Il fattore scatenante che ha mi ha convita a leggere questo libro è la challenge Odissea. Uno degli obiettivi richiedeva la lettera I come prima lettera del libro. Non potete sapere quanti volumi (e quanta polvere) ho ispezionato per trovarla. Finalmente sono incappata in Nero Eterno, acquistato con gli sconti Dunwich di novembre.
Autore: David Falchi
Titolo: Nero eterno
Editore: Dunwich Edizioni
Pag: 175
Data di pubblicazione: 2 gennaio 2015
Trama
Era
ancora una massa di carne e muscoli scoperti ma ora aveva delle
fattezze più definite. La statura era quella giusta e anche la
stazza. Ma fu il volto a farmi rischiare di perdere il controllo.
Dietro quei lineamenti appena abbozzati, come se ci avesse lavorato
uno scultore con rozzi colpi di scalpello, riuscivo a riconoscere il
mio viso.
L’entità stava cercando di riprodurmi.
Marcello
Kiesel è un cacciatore di fantasmi, specializzato nello scovare e
annientare le presenze demoniache. Accompagnato dal suo fedele
assistente, Lerner, spirito intrappolato in uno specchio, tenterà di
affrontare e demolire l’entità diabolica che infesta la casa dei
coniugi Guidi. Il caso in questione, però, si dimostrerà diverso e
molto più ostico dei precedenti e coinvolgerà Kiesel a un livello
più profondo, minando le certezze già acquisite in anni di
consolidata attività professionale. Attraverso strumenti di
protezione contro gli spiriti, sogni astrali e passaggi in diverse
dimensioni del reale e dell'onirico, il protagonista cercherà di
contrastare l’oscura presenza che tenta di impossessarsi del suo
spirito e della sua carne.
Devo dire che lo stile dell’autore mi è piaciuto parecchio: adrenalinico, veloce e con poche, ma essenziali, descrizioni. Mi ha ricordato i vari telefilm in stile horror che guardo spesso.
Marcello Kiesel è un cacciatore di spettri e demoni che, dopo un lavoro particolarmente ostico e che l'ha quasi ucciso, decide di lasciarne traccia scritta.
L'atmosfera cupa e oscura è descritta molto bene. Non mi sono spaventata come avrei voluto però, stando da sola a casa, con il vento che faceva rumori strani, mi ha trasmesso una buona dose di inquietudine.
La caratterizzazione del protagonista è riuscita abbastanza bene soprattutto grazie alla prima persona con cui viene narrato il tutto. Non so so se l'ho apprezzato del tutto visto che, a volte, era veramente troppo arrogante e sicuro di sé. Non che non servano queste caratteristiche per svolgere un lavoro come il suo.
Ho apprezzato anche Lerner, il fantasma amico? e assistente di Kiesel. Purtroppo non ci sono molte notizie su di lui ed è un peccato perché mi ha davvero incuriosito.
Quello che non ho amato granché è che l'autore dia per scontato che si conosca il mondo spettrale da lui creato, le tecniche che usa per scacciare le varie presenze. Ho visto che c'è un secondo volume che ho già in libreria dove spero vengano spiegate più approfonditamente. Un primo approccio che mi ha interessato abbastanza da voler leggere altro di Marcello Kiesel.
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