Autrice: Benedetta Cipriano
Titolo: Baci di luna, lacrime d'oceano
Serie: La luna nell'oceano #2
Editore: Self
Publishing
Data di pubblicazione: 12
dicembre 2020
Pagine: 259
Trama
Nel
suo nome è incisa la notte, nei miei occhi l’oceano.
Quello
stesso oceano che ha spezzato i suoi sogni, riducendo il suo cuore in
polvere.
Un oceano che ho sostituito col cemento, con il rumore
assordante di una città che non mi appartiene. Che bracca il mio
cuore, che costringe quel muscolo a piangere in silenzio.
Sono
lacrime d’oceano, le mie.
Perché io sono fatto di acqua, del
sole al tramonto visto dalla spiaggia, di onde in burrasca, di sabbia
che si attacca al cuore, all’anima, alle ossa.
Sono fatto di
parole gridate al vento, di pensieri che si sciolgono nella schiuma
bianca dell’oceano.
Ma ho scelto di andare via.
Ho scelto di
partire, di correre per le strade di una città sconosciuta.
Di
smettere di ritrovarmi tra le onde.
L’ho fatto per lei.
L’ho
fatto per noi.
Perché lei è la mia piccola luna, l’unica che,
più impavida e coraggiosa di un oceano, nonostante tutto, mi riporta
sempre a casa.
Come molte altre lettrici anche io avevano apprezzato moltissimo Maverick e Lua, protagonisti de La luna nell'oceano, e volevo leggere ancora di loro. Benedetta ha esaudito il nostro desiderio, per cui sono davvero felice di aver potuto tornare e emozionarmi con questi due soggetti meravigliosi.
Sono trascorsi tre anni, Maverick e Lua vivono a New York, dove lei possiede un ristorante. Sono sempre più innamorati, ma ci sono ancora alcune questioni non risolte che rischiano di incrinare il loro rapporto.
Ho di nuovo amato entrambi anche se non contemporaneamente. Cerco di spiegarmi.
Naturalmente capivo il dolore di Lua. La sua è una di quelle perdite a cui non si non ci si rassegna mai, uno strazio sempre presente nel suo cuore. Però non mi piaceva quando faticava a comprendere la sofferenza di Maverick. Per carità, un dolore, per intensità, completamente diverso, ma non da sottovalutare. In quei momenti avrei voluto che la ragazza potesse vedere oltre le sue sofferenze. Lo so che non è facile e per questo non mi sono mai sentita di incolparla.
Non che Maverick sia privo di colpe. Come ho già detto era un dolore differente, da non paragonare a quello di Lua. Tuttavia era innegabile che, per l'uomo fosse vivo e che stesse soffrendo tantissimo. Non solo per la scomparsa di Diego, ma anche per la lontananza del suo oceano, che era la linfa vitale della sua esistenza.
Aveva bisogno di esplodere in un pianto perché le lacrime, talvolta, fanno bene. Le lacrime lucidano gli occhi e puliscono l’anima. A volte, insieme alle lacrime, si buttano via lo sconforto, il dolore, l’insoddisfazione.
Avevano bisogno entrambi di scontrarsi, penare ancora e spiegarsi. Questa alternanza di sentimenti verso Maverick e Lua me li ha resi ancora più cari.
Benedetta è stata, ma non avevo dubbi su questo, bravissima a mostrare le anime dei suoi protagonisti, a mettere le emozioni sulla carta e fare in modo che le stesse emozioni riescano a fuoriuscire dal Kindle. Riesce sempre a farmi percepire le afflizioni delle sue creature di carta come se fossero miei amici. Ha la capacità di spezzarmi il cuore per poi ricucirlo con le sue parole poetiche e suggestive.
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