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giovedì 10 marzo 2022

Recensione #772 Il rapimento di Cenerentola by A. Zavarelli

 

Non mi sembra vero che siamo già a giovedì! Questa settimana è stata particolarmente lunga per me.

Tornando ai miei amati libri, oggi vi parlo di un retelling oscuro della favola di Cenerentola.

Ringrazio la Grey Eagles Publications per la copia digitale del romanzo.


Autrice: A. Zavarelli

Titolo: Il rapimento di Cenerentola

Editore: Grey Eagle Publications

Pag: 329

Data di pubblicazione: 15 febbraio 2022

Trama

Ogni reale ha il suo piccolo e sporco segreto. Il suo ero... io.
Avrebbe dovuto essere semplice.
Vado al ballo, incontro il principe, e mi assicuro il suo patrocinio per il mio ente di beneficenza preferito.
Ma sotto la maschera, la bestia minacciosa di un uomo non era affatto quello che mi aspettavo.
Era oscuro, intenso e stranamente silenzioso.
Quando me ne sono andata, sentivo ancora il fuoco del suo tocco sulla mia pelle.
Ha infestato i miei sogni, ma non mi sarei mai aspettata di rivederlo.
Poi, è venuto.
E mi ha presa.
E ho imparato che la sua oscurità era un vuoto che non avrei mai potuto concepire.
È il principe ereditario.
E ora, sono sua prigioniera.




Se mi seguite da un po' saprete che io amo molto i retelling di favole famose. Cenerentola poi è una delle mie storie preferite fin da bambina, quindi la mia curiosità circa questo romanzo era alle stelle.

Ella avverte un profondo senso di colpa per la morte del padre e subisce, senza lamentarsi troppo, le angherie a cui la sottopongono la matrigna e le due sorellastre. Thorsen, il futuro re di Norvegia, non è molto amato dal suo popolo a causa del suo carattere ostile e freddo. Quando conosce Ella a un evento di beneficenza qualcosa scatta in lui e decide di rapirla...

Entrambi i protagonisti sono stati caratterizzati davvero molto bene. Vengono spiegati perfettamente tutti gli avvenimenti del loro passato che li hanno fatti diventare ciò che sono oggi. Due persone che hanno molto sofferto anche se in maniera completamente diversa. Molto bello osservare la loro evoluzione, il vederli cambiare e scoprirsi più simili di quello che pensavano. Ella e Thor leniscono una le ferite dell'altro. Ciò che mi ha lasciato un pochino perplessa è la troppa dolcezza finale che dimostra Thor nei confronti di Ella.

Al contrario ho trovato perfettamente plausibile come Ella acquista sicurezza in se stessa e riesce a dominare (e accettare) i suoi demoni più oscuri.

Una coppia davvero perfetta!

L'aspetto che ho adorato del finale è quello di non essere solo un Tutti vissero felici e contenti. I personaggi negativi, non vengono perdonati, anzi ricevono tutto ciò che meritano senza nessun falso buonismo.

Lo stile della Zavarelli è fluido, non si perde in descrizioni troppo prolisse e la storia mi ha coinvolta sin dal primo momento.

Una favola oscura, cupa con dei personaggi rotti che mi è piaciuta tantissimo.



 


lunedì 19 ottobre 2020

Intervista con le vamp... blogger #48

 



Iniziamo la settimana con la rubrica che mi vede in collaborazione con le mie colleghe Blogger Chiara, Erica e Chicca. Il libro che avete scelto di farci leggere a ottobre, appartiene alla penna di un'autrice che amo particolarmente. Questa volta mi ha regalato una storia diversa dalle solite e che, personalmente, ho apprezzato moltissimo. Per conoscere le impressioni delle altre cliccate sui loro nomi.


Autrice: Tillie Cole

Titolo: Per te solo io

Serie: Hades Hangmen #1

Editore: Always Publishing

Pag:: 250

Data di pubblicazione: 27 agosto 2020

Trama

Molti anni fa, due bambini provenienti da due mondi agli antipodi si incontrarono per caso e forgiarono un legame immediato e indistruttibile, che avrebbe cambiato per sempre il corso delle loro vite...

