mercoledì 2 dicembre 2020

Recensione #572 I pirati dell'Oceano Rosso by Scott Lynch

 


Dopo aver conosciuto e amato, immediatamente, il poliedrico Locke Lamora, non vedevo l'ora di tuffarmi nella seconda storia di questa trilogia (per ora) fantasy, che lo vede protagonista.

Grazie di cuore ad Amarilli per l'organizzazione e alla Casa editrice Mondadori per la copia digitale del romanzo.


Titolo: I pirati dell'Oceano Rosso

Autore: Scott Lynch

Serie: Gentleman Bastard #2
Pagine: 811
Casa editrice: Mondadori Oscar Fantastica
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2020
Trama

DOPO UN VIOLENTO COMBATTIMENTO con la malavita che li ha quasi uccisi, Locke e il suo fedele compare Jean fuggono dalla città in cui sono nati e approdano agli esotici lidi di Tal Verrar per curarsi le ferite. Ma neppure all'estremità occidentale del mondo civilizzato possono riposare, e presto tornano a dedicarsi a ciò che sanno fare meglio: rubare ai ricchi e intascare il ricavato.

Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri… e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c'è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte.

Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani… su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo…

Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare…





Di solito, quando il primo capitolo di una serie mi soddisfa completamente, il secondo non riesce mai a essere alla sua altezza. Ne ho avuto la conferma con I Pirati dell'Oceano Rosso. Detta in questo modo può sembrare che il romanzo non mi sia piaciuto. Non è così! Ho solo trovato la storia meno frizzante della precedente.

Il libro inizia con un Locke depresso, dedito all'alcol per dimenticare gli avvenimenti del primo capitolo. Vederlo in queste condizioni mi ha destabilizzato. Dov'era finito il personaggio multi sfaccettato e pieno di brio che avevo amato? D'altra parte, assistere al suo dolore, l'ha reso ancora più reale ai miei occhi. Finalmente arriva il buon Jean a scuotere il nostro eroe e tutto comincia a tornare ai ritmi che tanto ho apprezzato.

«Potresti essere ancora un bugiardo, imbroglione, sleale, avido, tirchio, intrigante, borseggiatore figlio di puttana.»

«Grazie» disse Locke. 

L'ambientazione del romanzo è più piratesca e i due protagonisti trascorrono moltissimo tempo su una nave. Locke è fuori dal suo campo e in tante occasioni combina disastri su disastri. In quei momenti mi ha ricordato moltissimo Jack Sparow. Confesso che, nella mia testa, me lo immaginavo proprio come il famoso pirata Disney.

Oltre a Locke e Jean, che qui mi è piaciuto tantissimo, ho trovato magnifici i due soggetti femminili: il capitano Zamira Darkasha e Ezri DelMastro. Bellissimo anche il rapporto che si crea tra i quattro.

La domanda più importante è: la mitica Sabetha avrà fatto la sua comparsa? Non ve lo dico, dovete leggere per sapere!


Le trame si incastrano tra loro, esattamente come nel precedente volume. Tutto è incuneato come un perfetto Tetris. Presente e passato si alternano pure questa volta. I capitoli vengono interrotti improvvisamente per destare maggiore curiosità sul lettore. Almeno per me hanno avuto questo effetto.


Lo stile di Lynch è elaborato, ricco e pomposo. Si ha bisogno della massima attenzione perché ogni frase deve essere elaborata e ogni parola ha il suo peso. Mi devo ripetere, ma questi sono libri che vanno gustati e assaporati senza fretta o ansie varie.


Il finale mi ha lasciata senza parole e ancora piango la perdita di... anche se me l'aspettavo vista la vena sadica che scorre in Scott Lybch! Meno male che ho già pronto, nel Kindle, la Repubblica dei Ladri!







7 commenti:

  1. anche io me l'aspettavo quella perdita e ne sono molto dispiaciuta. il romanzo mi è piaciuto tantissimo ma sono d'accordo, sarà perchè più frizzante, il primo mi è piaciuto di più. detto questo voto altissimo anche per i pirati. Lynch è bravissimo

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    1. Io mi aspettavo una perdita, Lynch ormai lo conosco, ma non quella.

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  2. Zamira ed Ezri sono fantastiche!
    Vero che l'inizio è un po' destabilizzante ma ne esce bene Jean!

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  3. Risposte
    1. Una serie che mi ha fatto innamorare di Locke e Jean

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