martedì 9 ottobre 2018

Recensione #263 Quando eravamo eroi by Silvio Muccino



Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle
Gruppo Arti Oscure. Obiettivo: Cappello Parlante.  







Titolo: Quando eravamo eroi
Autore: Silvio Muccino
Casa editrice: La nave di Teseo
Pagine: 154
Data di pubblicazione: 8 marzo 2018
Trama
Alex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all’altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi. Poi, qualcosa si è rotto. Ora che Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla. Per Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere. Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell’abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. Per questo, nonostante tutto, decidono di accettare l’invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna – meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l’inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso. Un romanzo appassionato sulla forza dell’amicizia oltre il tempo e le metamorfosi, sul dolore e la meraviglia del diventare adulti, e sulla possibilità di essere, anche solo per un giorno, gli eroi della propria vita.





Questo libro mi è stato assegnato come Cappello Parlante nella challenge che sto seguendo. Confesso di essere stata, inizialmente, titubante nell'approcciarmi ad esso. La narrativa non è proprio il mio genere preferito, ma, come già successo per altri libri obbligati, alla fine ho scoperto piccoli tesori che mai avrei letto.
Anche questa volta ho dovuto ricredermi, infatti, perchè la storia narrata al suo interno mi ha subito catturata. Ho letto il libricino in un paio di pomeriggi.
Ho amato e odiato allo stesso modo tutti i protagonisti. Sono descritti talmente bene da essere tridimensionali. Hanno pregi e difetti proprio come le persone che incontro quotidianamente. Forse alcuni aspetti delle loro personalità sono portati un po' all'estremo, ma non mi ha per niente infastidito la cosa. La capacità di Muccino (che finora conoscevo solo a livello cinematografico) di raccontarmi i sentimenti, i dubbi e le paure di ogni soggetto è davvero magnifica. Inoltre mi è piaciuto come tutti siano evoluti in qualche modo. Alex, Eva, Rodolfo, Melzi e Torquemada (gli Alieni), personaggi cardine del romanzo, hanno compiuto un bellissimo percorso di crescita interiore. Ho trovato ben descritta sia la parte riferita al loro passato adolescenziale che il loro presente da adulti.
Lo stile narrativo dell'autore è semplice e diretto, fattore che mi ha aiutato ad entrare in empatica con tutti.
Ho trovato anche il finale assolutamente perfetto. Mi ha fatto sia sorridere che emozionare.
Una bellissima storia sull'amicizia vera (che è così rara da trovare) e sull'accettazione che andrebbe letta da tutti.




10 commenti:

  1. Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!
    E con la recensione te la sei cavata alla grande!

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    1. Una sorpresa molto piacevole per me. Sono contenta di averlo letto.

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  3. Io ho odiato Torquemada, o meglio lo avrei preso a pizze in più di una occasione. Comunque è un libro veramente bello. Hai detto bene: un piccolo tesoro.

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    1. A me era simpatico, odiosa solo la moglie di Meltzi

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