L’unico mondo che Salomè abbia mai conosciuto è quello compreso tra i confini recintati della comune che lei chiama casa. Costretta a vivere secondo le rigide regole del Profeta David, a capo del loro culto, e a seguire i suoi dettami religiosi, Salomè è intrappolata in un circolo di soprusi senza alcuna speranza per il futuro.
La vita che la giovane è abituata a sopportare prende una svolta inaspettata quando un tragico evento sconvolgente le apre una via di fuga dal recinto della comune.
River “Styx” Nash ha un’unica certezza: è nato per indossare la toppa degli Hades Hangmen sulla sua giacca di pelle. Cresciuto nel mondo turbolento dei biker fuorilegge, tra sesso, alcol e Harley, Styx si ritrova inaspettatamente a caricarsi il fardello della carica di presidente del club e a doversi guadagnare il rispetto dei suoi fratelli, così come dei suoi nemici.
Sono i suoi pugni potenti, i silenzi sinistri e l’abilità con la lama che gli fanno ottenere la reputazione di uomo spietato, che è meglio non trovarsi a incrociare nel losco universo delle bande di motociclisti.
In fin di vita, Salomè viene soccorsa per ritrovarsi catapultata in una realtà a lei del tutto sconosciuta, dominata da peccato e incertezza... ed è proprio tra le braccia di Styx e del suo club di bikers che finisce. Pur se il motociclista è restio ad avvicinarsi a chiunque, dopo quel salvataggio il ricordo di un incontro mai dimenticato torna prepotente nella sua mente.
Tanti anni prima, tra lui e quella ragazza dagli occhi di lupo era nato un legame, una connessione che è ancora viva e nessuno riuscirà a spezzare, per quanto insidiosi i pericoli e i nemici potranno rivelarsi.

Un’esperienza di lettura graffiante, ai margini della brutalità e del mistero.
Una saga da mozzare il fiato.


L'intervista


  1. A quale genere appartiene il libro?

Il romanzo è un romance dark contemporaneo ambientato tra sette religiose e club di motociclisti.

  1. Cosa pensi dei protagonisti?

Salomè – Mae non si può non amare. È una ragazza cresciuta in una rigidissima setta religiosa. Plagiata, sfruttata e abusata nei peggiori modi immaginabili. Eppure ha così tanto coraggio da sfidare le autorità della Setta e scappare. Come dicevo è impossibile non empatizzare con lei. Il mio cuore si è spezzato quando ha raccontato la sua infanzia e la sua giovinezza nella Setta.

Styx – River è detto il Muto a causa di una difficoltà di linguaggio. È il capo di un ramo di una delle bande motociclistiche più temute. La sua vita non è perfetta. Lui stesso non ha paura di dire che vive oltre la legge e che gli piace quello che fa... Non è il solito buono mascherato da duro. Tuttavia la sua lealtà, verso i fratelli motociclisti e la sua Old Lady Mae, è incrollabile.

  1. Personaggio preferito?

A parte i due protagonisti quello che mi ha incuriosito di più è Flame. Sicuramente uno dei soggetti più disturbati della banda, assetato di sangue e mezzo (per non dire tutto) folle, però... Penso proprio che sarà interessante leggere il suo libro!

  1. Personaggio più odiato?

Stavolta non è solo uno ma tutta la parte maschile della Setta, in special modo il trio degli Anziani. Le atrocità che hanno perpetrato nei confronti delle donne sottomesse sono imperdonabili.

  1. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?

Rabbia, tanta rabbia nei confronti degli appartenenti maschili della Setta. Disgusto per tutte le azioni rivoltanti da loro commesse. Però anche tanta tenerezza per tutte quelle donne usate e abusate.

  1. Punti di forza?

La caratterizzazione dei personaggi è superba! Inoltre la storia raccontata è riuscita a trasmettermi davvero moltissime emozioni. Non riuscivo a mettere giù il libro.

  1. Punti deboli?

Non è proprio un punto debole, ma il linguaggio usato è davvero molto sopra le righe. Per carità, tutto perfettamente in linea con personaggi e avvenimenti, però non posso negare mi ha dato un po' fastidio.

  1. Come hai trovato lo stile dell'autrice?

Lo stile della Cole è sempre coinvolgente e ha dato prova di saper raccontare anche storie del tutto differenti tra loro.

  1. E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?

Come già scritto sopra la caratterizzazione dei personaggi permette benissimo di comprendere i loro comportamenti.

  1. Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Coinvolgente ed emozionante.

  1. A chi lo consigli?

Decisamente a chi ha una mente aperta. Il linguaggio, le scene crude e dettagliate non posso essere apprezzate da tutti. Ma superati questi pregiudizi è inevitabile innamorarsi della storia e dei soggetti!

  1. Quante stelline gli dai?

Il punteggio pieno.

