giovedì 10 dicembre 2020

Recensione #575 Lost Girl Shelby Day libro primo by Holly Kammier

 

Come ben saprete, in questi ultimi tempi mi sono dedicata al genere fantasy, sentivo per cui il bisogno di tornare nella mia comfort zone: il thriller. The Lost girl, per cui ringrazio la Dunwich edizioni per la copia cartacea, appartiene proprio a questo genere.


Titolo: Lost Girl

Autore: Holly Kammier
Pagine: 216
Casa editrice: Dunwich Edizioni
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2020
Trama

Un terribile atto di violenza e un duplice omicidio irrisolto. Shelby Day, reporter di una piccola città, è determinata a dare la caccia all’assassino. Mentre la sua ricerca la conduce alla scoperta di una verità perversa, inizia a ricevere messaggi minatori affinché mantenga il silenzio e abbandoni la storia. La giovane giornalista è in pericolo. Il suo affascinante cameraman e migliore amico, una persona con un passato segreto, vorrebbe proteggerla. Ma Shelby è testarda, ed evita tutto ciò che potrebbe portarla all’amore. Non può permettere a nessuno di distrarla mentre si batte per le due ragazze uccise che meritano giustizia. Non si aspetta che lungo la strada dovrà fermarsi per salvare se stessa. Tic-toc… se Shelby non si sbrigherà a risolvere il caso, diventerà la prossima vittima dell’assassino.




Il libro si è rivelato una lettura alquanto piacevole, veloce e appassionante.

Shelby Day è una giovane giornalista che sta indagando sulla morte di due ragazze. L’assassino, per evitare di essere individuato, inizia a minacciarla. Ho apprezzato molto la sua caratterizzazione. Shelby è una giovane donna coraggiosa che si impegna, da subito, con tutte le sue forze, nel voler scoprire chi ha ucciso Melissa e Daphne. Forse si fa coinvolgere un po' troppo nell'indagine, ma come poterlo evitare visto che lei stessa diventa oggetto di minacce da parte del killer? Non è esente da decisioni avventate che, però, non fanno altro che renderla un soggetto quasi tridimensionale. Mi è mancato tuttavia un maggiore approfondimento del sui fatti del suo passato e, soprattutto, del suo rapporto con la madre.

Per quello che riguarda i personaggi secondari li ho trovati fatti davvero bene. Naturalmente Jack spunta su tutti. Mi sono piaciuti molto insieme, come mi è piaciuto molto il rapporto che si crea tra loro.

Era arrivata quasi subito a individuare il colpevole, ma non ne sono stata sicura fino alla fine. Com’è giusto che poi sia in romanzi di questo genere.

La trama è ricca di azione, colpi di scena; il mistero e la suspense sono presenti e ben dosati tanto da tenere viva la mia attenzione. Tuttavia, da veterana del genere, penso che, come romanzo, sia più adatto a un lettore giovane. Che, naturalmente, saprebbe apprezzarlo in pieno.

Lo stile narrativo della Kammier è scorrevole, semplice e per questo ho letto il romanzo in un paio di sedute. È stata proprio la lettura leggera, ma non banale, di cui avevo bisogno in quel momento.





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