Titolo: Il
soffitto di cristallo
Editore: Di
Renzo Editore
Pag:: 216
Data
di pubblicazione: 21 settembre 2019
Trama
Livia
Serantoni è la prima donna a ricoprire la carica di Presidente del
Consiglio della Repubblica Italiana. La prima ad aver superato il
soffitto di cristallo. Un traguardo diventato oggi la norma in
Europa, ma quasi utopistico in un paese machista come il nostro.
Giorgio Recalcati è un giovane giornalista in promettente ascesa.
Paolo Rizzi è un segretario di partito ormai dimenticato. Ognuno di
loro ha pagato un prezzo. Forse troppo alto. Cosa e chi hanno
sacrificato in nome della scalata al potere? Intorno a loro, il
teatro della politica con i suoi intrighi di palazzo, le oscure
battaglie di partito, le ipocrite compiacenze, le illusioni
mediatiche e le sirene dei social. L’attualità è l’ennesimo
capitolo di una ragion di Stato ormai esausta, sopravanzata dalla
propaganda populista. La prospettiva è la paura di perdere tutto che
induce all’errore o alla facile promessa. Come resistere? Livia lo
sa: questa è l’ultima occasione che ha per convincere e
convincersi che la politica non s’improvvisa, si costruisce. Giorno
dopo giorno.
Buongiorno,
lettori.
Oggi
una recensione dedicata a un libro che esula completamente dal mio
solito genere di letture. Quando ho ricevuto la mail con i dati di
questo romanzo sono stata subito incuriosita dalla trama che
presentava una protagonista interessante.
Livia
è riuscita a diventare Primo Ministro, la prima donna in Italia a
ottenere questa carica così importante. Intorno a lei ruotano
Giorgio Recalcati, giornalista in discesa e Paolo Rizzi, ex-politico
che ha abbandonato quel mondo per dedicarsi alla medicina.
La
cosa che più mi è piaciuta è stata trovare una protagonista come
dico io. È riuscita a conquistare il suo posto in un mondo
strettamente maschile come quello della politica e non ha intenzione
di mollarlo nonostante le mille difficoltà che incontra. Un'altra
cosa che ho apprezzato di lei è il suo lato nascosto. Non è una
persona perfetta e vive liberamente la sua sessualità anche se
costretta a nasconderlo per non compromettere la sua posizione.
Gli
altri due personaggi di supporto mi sono piaciuti, ma li ho visti più
come un “contorno” per Livia.
Trama
e soggetti non sono male, però h avuto problemi con lo stile
dell'autore. Nel mio piccolo posso vantare un vocabolario abbastanza
buono, ma qui ho trovato termini che proprio non conoscevo. Se da una
parte sono stata spinta a cercarne il significato, dall'altra la
lettura è stata molto faticosa. Dovevo spesso rileggere i periodi
per contestualizzare i nuovi termini imparati.
Nel
complesso una buona lettura, con dei bei personaggi e una trama
interessante.
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