  1. Cosa ne pensi della cover?

Evocativa e perfettamente in concordia con la storia.


  1. Citazione preferita?




Qui sotto il nuovo modulo per scegliere la lettura di novembre.


Sono molto curiosa di conoscere le vostre votazioni?





sabato 15 febbraio 2020

Recensione #456 Eternal Night by Debora C. Tepes



Autrice: Debora C. Tepes
Titolo: Eternal Night
Editore: Self
Pag:: 246
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2019
Trama
Nadir
Nadir è solo un ragazzino quando è costretto a fuggire con suo fratello Quadir da una moschea in fiamme nella sua città, in Libano. Lì, tra le pietre divorate dall’esplosione, ha perso non solo i suoi genitori ma anche tutta la vita così come l’ha conosciuta sino a quel momento, e ha siglato un inconsapevole patto di sangue con la violenza, che d’ora in poi sarà il suo destino.
Adesso che è ormai un adulto, la vita di Nadir è scandita da violenza e aggressioni e dalle regole del clan che ha fondato con suo fratello e che gestisce scommesse clandestine, droghe di ogni genere e racket. La violenza è l’unico linguaggio che Nadir conosca, tutto ciò che ha portato con sé dalla sua terra e che l’ha seguito fino in Europa, dove si è rifugiato. Tuttavia, anche per lui esiste qualcosa di sacro e intoccabile: la famiglia, il bene supremo da proteggere. A ogni costo.
Layla
Layla non ama la compagnia della gente. Preferisce rinchiudersi nel suo mondo, cullata dalle note del pianoforte sul quale lascia scorrere le dita. A casa, Layla non ha nessuno che l’aspetti: d’altra parte, suo padre è il capo della squadra omicidi della polizia di Berlino e ha ben altro di cui occuparsi. Tuttavia ogni tanto, trascinata da un’amica, anche lei si concede una nottata diversa dal solito. Ed è così, durante una notte in una discoteca della capitale, che il destino di Layla prende una piega inaspettata. È lì, tra le luci stroboscopiche che l’accecano e la musica techno che l’assorda, che incontra Nadir e si perde nei suoi occhi color dell’ebano. Le loro orbite collidono e, da quel momento in poi, niente sarà più lo stesso. Lei cade nella trappola dell’oscuro sconosciuto arrivato dal Medio Oriente e lui crede di avere il potere in mano. Non l’ha scelta per caso: sa perfettamente chi sia e, soprattutto, quale ruolo ricopra suo padre. Rapirla e consegnarla a suo fratello Quadir è il suo unico scopo. Ma ciò che Nadir ancora non sa è che sarà lui stesso a cadere in una trappola dalla quale sarà impossibile fuggire: quella della passione.
In bilico tra la vita e la morte, costantemente sospesi tra la verità e la menzogna, il giusto e lo sbagliato, Nadir e Layla si lasciano travolgere in una spirale di attrazione incontrollabile. Ma può l’amore sopravvivere al richiamo irresistibile del sangue? Possono due anime perdute ritrovarsi al di là del bene e del male?



Parlare di questo nuovo lavoro di Debora non è per nulla semplice. Come non è semplice la storia raccontata tra queste pagine che vede protagonisti Nadir e Layla.

