Titolo: I
migliori anni
Editore: Newton
Compton Editori
Pag:: 320
Data
di pubblicazione: 27 gennaio 2020
Trama
Aprile
1975. A soli quarantotto anni, Matilde Carbiana sta per diventare
nonna. Il nipote ha deciso di nascere proprio il giorno del suo
compleanno. Eppure, quello che dovrebbe essere un momento di grande
gioia pare turbarla. E il turbamento arriva da lontano…
Estate 1943. La cittadina di Venosa è occupata dai nazisti, che terrorizzano gli abitanti. Matilde, giovane e determinata, non ha intenzione di rimanere confinata nella provincia lucana: vuole convincere il padre, viceprefetto della cittadina, a lasciarla andare a Bari per completare gli studi. Fausto Carbiana accetta, ma a patto che la accompagni suo fratello Antonio. A Bari, nella pensione che li ospita, vivono altri studenti, tra cui Gregorio, un giovane medico. L’antipatia iniziale che Matilde nutre per lui si trasforma ben presto in un sentimento profondo. Ma la guerra e gli eventi avversi rischiano di separarli proprio quando hanno capito di non poter più fare a meno l’una dell’altro. Matilde si troverà suo malgrado di fronte a scelte più grandi di lei, che cambieranno per sempre la sua vita. E non soltanto la sua…
Estate 1943. La cittadina di Venosa è occupata dai nazisti, che terrorizzano gli abitanti. Matilde, giovane e determinata, non ha intenzione di rimanere confinata nella provincia lucana: vuole convincere il padre, viceprefetto della cittadina, a lasciarla andare a Bari per completare gli studi. Fausto Carbiana accetta, ma a patto che la accompagni suo fratello Antonio. A Bari, nella pensione che li ospita, vivono altri studenti, tra cui Gregorio, un giovane medico. L’antipatia iniziale che Matilde nutre per lui si trasforma ben presto in un sentimento profondo. Ma la guerra e gli eventi avversi rischiano di separarli proprio quando hanno capito di non poter più fare a meno l’una dell’altro. Matilde si troverà suo malgrado di fronte a scelte più grandi di lei, che cambieranno per sempre la sua vita. E non soltanto la sua…
Sul
blog oggi vi parlo di un romanzo storico. Già, proprio io che non
posso certo definirmi un'appassionata del genere. Eppure sto
scoprendo, in questi ultimi tempi, che alcuni autori sono capaci di
farmelo piacere. E pure tanto!
Il
romanzo di Cinzia Giorgio ha per protagonista Matilde, una donna che,
nel giorno del suo compleanno, si ritrova ad essere nonna per la
prima volta. Mentre aspetta di vedere la nascitura inizia a ripensare
alla sua vita passata. Una vita davvero avvincente e affascinante
vissuta negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Matilde
è una donna complicata e la caratterizzazione che ne fa l'autrice è
splendida. Non l'ho amata da subito, lo ammetto, trovandola molto
fredda e austera. Pagina dopo pagina, però, ha saputo conquistarmi
del tutto. Le sue scelte, i suoi modi di fare sono divenuti chiari e
perfettamente comprensibili. I personaggi che ruotano intorno alla
donna sono molti e, senza dubbio, delineati talmente bene da renderli
interessanti quasi al pari di lei. Tra loro spiccano Tonino, fratello
di Matilde e Gregorio compagno coinquilino dei ragazzi quando si
trasferiscono a Bari: Nereide Zolesi. Ho apprezzato molto anche la
proprietaria della casa in cui vivono: la signora Un favoloso cast di
soggetti perfettamente integrati nella storia.
Altra
cosa che ho trovato rappresentata benissimo è l'ambientazione che fa
da sfondo alla vicenda. Le descrizioni sono talmente vivide che non
ho trovato nessuna difficoltà nel visualizzare Venosa nella mia
mente.
Nei
romanzi storici, quello che non mi fa godere appieno della lettura, è
la narrazione pesante e infarcita di date. In questo caso ho trovato
il tutto, per quanto accurato storicamente, molto scorrevole e per
nulla noioso. Anzi non vedevo l'ora di tornare da Matilde. Di Cinzia
avevo già letto la raccolta Amori Reali pubblicata sempre per
Newton, quindi il suo stile non mi era del tutto nuovo. Anche la
scelta di alternare il racconto tra passato e presente mi è
piaciuta. Ho avuto una piccola incertezza quando la vicenda ha subito
un salto temporale di svariati anni però tutto, alla fine, ha avuto
un senso che non ero riuscita ad afferrare immediatamente.
Un
romanzo che raccomando caldamente.