Giro intorno a questo libro fin dalla sua uscita, soprattutto perché ne ho sentito parlare più che bene. Ho così approfittato, dovendo scegliere la mia lettura per il tu leggi? Io scelgo! dal blog di Emanuela, del fatto che lei l'avesse letto. La sua recensione QUI.
Autrice: Valentina D'Urbano
Titolo: Tre gocce d'acqua
Editore: Mondadori
Pag: 372
Data di pubblicazione: 1 giugno 2021
Trama
Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un'equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell'una da parte di padre e dell'altro da parte di madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui. Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla. Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l'incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l'amore del fratello, che preso com'è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell'ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l'asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte. Al suo settimo romanzo, Valentina D'Urbano si conferma un talento purissimo e plastico, capace di calare i suoi personaggi in un'attualità complessa e contraddittoria, di indagare la fragilità e la resilienza dei corpi e l'invincibilità di certi legami, talmente speciali e clandestini da sfuggire a ogni definizione. Come quello tra Celeste e Nadir, che per la lingua italiana non sono niente, eppure in questa storia sono tutto.
Tre gocce d’acqua è il romanzo che la mia amica Maria Rosaria di Librintavola (la sua recensione) ha decretato come il migliore, per lei, del 2021. Di solito noi due abbiamo opinioni abbastanza simili e ci ritroviamo ad avere le stesse impressioni sui personaggi, sulla storia, sullo stile dell’autrice. Per cui dire che avevo grandi aspettative è riduttivo.
Molte sono state soddisfatte anche se, a mio avviso, ci sono cose che non mi hanno convinta del tutto. Tra queste non c'è di sicuro lo stile narrativo della D'Urbano che mi ha ipnotizzata e coinvolta dalla prima all'ultima pagina. Nonostante avessi letture più urgenti volevo solo tornare dai tre personaggi che ha creato l'autrice.
I protagonisti sono Celeste e Pietro, figli dello stesso padre e Nadir, fratello di Pietro. Il romanzo, raccontato dal POV di Celeste, inizia da quando erano bambini per accompagnarli fino all'età adulta. Una storia dolorosa e fatta di abbandoni, separazioni, ossessione, ma soprattutto sentimenti non accettati. I personaggi sono descritti veramente in maniera eccellente, anche se visti solo attraverso gli occhi della ragazza. Però, personalmente, non ho amato molto le varie dinamiche tra Celeste e Nadir. Mi hanno lasciato perplessa molti loro comportamenti, i modi con cui si fanno del male, la poca sincerità tra di loro, la scarsa accettazione del sentimento che li anima. Mi è parso tutto troppo esagerato, troppo morboso e troppo ossessivo. Non è proprio una storia nelle mie corde.
Indubbiamente l'autrice ha svolto un ottimo lavoro di ricerca sia per quello che riguarda la guerra in Medioriente che sui vari movimenti politici presenti alle spalle del conflitto.
Nonostante i miei dubbi il libro mi ha comunque commossa, emozionata, soprattutto mi hai fatto, spesso e volentieri, arrabbiare.
Un romanzo capace di trasmettermi delle emozioni, positive o negative che siano, per me, è sempre segno di una buona lettura e non sono pentita di averlo affrontato. Forse ero io ad aspettarmi qualcosa di diverso e sono partita con delle idee sbagliate.
Io amo la scrittura di Valentina, ma concordo con te, anch’io ho trovato questo romanzo “troppo” in alcuni punti. Alcuni passaggi sono davvero forzati e non mi hanno permesso di gustare a pieno la lettura, nonostante sia narrata una storia bella e forte
RispondiEliminaSono la Bacci, da cell mi mette anonimo 😑
EliminaProprio quello che ho pensato io.
EliminaSono secoli che cerco di convincere il cricetino che ho in testa a leggere qualcosa della d'Urbano.
RispondiEliminaIl fatto che i pareri di solito sono contrastanti mi ha sempre bloccata.
Con la tua recensione ho ancora più dubbi... Ti è piaciuto ma allo stesso tempo lo hai trovato esagerato in alcuni punti. Mi convincerò prima o poi
Non iniziare da questo ma da Acquanera che è il mio preferito
EliminaHo sempre sentito parlare bene dei libri di questa autrice, perchè sono comunque in grado di donare forti emozioni (come dicevi tu in positivo o in negativo). Se becco il momento giusto per una lettura del genere, mi ci butterò anche io.
RispondiEliminaBravissima!
Eliminacontentissima che ti sia piaciuto tanto
RispondiEliminaMolto bello!
EliminaQuesta storia mi è arrivata alla pancia e mi ci sono persa dentro anche quando non lo avevo tra le mani. Mi sono innamorata dello zingaro Nadir.
RispondiEliminaLa D'urbano ha sempre storie intense da raccontare.
COncordo in pieno, crea sempre storie molto emozionanti
EliminaQuesto romanzo a me è piaciuto tanto anche se concordo sul fatto che il rapporto tra Celeste e Nadir non è proprio "sano"!
RispondiEliminaUn po' troppo forzato
EliminaMi piace molto la D' Urbano, ma questo libro ancora non sono riuscita a leggerlo, ma comunque mi aspetto molte cose e le mie aspettative sono alte!
RispondiEliminaLa storia è emozionante, solo il rapporto Nadir - Celeste mi è sembrato troppo
EliminaIo questo libro lo devo leggere assolutissimamente
RispondiEliminaPuoi approfittare della rubrica come ho fatto io
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