Buona
domenica, lettori.
Oggi
io e le mie solite compagne d'avventura Chiara, Chicca
ed Erica, vi daremo le nostre opinioni su un libro molto discusso
alla sua uscita. Avremo provato le stesse sensazioni? Cliccate sui
nomi delle altre blogger per conoscere la loro pensiero.
Titolo: The
hate U give
Editore: Giunti
Pag:: 416
Data
di pubblicazione: 30 agosto 2017
Trama
Starr
si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove
imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto
per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore
per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici
di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in
frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo
migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso
conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil
fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una
gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare
chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio,
la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in
teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è
successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta
è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua
comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.
L'intervista
- A quale genere appartiene il libro?
Il
romanzo è sicuramente uno Young Adult vista l'età dei personaggi.
Tratta comunque delle tematiche importanti.
- Cosa pensi dei protagonisti?
La
scelta di usare dei soggetti così giovani mi è piaciuta molto.
Trovo anche che siano stati ben sviluppati però si poteva fare di
meglio. Le basi su cui lavorare erano davvero interessanti.
- Personaggio preferito?
Mi
trovo in difficoltà nello scegliere. Tutti sono molto particolari e
interessanti. Tuttavia nessuno ha spiccato più degli altri.
- Personaggio più odiato?
Sarei
tentata di dire King, il capo della malavita del quartiere, ma la
Thomas non l'ha approfondito a dovere. Un altro che poteva essere tra
i più odiati è il poliziotto che ha sparato a Khalil, però lo si
vede sono nelle prime pagine. Ricorre di nuovo la pecca del poco
sviluppo dei personaggi.
- Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
Rabbia
per come vengono trattai i neri nel libro e in generale e rabbia per
come viene risolta la questione poliziotto.
- Punti di forza?
La
scrittura della Thomas è piacevole, ben curata. Le tematiche
trattate importanti e non sottovalutate. Il rapporto familiare tra i
vari soggetti pur se non imparentati completamente.
- Punti deboli?
Ne
ho riscontrati diversi purtroppo. Nonostante lo stile dell'autrice
sia scorrevole non è riuscita comunque ad appassionarmi e non
sentivo la voglia di proseguire con la storia. La faccenda Khalil
meritava maggiore profondità. Meno pagine alla vita sociale di
Starr, anche se erano necesserie a mostrare la diversità dei suoi
due mondi, non sarebbe stato male.
- Come hai trovato lo stile degli autori?
Mi
devo ripetere: scorrevole ma non coinvolgente. Ho avuto la sensazione
di osservare gli avvenimenti attraverso un vetro.
- E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?
Non
del tutto.
- Quale aggettivo descrive meglio il libro?
Occasione
sprecata.
- A chi lo consigli?
Data
la tematica trattata penso possa essere una buona lettura per
ragazzi. A chi legge con piacere i romanzi Young Adult.
- Quante stelline gli dai?
Oscillo
tra le tre e mezzo e le quattro stelle.
- Cosa ne pensi della cover?
Mi
piace e penso sia rappresentativa per il libro.
- Citazione preferita?
“Loro”
con la L maiuscola. Ci sono Loro e ci siamo Noi. A volte Loro ci
assomigliano e non si rendono conto di essere Noi.
Qui
sotto il nuovo modulo per scegliere la lettura di gennaio.
Sono curiosa di scoprire quale tra questi vi stuzzicherà di più!
Dolci concordo con le tue risposte ma il mio giudizio è stato molto più basso. Purtroppo non sono riuscita ad apoassionarmi alla storia.
RispondiEliminaAppassionata neanche io, però lo stile non era male. Se avesse approfondito i temi portanti del romanzo sarebbe uscito un gioiellino
Eliminain effetti con le questioni sociali di Starr si è dilungata troppo, anche se importanti. Però nel complesso mi è piaciuto
RispondiEliminaNel complesso una lettura buona ma migliorabile
EliminaIo come Chiara, nel complesso ho apprezzato la storia anche se non incentrata solo sull'omicidio di Khalil
RispondiEliminaLa storia è bella, solo mi sarebbe piaciuto molto avere più Khalil
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