioggia… Scusate, io non ho potuto fare a meno di sorridere pensando che mi trovavo nella Nuvola mentre fuori pioveva… poi mi sono venuti altri pensieri come… “C’è chi ha la testa tra le nuvole e chi ce l’ha nella Nuvola” oppure “Oggi ho proprio la testa nella Nuvola”… va bene, la smetto… torno seria.




Come stavo dicendo, sabato siamo andate alla Fiera, come una marea di gente, molti attratti dall’idea di vedere la Nuvola, molti perché interessati agli interventi in programma. Appena entrate ci siamo subito divise, un po’ perché Dolci era con Antonia (l’altra collaboratrice) ed alcune amiche, un po’ perché io avevo il mio personale “piano d’attacco”, come sempre… Quindi dopo aver conosciuto Antonia, con la quale ho scoperto di non avere gusti affini in fatto di letture, specie dopo aver visto i libri che ha comprato e aver salutato tutte, mi sono recata ai vari interventi cui volevo partecipare. Mi sono poi rivista con le altre un attimo, curiosato tra i loro acquisti e poi sono ripartita per gli altri eventi che mi interessavano. Di questi eventi vi parlerò nelle prossime “puntate”, per ora vi anticipo che erano tre presentazioni molto interessanti: “L’architetto dell’invisibile ovvero come pensa un chimico” con Marco Malvaldi; “Un anno in giallo” con quattro giallisti della casa editrice Sellerio moderati da Pietro Melati e “Il giorno della fine ti servirà l’inglese? Insegnanti e studenti nella ‘trincea del lavoro’” con due autori a me sconosciuti, ma molto simpatici.
Il primo evento a cui ho preso parte è stato un workshop di grafica (altra mia passione come pure di Dolci): Storia di una copertina con Francesco Franchi. In questo appuntamento ho visto come nasce una copertina di un settimanale, a partire dall’idea che si vuole trasmettere al bozzetto a matita, alla trasposizione digitale e alla coloritura. Nel caso specifico si trattava di una copertina di Robinson. È stato interessante anche vedere la scelta del carattere tipografico legato al tipo di copertina e anche come si arriva a decidere quale tipo di illustrazione utilizzare, sì perché i grafici fanno tante prove con tanti disegni e tanti colori diversi, insomma ora capisco perché per scegliere una copertina ci vogliono settimane!!!
Poi sono andata alle varie presentazioni e prima di lasciare la Fiera sono andata a fare un giro per gli stand. Prima di tutto sono andata a cercare Myriam Benotham, autrice che avevo avuto modo di incontrare qualche giorno fa alla presentazione del suo libro: QUI


Volevo una foto con l’autrice, perché alla presentazione ne avevamo fatte, ma nessuna che mi piacesse veramente, così sono andata alla postazione dell’edizione Astro e mi sono fermata a chiacchierare con Myriam, che si è ancora una volta dimostrata gentile e alla mano. Ci siamo intrattenute a parlare del fatto che i suoi libri sono stati immediatamente sottratti alle mie mani da mio figlio e che siamo in attesa del terzo. Per il momento mi ha detto di non aver ancora iniziato a metterci mano, anche se, come diceva alla presentazione, l’idea e la struttura è già nella sua mente, esattamente come la mia amata J. K. Rowling che quando ha fatto uscire il primo Harry Potter, già aveva in mente la struttura e le avventure di tutti e sette i capitoli. E al fianco dello stand della casa editrice Astro era posizionato uno stand di gadget di Harry Potter, con in bella mostra la Mappa del malandrino, il ciondolo Giratempo di Hermione, il ciondolo dei doni della morte di Lovegood e tante tante magliette delle varie case…e tante altre cose.
Ho guardato tante case editrici, su alcune mi sono fermata con più interesse, come la Erickson, del resto sono pur sempre un’insegnante e questa casa editrice ha tanti strumenti utili, soprattutto per gli alunni in difficoltà.
Al termine di questa bella giornata tra i libri sono tornata a casa felice, con una lista di libri da leggere enormemente allungata… sono senza speranza!!!



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