Nadir è cresciuto con il fratello Quadir dopo l'orrenda morte dei genitori. Un accadimento che, non solo lo ha riempito di odio, ma che lo ha segnato profondamente.
Layla è vissuta con un padre assente schiacciato dai sensi di colpa per la morte della moglie. È piccolina di costituzione, però nasconde una forza interiore insospettabile.
Entrambi quindi non sono persone con un'infanzia “normale” e serena alle spalle.
La costruzione della psicologia di Nadir è eccellente. Debora si è superata nel crearlo. Non è un soggetto facile da amare, non è il solito buono nascosto nei panni del duro. Lui è cattivo e lo sa.
Mi nutro del pericolo. Immischiarmi nei guai è la mia droga. Vivere sul filo del rasoio è l’unico modo di stare al mondo che conosco. Vivo assecondando i miei impulsi peggiori. Zero regole e zero limiti. Vivere borderline, proprio come il disturbo che mi porto dietro. Solo buio. Niente luce. Notti eterne e giorni neri. È questo ciò che sono.
Può sembrare strano, visto il suo modo di essere, eppure mi sono trovata a provare dolore nel vederlo dibattersi contro i suoi demoni.
Sensazioni che non riesco a controllare. Sensazioni che mi attanagliano le viscere. È come se le tenebre più nere mi stessero avvolgendo con le loro membra fredde, per risucchiarmi in una spirale senza fine.
Layla è schiva, quasi timida, eppure dimostra di possedere un grande coraggio e una bella determinazione. Non si fa spaventare tanto facilmente da Nadir, durante la prigionia, e lo sfida più volte. È l'unica che percepisce l'animo tormentato dell'uomo, non si scoraggia mai di fronte all'atteggiamento crudele e terrificante di Nadir. Lui non le risparmia umiliazione e dolore.
Dovrei provare solo repulsione nei suoi confronti, ma non è così. Non so cosa ci sia di sbagliato in me, eppure quest’uomo pericoloso che mi tiene segregata in una soffitta mi suscita forti emozioni fisiche.
Personalmente non sarei mai riuscita ad amare un uomo così, ma non ho potuto evitare di provare ammirazione per Layla e la sua risolutezza nel voler tirar fuori il Nadir-umano da quel terribile demone. L'uomo la maltratta e umilia in molti modi eppure lei rimane ferma nei suoi sentimenti anche se, nella sua mente si dibattono molti dubbi e incertezze.
Mi auguro che sia la prigionia a confondermi e a farmi provare queste assurde sensazioni. Se non fosse così, sarebbe davvero preoccupante.
Leggere questo libro è stato più complicato del previsto. Ho dovuto stopparne la prosecuzione perché in alcune parti era davvero tosto. Debora ha usato una scrittura secca, a tratti crudele, non ha risparmiato sui particolari più crudi. Non vorrei che questa cosa fosse interpretata negativamente. Un dark romance, genere a cui appartiene, deve essere così, colpire e stupire il lettore per fargli provare svariate emozioni.




mercoledì 29 gennaio 2020

Recensione #451 Blood and Roses. Corruzione e Frattura by Callie Hart



Tu leggi? Io scelgo! #18



Buongiorno lettori, gennaio è arrivato alla fine e torna sul blog, dopo la pausa natalizia, la rubrica ideata da Chiara e Rosaria. Questo mese ho potuto spulciare il blog di Rosaria scegliendo inizialmente Corruzione per poi aggiungere anche Frattura...


Autrice: Callie Hart
Titolo: Blood and Roses. Corruzione
Serie: Blood and Roses #1
Editore: Always Publishing
Pag:: 160
Data di pubblicazione: 12 agosto 2019
Trama

Un criminale corrotto dai gusti perversi, una studentessa di medicina cresciuta in una famiglia dai rigidi valori religiosi. Cosa possono avere in comune?
La sorella minore di Sloane Romera è sparita nel nulla, e lei è disposta a tutto per ritrovarla.
È così che Sloane si ritrova in una stanza d’albergo, al buio, con uno sconosciuto che le porterà via una parte di sé e resterà per sempre impresso nella sua mente con la sua voce letale e intimidatoria.
Sono passati due anni, ma Zeth Mayfair non è stato in grado di cancellare il ricordo di quella notte nella sua mente. È rimasto a osservare Sloane dall’ombra, ma le loro strade sono destinate a incrociarsi di nuovo.
Ormai diventata un medico in gamba, lei inaspettatamente lo riconoscerà, e pretenderà risposte da lui ad ogni costo: su quella notte, sulla sua sorellina scomparsa.
E Zeth può aiutarla, vuole aiutarla, ma nel suo mondo di perversione e corruzione tutto ha un prezzo. E per pagarlo, Sloane dovrà soccombere a lui anima e corpo, ancora una volta.




Confesso che il fattore determinante per la scelta di questo romanzo è stata la sua brevità. Essendo un periodo in cui ero piena di letture e in ritardo con alcune richieste fatte alle CE, non me la sentivo di affrontare un romanzo corposo. Ma le cose, si sa, non vanno mai come programmato così, dopo aver finito Corruzione, mi sono gettata su Frattura.
Nel primo capitolo Sloane è alla ricerca della sorella scomparsa. È disposta a tutto pur di ritrovarla così accetta di assoggettarsi, per una notte, alle voglie di un misterioso uomo. Un uomo che la ragazza rivedrà dopo qualche anno...
Il romanzo è avvincente e mi ha catturata subito grazie soprattutto ai due protagonisti davvero molto interessanti e complessi. Nonostante la brutalità della storia (ma ci sta perché è un dark romance) tutto è coerente con le azioni di Zeth e Sloane.
Sloane è una donna decisa e coraggiosa che non vuole assolutamente rinunciare alle ricerche della sorella scomparsa. Ne ha fatto il suo scopo di vita. L'attrazione oscura e bollente che prova per Zeth la spaventa e la tenta al tempo stesso. Mi piace seguire i suoi dubbi e vederla comunque cedere ai suoi desideri più particolari.
Zeth, che dire di lui? Arrogante, prepotente e dispotico ma non si può fare a meno di amarlo. E' un maestro nel farle vivere fino in fondo le sue fantasie. Ho adorato davvero questo soggetto nonostante i suoi mille difetti.
La relazione tra i due è infuocata, non di certo si può definire romantica eppure ha un lato dolce. I sentimenti che entrambi provano, uno per l'altra, sembrano profondi e ne sono al contempo spaventati.
Il finale mi ha lasciata con talmente tanta voglia di sapere cosa sarebbe successo in seguito che ho subito iniziato il secondo capitolo.




