mercoledì 28 aprile 2021

Recensione #645 Wŏ ài nĭ– L’ultimo destino possibile by C.K. Harp

 


Come ben saprete io ho amato tutto ciò che è uscito dalla penna (o dalla tastiera) di questa autrice. Quando ho saputo che stava scrivendo un fantasy di ispirazione orientale, la mia curiosità è salita alle stelle.

Ringrazio C. K. Harp per la copia digitale del romanzo.


Autrice: C. K. Harp

Titolo:  Wŏ ài nĭ– L’ultimo destino possibile

Editore: Self Publishing

Data di pubblicazione: 12 aprile 2021

Pagine: 624

Trama

È l’anno yǐchǒu del grande Yangdi quando, sotto gli occhi stupiti della sua promessa sposa, Yixuan cade dalla Collina dei Quattro Saggi e precipita tra le braccia del ragazzo più bello che abbia mai visto. Dell’unico ragazzo che abbia mai visto, in realtà. Suo padre, infatti, gli ha vietato di mettere piede oltre il terzo cielo, pena una punizione memorabile capace di spogliarlo anche dei suoi poteri divini. Tuttavia, osservando il regno degli uomini e il suo nuovo amico, Yixuan si chiede perché. Perché solo a lui, tra tutti gli immortali, è precluso vivere come chiunque? Quali nefandezze ha commesso nella sua vita precedente per meritare quell’esistenza? D’altronde, deve esserci un motivo se il sovrano di giada lo odia al punto da preferirlo morto piuttosto che libero.

In un mondo in continuo mutamento, a pochi anni dalla riunificazione del paese sotto la dinastia Sui, i destini di un immortale e di un semplice ragazzo tornano a unirsi dopo secoli di oblio, in una storia andata perduta nello sconfinato universo ma destinata, forse, a scardinare l’armonia stessa che lo governa.


«Perché è questo che facciamo, Yixuan, non lo hai capito?» lo interruppe Yue Lao, inclinando la testa di lato. «I mortali sono un semplice passatempo, per noi. Lo sono sempre stati, nonostante le grandi aspettative di Fuxia e Nuwa. Ciò che ignoravamo davvero era che il cosmo li avesse previsti e avesse forgiato su di loro l’idea stessa di armonia. Non esiste Yin e non esiste Yang senza di loro.




Come ho anticipato, C. K. Harp non mi ha mai delusa. Eppure avevo una certa remora a iniziare il suo nuovo romanzo. Confesso anche di aver procrastinato la lettura il più a lungo possibile. Invece anche questa volta Harp ha operato la sua magia e mi ha regalato una storia che ho amato tantissimo.

L’oriente ha da sempre su di me un certo fascino. Una cultura e una storia molto diverse da noi che mi hanno incuriosita fin da bambina. Però devo ammettere che non ho mai approfondito l’argomento.


I due protagonisti sono Yixuan e Shunzi, due persone destinate ad amarsi per sempre. Si incontrano una prima volta quando Yixuan cade dal Cielo di fronte a Shunzi... Ma è davvero la prima volta? Non voglio dire altro della trama perchè è davvero molto stratificata e incapperei in qualche involontario spoiler.

Allora l'unica difficoltà che ho avuto nella lettura è stata con i nomi. Non ho letto praticamente nulla con questa ambientazione quindi i vari nomi dei personaggi sono risultati, per me, un po’ ostici. Spesso confondevo Yixuan con Yiangu. Però poi, piano piano, sono entrata nell’ottica del romanzo e la lettura è proceduta davvero speditamente.

La storia raccontata, in queste pagine, è stupenda. Un amore che vive oltre i secoli, oltre le difficoltà, oltre tutte le avversità che si trovano ad affrontare i due protagonisti.

Mi sono piaciuti tutti e due allo stesso modo, anche se devo dire che la mia preferita è stata Yiangu, la sorellina di Shunzi. La trama è ricca, l’ambientazione è meravigliosamente descritta in ogni particolare. Si nota perfettamente il grande lavoro di ricerca che ha fatto C. K.

Ha creato un mondo spettacolare che non è difficile da immaginare nella mia testa. Tutto questo nonostante i nomi particolari, le diversità che ci sono rispetto alla nostra cultura.

Io ho amato tutto: il cast di personaggi, la storia e anche il finale. Bellissimo.






11 commenti:

  1. Avevo intuito un certo timore :D ma sono contentissim@ di essere riuscit@ a catturarti anche questa volta. So perfettamente che non è facile approcciarsi a un genere così sconosciuto in Italia, ma spero davvero che questo sia solo l'inizio. Sarà che il mio amore è sconfinato, quindi ho il desiderio che tutto il mondo ne parli, ma credo davvero che il fantasy cinese sia in grado di aprire la mente su diversi aspetti che ancora non abbiamo mai preso in considerazione in Occidente. Grazie mille, quindi, e un grazie in più per lo spazio, il tempo dedicato e la tua enorme passione per i libri.
    C.K.

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    1. non sei mica l'unica a soffrire di ansia! Un piacere e sempre disponibile per te!!!

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  2. Avevo intuito un certo timore :D ma sono contentissim@ di essere riuscit@ a catturarti anche questa volta. So perfettamente che non è facile approcciarsi a un genere così sconosciuto in Italia, ma spero davvero che questo sia solo l'inizio. Sarà che il mio amore è sconfinato, quindi ho il desiderio che tutto il mondo ne parli, ma credo davvero che il fantasy cinese sia in grado di aprire la mente su diversi aspetti che ancora non abbiamo mai preso in considerazione in Occidente. Grazie mille, quindi, e un grazie in più per lo spazio, il tempo dedicato e la tua enorme passione per i libri.
    C.K.

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  3. Bella recensione Dolci, questo libro mi incuriosice tantissimo. Io adoro l'Oriente in tutte le sue forme. Messo in lista e ho intenzione di leggerlo a breve...

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  4. Il problema dei nomi è stato comune, la sorellina di Shunzi è Xiangu 😅 l'ho adorata, il mio personaggio preferito 😁

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