martedì 8 maggio 2018

Recensione #190 La scrittrice del mistero by Alice Basso


 Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo La stanza delle necessità. Obiettivo: Cappello Parlante







Autrice: Alice Basso
Titolo: La scrittrice del mistero
Serie: Vani #4
Editore: Garzanti
Pagine: 320
Data di pubblicazione: 26 aprile 2018

Trama
Niente può fermarla
Perché scrivere è la sua missione
E solo i libri possono indicarle la strada

Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità, per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata da cui il suo datore di lavoro sa come trarre vantaggio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori viventi di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora, da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza, la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori.





Dopo aver conosciuto e amato immensamente il personaggio straordinario di Vani Sarca, non potevo non leggere, appena uscito, questo romanzo. Di conseguenza non potevo esimermi dall'adorarlo.
Il punto focale del romanzo è proprio lei Silvana Sarca detta Vani la ghostwriter più talentuosa del mondo. Sicuramente una delle pochissime eroine romanzesche che amo alla follia.
Anche in questo quarto volume, dopo aver compiuto la sua scelta sentimentale, la caratterizzazione di Vani non scade negli stereotipi delle altre protagoniste e rimane fedele al personaggio creato da Alice. Lei è felice ma non sente le farfalle nello stomaco, lei ha i crampi! Ho trovato questa scelta narrativa molto veritiera. Non sarebbe più stata lei con le farfalle!
Mi sono piaciuti molto anche i flashback che l'autrice ha inserito qua e là che mi hanno permesso di conoscere ancora meglio la mia eroina preferita.
Insieme a Vani ho ritrovato con piacere l'affascinante e posato commissario Berganza, che rimane assolutamente il mio preferito; il fascinoso Riccardo Randi che mi ricorda sempre di più (non avercela con me Alice) il professor Allock di Harry Potter; il “capoccione” delle Edizioni Erica Enrico Fuschi che qui ha a che fare con il suo ex compagno di liceo, nonché suo bullo-tormentatore Hanry Dark, che richiede le straordinarie abilità di Vani per iniziare una serie tutta italiana di gialli; non meno importante Morgana che è alle prese con le prime sofferenze d'amore e chiede consigli a Vani... Infine Lara, sorella della gosthwriter, che finalmente prende una giusta decisione e si riavvicina anche se di poco alla sorella maggiore.



«Un tornado di sconvolgimenti emotivi», continua Berganza. «Nelle ultime, quante? Settantadue ore?, abbiamo assistito alla deflagrazione di un matrimonio, all’eclatante rivelazione di un segreto di famiglia, alla conversione di un libertino e al primo incontro di un’adolescente con le sofferenze dell’amore. E questo per elencare gli eventi a cui mi sono trovato ad assistere solo grazie a te. A cui vanno aggiunti lo smascheramento di uno stalker, di un truffatore, e la confessione di una colpevole involontaria, cioè gli eventi legati al caso. Che però è legato a te pure quello. È così che funziona con te, Vani? Uno crede di stare con una defilata, solitaria ghostwriter che passa la sua esistenza a scribacchiare davanti a un computer, e invece si ritrova bombardato da colpi di scena come in un incrocio fra Goldfinger e Peyton Place? Perché a me va benissimo, eh. Basta saperlo. Ho una certa età, devo arrivarci preparato, agli shock.»



Non manca di certo il mistero da risolvere che vede Vani e il commissario cercare di capire chi è il pericoloso stalker di Riccardo Randi. Chi è che vuole fare del male al fascinosissimo scrittore? Tutto, come sempre, è ben congeniato e mi ha sorpresa scoprire chi c'era dietro. Dovevo aspettarmelo, però. Non poteva essere tutto risolto quando ancora mancavano molte pagine al termine.
Lo stile ironico della Basso non solo mi ha regalato una splendida lettura ma anche fatto ridere più volte.
Tuttavia, arrivata al termine del libro mi sono chiesta come una creaturina dall'aspetto tanto dolce, quale sembra essere Alice Basso, possa dimostrarsi così sadica! Dopo un finale del genere come si può aspettare tranquillamente l'uscita del prossimo volume?



8 commenti:

  1. Ahahhaha oh mamma Riccardo Randi il professor Allock! Sto morendo ma mi sembra un paragone davvero azzeccato!

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  2. non si può aspettare, vai di stalking!

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  3. In lettura!
    Sto ridendo,tanto.
    Nessuna delusione,dico per il momento ma sono certa che Alice Basso non me ne darà😉
    Ripasso😘

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