Autrice: Callie Hart
Titolo: Blood and Roses. Frattura
Serie: Blood and Roses #2
Editore: Always Publishing
Pag:: 153
Data di pubblicazione: 29 agosto 2019
Trama 
Zeth Mayfair era l’ultima persona di cui Sloane, giovane dottoressa in carriera, aveva bisogno nella sua vita.
Eppure, istante dopo istante lui, un criminale incallito si insinua sempre più in ogni aspetto di essa.
Ha le chiavi del suo appartamento, sa dove lavora.
Ora Zeth ha mollato la sua strana, e in più mentalmente instabile, coinquilina sulla soglia di casa di Sloane ed è sparito, in cerca della sorellina della dottoressa, scomparsa nel nulla.
Sloane vorrebbe solo e unicamente dimenticarlo, cambiare la serratura alla porta, cancellare il ricordo del suo viso e del suo nome dalla sua mente. Il problema? È rimasta intrappolata nella sua rete.Non riesce più a stare senza di lui, perché lui la possiede, lui la tormenta.
Zeth Mayfair è la frattura dentro di lei.




Come detto già, dopo il finale al cardiopalma di Corruzione, ho subito preso in mano questo secondo volume che riprende la storia nello stesso punto in cui termina il primo. Le stesse sensazioni provate con quel libro si sono confermate e, per certi versi, amplificate anche con Frattura.
Adoro Zeth e Sloan, mi piace come sta procedendo la loro relazione. È un piacere vederli interagire non solo in ambito sessuale. Infatti qui ho trovato tutto meno incentrato sul sesso e più sviluppo dei protagonisti. Inoltre c'è maggiore azione e scene pericolose in cui Zeth e Sloane si trovano coinvolti.
Viene, poi, approfondito un personaggi di cui non ho parlato nella recensione in alto. Lacey: la misteriosa ragazza con cui Zeth sembra avere un forte legame. Non sessuale ma di vero affetto. La rivelazione sul conto di Lacey mi ha sorpreso anche se spiega molte cose...
Il tutto si fa sempre più complicato e interessante. Nel mio Kindle ci sono già i prossimi due capitoli che sono costretti ad aspettare per via di alcune letture irrimandabili.



Qui sopra il calendario di Gennaio!



venerdì 24 gennaio 2020

Cover Reveal Eternal night by Debora C. Țepeș




TITOLO: Eternal Night
AUTORE: Debora C. Țepeș
GENERE: Dark Romance
DATA PUBBLICAZIONE: 10 Febbraio
SINOSSI
Nadir
Nadir è solo un ragazzino quando è costretto a fuggire con suo fratello Quadir da una moschea in fiamme nella sua città, in Libano. Lì, tra le pietre divorate dall’esplosione, ha perso non solo i suoi genitori ma anche tutta la vita così come l’ha conosciuta sino a quel momento, e ha siglato un inconsapevole patto di sangue con la violenza, che d’ora in poi sarà il suo destino.



Adesso che è ormai un adulto, la vita di Nadir è scandita da violenza e aggressioni e dalle regole del clan che ha fondato con suo fratello e che gestisce scommesse clandestine, droghe di ogni genere e racket. La violenza è l’unico linguaggio che Nadir conosca, tutto ciò che ha portato con sé dalla sua terra e che l’ha seguito fino in Europa, dove si è rifugiato. Tuttavia, anche per lui esiste qualcosa di sacro e intoccabile: la famiglia, il bene supremo da proteggere. A ogni costo.



