Questa
volta il compito di dare inizio al Gruppo di Lettura dedicato alla
serie distopica di Tahereh Mafi tocca a me.
Serie:
Shatter me #1
Editore:
Rizzoli
Data di pubblicazione: 9 giugno 2016
Pagine: 378
Data di pubblicazione: 9 giugno 2016
Pagine: 378
Trama
Sono
264 giorni che Juliette, 17 anni, vive segregata in una cella. Non ha
contatti con il mondo esterno e nessuno può avvicinarla perché ha
un potere terribile: se tocca una persona la uccide. L'organizzazione
militarizzata che l'ha rinchiusa la considera un'arma grandiosa, ma
per lei non è altro che una maledizione. Un giorno arriva Adam, a
condividere la cella con lei. Juliette si tiene distante, non vuole
fargli del male, ma quando lui la prende tra le braccia per
consolarla, una notte che è in preda agli incubi, scopre che è
immune al tocco di lei. Insieme si danno alla fuga. Per Juliette è
un tentativo di ritrovare se stessa, di smettere i panni del mostro e
fare i conti con il suo dono.
Capitoli
1 – 2 – 3 – 4 - 5
Il
romanzo si apre con la protagonista, di cui ancora non conosciamo il
nome, rinchiusa in isolamento in una cella grigia e triste da
moltissimi giorni. Il mondo che lei scorge dalla minuscola finestra
della cella non è più quello che conosciamo. Appunta i suoi
pensieri su un quadernetto trovato chissà dove.
1
finestra. 4 pareti. 15 metri quadrati di spazio. 26 lettere di un
alfabetodi cui non mi sono mai servita nel corso di 264 giorni
d'isolamento.
Già
da subito mi ha colpito lo stile dell'autrice che usa brevi frasi,
parole cancellate e numeri, molti numeri. Secondo me rispecchia
perfettamente il carattere della protagonista.
Dalle
elucubrazioni mentali della ragazza veniamo a conoscenza di come sia
stata prelevata a forza da casa sua e trasportata per 6
ore e 37 minuti, prima di essere imprigionata. Perché
è rinchiusa lì? Cosa può aver commesso di così grave?
I suoi genitori non sono parsi per nulla sconvolti dal fatto, anzi
piuttosto sollevati. Meritano il premio
dell'anno come migliori genitori.
Dopo
6336 ore dall'ultima volta che ha toccato un
essere umano, arriva la sconvolgente notizia che presto
avrà compagnia.
Il
compagno di cella si rivela essere un ragazzo...
Bellissimo
Pericoloso. Spaventoso. Terribile.
Ma
cosa la spaventa tanto in lui da costringerla a dormire rannicchiata,
sul pavimento, in un angolo della cella?
Non
riuscirò più a dormire.
Non
posso dormire.
Non
posso ricominciare a sentire quelle urla.
Nonostante
tutto si addormenta e al risveglio si mette a guardare fuori dalla
finestra la pioggia cadere mentre il suo pensiero corre ai genitori,
chiedendosi per l'ennesima volta perché non l'abbiano mai amata.
Ma
cosa ha combinato di così terribile? La cosa mi incuriosisce sempre
di più.
Intanto
il misterioso compagno di cella cerca di approfondire la sua
conoscenza, ma lei ha eretto un muro intorno a se stessa e continua a
tacere sempre più terrorizzata. Attraverso i suoi pensieri iniziamo
a capire qualcosa di più su di lei, ma ancora tutto molto nebuloso.
Quando
le persone mi toccano, però, accadono delle cose. Cose strane. Cose
brutte. Cose che hanno a che fare con la morte.
Sempre
grazie ai viaggi mentali della ragazza scopriamo che il luogo in cui
si trovano è conosciuto come istituto correzionale.
Ma
in realtà è una prigione-manicomio.
Quando
improvvisamente si apre la porta della cella le spiega al compagno
che devono fare in fretta se vogliono fare una doccia. Io continuo a
chiedermi ma che posto è? Ma non ci sono guardie?
Comunque
durante il tragitto la ragazza (voglio un
nome) inizia a pensare che forse può aprirsi con questa
nuova conoscenza.
Ho
deciso, non voglio avere paura di lui. Ho deciso che le sue azioni
sono più immature che pericolose... forse mi piacerebbe avere un
amico.
In
due minuti riescono nel loro intento e tornare nella cella. Il
ragazzo finalmente si presenta:
Adam.
Adam
è un bel nome è tutto ciò che riesco a pensare prima che lo
sfinimento paralizzi il mio corpo.
Seguiamo
sempre i pensieri della protagonista e veniamo a conoscenza del suo
passato difficile. Un'infanzia triste e anormale.
I
miei genitori hanno smesso di toccarmi quando ho iniziato a
gattonare. Ho fatto piangere i miei compagni di classe solo
prendendoli per mano. Gli insegnanti mi mettevano a lavorare da sola
perché non potessi nuocere agli altri. Non ho mai avuto un amico.