Layla
Layla non ama la compagnia della gente. Preferisce rinchiudersi nel suo mondo, cullata dalle note del pianoforte sul quale lascia scorrere le dita. A casa, Layla non ha nessuno che l’aspetti: d’altra parte, suo padre è il capo della squadra omicidi della polizia di Berlino e ha ben altro di cui occuparsi. Tuttavia ogni tanto, trascinata da un’amica, anche lei si concede una nottata diversa dal solito. Ed è così, durante una notte in una discoteca della capitale, che il destino di Layla prende una piega inaspettata. È lì, tra le luci stroboscopiche che l’accecano e la musica techno che l’assorda, che incontra Nadir e si perde nei suoi occhi color dell’ebano. Le loro orbite collidono e, da quel momento in poi, niente sarà più lo stesso. Lei cade nella trappola dell’oscuro sconosciuto arrivato dal Medio Oriente e lui crede di avere il potere in mano. Non l’ha scelta per caso: sa perfettamente chi sia e, soprattutto, quale ruolo ricopra suo padre. Rapirla e consegnarla a suo fratello Quadir è il suo unico scopo. Ma ciò che Nadir ancora non sa è che sarà lui stesso a cadere in una trappola dalla quale sarà impossibile fuggire: quella della passione.


In bilico tra la vita e la morte, costantemente sospesi tra la verità e la menzogna, il giusto e lo sbagliato, Nadir e Layla si lasciano travolgere in una spirale di attrazione incontrollabile. Ma può l’amore sopravvivere al richiamo irresistibile del sangue? Possono due anime perdute ritrovarsi al di là del bene e del male?

sabato 21 dicembre 2019

Recensione #440 Ballando col diavolo by Faith Gibson



Autrice: Faith Gibson
Titolo: Ballando col diavolo
Editore: Quixote Edizioni
Pag:: 346
Data di pubblicazione: 25 ottobre 2019 
Trama
Uno sbirro novellino con tutta una vita davanti. Tre poliziotti con qualcosa da nascondere. Non c’è un limite di tempo per la vendetta.
Ryan “Cass” Cassidy, giovane recluta della polizia e bravo ragazzo, ha tutto ciò che può volere dalla vita: una bella moglie, un lavoro che ama e un bambino in arrivo. Quando si becca trent’anni di prigione per un crimine che non ha commesso, perde tutto. È stato incastrato dagli uomini che avrebbero dovuto proteggerlo.
Tredici anni dopo, Cass viene rilasciato con la condizionale e quei tredici anni gli hanno rubato ogni briciolo di bontà che aveva, sostituendola con la rabbia che alimenta la sua missione solitaria di farla pagare ai responsabili.
Bugie.
Inganni.
Manipolazione.
Non ci sono limiti che Cass non sia pronto a superare per vendicarsi, ma a volte anche i migliori piani possono fallire e lui si troverà a dover ballare con il diavolo, se vuole vedere completata la propria missione.




Ryan “Cass” Cassidy era un uomo, un poliziotto buono e onesto. La sua vita va in pezzi quando viene accusato ingiustamente dell'uccisione della moglie. Rilasciato dopo tredici anni cerca vendetta e si impegna totalmente per punire i suoi ex colleghi Neil, Adam e Charles, che lo hanno incastrato. Naturalmente non tutto andrà secondo i suoi piani.

Quest'anno mi sono capitati per le mani molti romanzi Dark Romance. Un genere che sto scoprendo piacermi molto, soprattutto per l'imperfezione dei personaggi e per le storie complicate che vivono.
Per poter apprezzare al meglio questo tipo di libri ho bisogno di un'autrice che sappia sviluppare bene la psicologia del protagonista, dare un senso realistico alle sue azioni. La Gibson ci è riuscita benissimo e ha ottenuto, con Cass, un ottimo soggetto tormentato. Mi è piaciuto nonostante la sua condotta non proprio limpida. Quello che più ho apprezzato in lui è che, nel suo volersi vendicare, riesce comunque a non perdere del tutto i suoi buoni valori.
Anche gli altri personaggi, sia quelli positivi che quelli negativi, hanno modo di raccontare la loro “versione” della faccenda e questo me li ha resi ancora più odiosi. Non sono riuscita ad amare particolarmente le due mogli di Neil e Adam. Due donne troppo deboli e sottomesse che non mi hanno ispirato nessuna pietà. Al contrario ho compreso di più Violet, la donna usata da Cass per la sua vendetta.
La storia procede a ritmo velocissimo e contiene tante scene esplicite di sesso e abusi. Non mi hanno disturbato eccessivamente perché perfettamente plausibili con gli scopi di vendetta del protagonista.
La Gibson ha saputo ordire una trama che sembra prevedibile, ma che svela molti risvolti originali che trovano i giusti incastri nel finale. Una conclusione davvero ricca di colpi di scena che non mi aspettavo proprio. Il romanzo risolve la questione Cass anche se lascia aperte alcune porte per un seguito che spero ci sia in un futuro prossimo. 



lunedì 14 ottobre 2019

Recensione #413 Nove Minuti by Beth Flynn



Autrice: Beth Flynn
Titolo: Nove Minuti
Serie: Nine Minutes #1
Editore: Quixote Edizioni
Data di pubblicazione: 12 agosto 2019
Pagine: 287
Trama
Il quindici maggio 1975, la quindicenne Ginny Lemon viene rapita davanti a un minimarket a Fort Lauderdale da un membro della più nota e brutale gang di motociclisti della Florida del Sud.
Da quel momento in poi, la sua vita cambia per sempre. Le viene dato un nuovo nome, una nuova identità e una nuova vita nella base della gang al confine delle Florida Everglades, un mondo spaventoso e violento quasi quanto le paludi stesse, dove tutti hanno un nome falso e la lealtà è necessaria per sopravvivere.
Al centro di tutto c’è il leader della gang, Grizz: imponente, bello in modo selvaggio, terrificante ma in qualche modo tenero con Ginny. Lei diventa la sua ossessione e l’unico vero amore della sua vita.
Così inizia il racconto di una storia di ossessione e manipolazione, di una giovane donna strappata da tutto quello che conosceva e forzata a fare affidamento sull’unica persona in grado di garantirle attenzione, affetto e cura: il suo rapitore. Precoce e intelligente, ma ancora pur sempre un’adolescente, Ginny combatte per adattarsi alla sua nuova esistenza, inizialmente lottando e poi accettando la sua prigionia.
Verrà salvata? Scapperà? Riuscirà a uscirne viva, o uscirne del tutto?




Il dark Romance è un sottogenere che ho scoperto da poco. Non mi dispiace se è scritto bene, se offre una storia che sta in piedi e, soprattutto, se i personaggi hanno il giusto sviluppo psicologico.

In questo romanzo ho trovato parecchi aspetti positivi anche se non mancano le cose che mi hanno fatto storcere il naso.
Già dal prologo ho trovato lo stile della Flynn avvincente e accattivante. Mi ha incantato e la magia è durato per tutta la lettura pur toccando argomenti non proprio nelle mie corde. Ho divorato l'ebook in un giorno e conta quasi trecento pagine!
Ho sempre letto con molta curiosità storie in cui la protagonista soffre della “Sindrome di Stoccolma” per cui il rapporto malato che si viene a creare tra Kit-Ginny, rapita a quindici anni, e Grizz, suo rapitore, mi ha affascinata.
È proprio Kit a raccontare la sua esperienza parlando al lettore in prima persona. Una protagonista davvero ben fatta e credibile. La sua vita fino al rapimento è stata caratterizzata dalla mancanza di affetto. Una madre e un patrigno alcolizzati e drogati che non la maltrattano ma non sono neanche in grado di prendersi cura di lei. Cresciuta senza nessun gesto d'affetto o d'amore naturalmente si sente attratta da quest'uomo che la coccola, la adora e la vizia. Non mi ha sorpreso, quindi, che la giovane Kit inizi a provare del sentimento romantico verso Grizz.

E poi, perché non chiamavo la polizia? Cosa c’era di sbagliato in me? Non riuscivo a capire il mio cuore.

Ho compreso anche i suoi dubbi e la sua “omertà” di fronte alle azioni illegali e criminose del compagno.

Non avevo mai chiesto da dove provenisse quel denaro ma non si può stare con una persona tutti quegli anni senza immaginare la sua attività. Ogni tanto capivo delle cose, non ero ingenua, ma fingevo di esserlo.