Non ho mai conosciuto il conforto dell'abbraccio di una madre; di un
padre.
Piano
piano qualcosa di Adam inizia a far breccia nel muro intorno a lei
tanto da spingerla a rivelare il suo nome (era ora, non sapevo più
come chiamarla: ragazza, lei, protagonista)
Juliette.
Il
discorso tra i due si fa più approfondito e parlano del mondo
esterno, di come sia in declino per colpa degli abusi perpetrati dal
genere umano verso la natura, gli animali e loro stessi. Il nuovo
governo al potere è La Resistenza che sta cercando di riparare ai
danni commessi ripartendo da zero, eliminando i ricordi del passato.
Ma le intenzioni saranno buone?
Secondo Adam no, e cerca di spiegare il suo punto di vista a
Juliette. Infatti la ragazza è rinchiusa da troppo tempo e non sa
cosa stia succedendo là fuori.
Allora che ne dite di questi primi capitoli? Io ho letto il libro e so... ma voi seguite tutti i nostri post per conoscere questa meravigliosa serie distopica!
Allora che ne dite di questi primi capitoli? Io ho letto il libro e so... ma voi seguite tutti i nostri post per conoscere questa meravigliosa serie distopica!
Vi
lascio il solito calendaro per seguire le varie tappe del GDL
Link
ai blog partecipanti
L'angolo
di lettura delle Mad-Friends & Book - Helenarrazioni
- La lettrice
sulle nuvole - Libri
al caffè - Made for
books! Bookaholic - Librintavola
- #ioleggo
Ecco, ora sono entrata nel tunnel...
RispondiEliminaAhAHAHAH non ti facciamo uscire più!
EliminaLo stile è la prima cosa che ha colpito anche me: frasi brevi, poche virgole, frasi cancellate...sicuramente particolare!
RispondiEliminaE poi come rivela piano piano le informazioni o come non le rivela...dal nome al luogo in cui si trova la protagonista, al perchè.
I genitori di Juliette....sorvoliamo....mamma che tristezza quando la ragazza dice di non aver mai avuto un abbraccio....
Lo stile è perfetto per la storia che sta raccontando, mi era piaciuto alla prima lettura e lo sto apprezzando anche in questa.
Eliminaio ho letto il libro tra gennaio e febbraio, ma ho ricominciato a leggerlo da qualche giorno in modo da seguire per bene tutto il gruppo di Lettura.
RispondiEliminaConcordo con quanto scritto da Erica e aggiungo che questi primi capitoli sono molto angoscianti, cupi. la mafi è riuscita a rendere quelle 4 mura della cella claustrofobiche. inizialmente si fa un po' fatica a tenere banco con la sua scrittura ma poi via via le cose diventano più facile.
ops ho scritto troppo?
Non hai rivelato niente di spoileroso... stavolta niente frustate!
Eliminaquesta cosa dei numeri mi piace un sacco!
RispondiElimina27 4759543686446794
EliminaCiaooooo, eccoci con la prima tappa! Wow! Ma la leggiamo tutta la trilogia, vero? Non mi abbandonate finito il primo! Comunque devo dire che la scrittura della Mafi, in questi primi capitoli, mi ha parecchio destabilizzata. Se da un lato mi intrigava dall'altro mi infastidiva. Ero tentata di correggere la punteggiatura! ;D
RispondiEliminaCerto che sì! E forse anche le novelle. Warren 😍😍😍
EliminaEccomi! Ci sono anch'io!
RispondiEliminaUno stile molto particolare che caratterizza ancora di più il personaggio di Juliette.
Davvero affascinante!
Per me è una rilettura quindi lo stile non mi da fastidio. La prima volta però ho avuto qualche difficoltà.
EliminaSono in ritardo, sono in ritardo!
RispondiEliminaAdesso ho recuperato!
Io ADORO i distopici.
Se sono scritti bene sono una cosa che... ah! La meraviglia!
Sono felicissima di aver iniziato le lettura di questo romanzo: originale, interessante, ben strutturato. E come al solito se non fosse stato per voi... non l'avrei mai letto!
Felice che ti sia piaciuto. Prosegui che gli altri sono ancora più belli
EliminaAnche io so! Anche se ho letto veramente tanto tempo fa.
RispondiEliminaAdoro le gradi cancellate, quei pensieri autentici che Juliette fa di tutto per cancellare ed affogare.
La parsimonia di virgole è un poco snervante, ma perfetta. Riflette sia il modo di pensare di lei che la situazione. Dubito sia andata a scuola per molto. Non è nemmeno abituata.
È un po' lagna, ma cavolo... ha vissuto isolata e ghettizzata da che ha memoria. In un certo senso è rassicurante non vederla trasformata in una pazza furiosa.
Corro a recuperare!
Di solito odio i personaggi lagnosi, ma lei ha tutta la mia comprensione!
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