Davvero un'ottima caratterizzazione.
Grizz, quest'uomo più anziano (anche se non si capisce di quanto) mi è piaciuto subito dal prologo. Volevo saperne di più su di lui, la sua vita, il suo passato e i suoi sentimenti. Purtroppo non è stato del tutto possibile visto lo scarso sviluppo psicologico di Grizz. Qui ci sarebbe stato benissimo il suo Pov. Traspare molto bene l'amore (malato) che prova nei confronti di Kit però manca qualcosa e tutto rimane nebuloso.
La differenza di età tra i due è un'altra delle cose che mi ha infastidita anche se capisco che è perfettamente inserita nella storia.
Le scene di sesso sono molto soft. Anzi scarseggiano proprio. Non me lo aspettavo vista la vita particolare che hanno i protagonisti.
La trama non è incentrata solo sulla relazione tra Kit e Grizz, ma mostra molto bene il mondo delle bande motociclistiche non risparmiando particolari dettagliati sulle “punizioni” inflitte ai poveri malcapitati. Molto spesso persone innocenti che si trovavano a passare di lì per caso.
Il finale è stato davvero eccessivo sia per la frettolosità con cui si conclude il tutto che per alcuni colpi di scena in parte inutili.
Un libro che non si è rivelato proprio quello che mi aspettavo ma che non ho potuto fare a meno di amare.
Quixote portami anche gli altri volumi perché ho bisogno di saperne di più su Grizz!

La serie è composta:
  1. Nove minuti
  2. Out of Time
  3. A Gift of Time




giovedì 29 novembre 2018

Recensione #283 Liberazione by A.M. Sexton



Autrice: A. M. Sexton
Titolo: Liberazione
Serie: Davlova #1
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 16 ottobre 2015
Pagine: 247

Trama
Davlova: una città-stato oppressa dalla povertà e governata da un'aristocrazia tirannica. Le risorse sono scarse e la tecnologia è illegale. E nei bassifondi cova la rivoluzione. 
Misha è un borseggiatore comune, finché il suo capo non gli assegna un nuovo lavoro. Facendosi passare per una prostituta, Misha viene spedito a lavorare per uno degli uomini più potenti della città. Ma il suo vero obiettivo è molto più pericoloso: avvicinarsi a Miguel Donato, e trovare qualcosa - qualsiasi cosa - che possa aiutare a far cadere il governo corrotto di Davlova.
Misha si immerge nel mondo decadente dell'aristocrazia, dove gli schiavi sono comuni e dove è possibile trovare anche il piacere più perverso. Anche se è sicuro che l'élite di Davlova sia coinvolta in qualcosa di terribile, le prove sono difficili da trovare, e Misha inizia ad innamorarsi dell'uomo che dovrebbe tradire. Poi incontra Ayo – uno schiavo sessuale costretto da un impianto neurale nel suo cervello a provare piacere per il dolore - e tutto cambia.
Mentre gli abitanti della città bassa si spingono verso una rivoluzione sanguinosa, Misha si troverà preso tra i sentimenti inattesi che prova per Donato, il dovere verso il clan e la determinazione di salvare Ayo.






Certamente questo romanzo non è per tutti. A parte la sua appartenenza al genere Male to Male, contiene alcune scene molto cruenti e situazioni difficili da leggere.
Misha è un giovane che vive di espedienti, grazie alla sua straordinaria bellezza, nella parte povera della città di Davlova. Un luogo diviso da un grande muro bianco dove i ricchi hanno tutte le comodità e i poveri vivono nella miseria più nera. Quando viene “assunto” come prostituto da Donato, un abbiente aristocratico, gli viene assegnato il compito di raccogliere preziose informazioni contro di lui.
Tra tutti i personaggi del libro il più intrigante è proprio Miguel Donato. Purtroppo la sua figura non è stata sviscerata a dovere e la lettera finale che lascia a Misha non è sufficiente a spiegare le sue ragioni. Si rivela essere una sorta di Dr Jekyll e Mr Hyde, ma non sono riuscita a capire cosa possa esserci dietro le sue azioni.
Anche Ayo, lo schiavo creato dalla DollHouse (una misteriosa “fabbrica” di essere umani) meritava maggiori approfondimenti. Cosa si nascode realmente nel suo passato? E, poi, cosa è veramente la DollHouse?
Quello che ho apprezzato meno e che non è riuscito a conquistarmi del tutto è proprio il protagonista Misha. Non ho capito se nasconde qualcosa di importante della sua vita di prima.
Il mondo distopico che fa da sfondo alla storia è ben costruito e avvincente anche se mancano alcuni dettagli importanti dell'organizzazione della società in cui vivono i personaggi.
La storia in sé mi è davvero piaciuta nonostante abbia avuto dei problemi con le scene in cui erano presenti Misha, Donato e Ayo... Spero, inoltre, che nel capitolo successivo (che devo assolutamente recuperare) vengano alla luce altri segreti che giustifichino i vari comportamenti.
Il finale, per quanto tremendo, mi è piaciuto e l'ho trovato adatto al libro.