sabato 6 gennaio 2018

Recensione #153 La tristezza ha il sonno leggero by Lorenzo Marone




Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle. Gruppo King's Cross. Obiettivo: letto e recensito da Piton.







Secondo libro che leggo di questo autore e primo per il mio 2018 libroso che è iniziato, così, proprio alla grande.


Autore: Lorenzo Marone
Titolo: La tristezza ha il sonno leggero
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 7 marzo 2016
Pagine: 385

Trama
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre. Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in puta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E deciderà di affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza.
Uno straordinario romanzo sulla famiglia allargata italiana dei nostri giorni, che racconta quanto le persone che ci circondano influenzino la nostra vita, tendendo a plasmare il nostro carattere e ad assegnarci un ruolo. Fino al giorno in cui capiamo che se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, occorre ribellarsi a chi ci ama.










Il problema, ho capito poi,
è che i desideri più segreti
col passare del tempo
divantano segreti anche a noi stessi.


La storia inizia durante una cena di famiglia e i personaggi preseti sono tanti, ma gestiti davvero in maniera sublime e descritti con elegante poesia. Anche se il vero protagonista è Erri Gargiulo, uomo quarantenne che sembra molto insicuro e fragile... anche tutti gli altri formano un eccellente e variegato cast di personaggi. Infatti non posso dire di aver odiato nessun soggetto del romanzo: né Matilde la moglie fedifraga né Renata la mamma assente e opprimente al tempo stesso (forse solo Gambino). Per me è una cosa molto strana. Marone ha saputo tratteggiare ogni persona che si relaziona a Erri così bene che, primo, non ho fatto fatica a entrarci in empatia e, secondo, ho compreso in pieno le scelte di tutti.
Mi è piaciuto anche il modo di sviluppare i vari personaggi: con i ricordi di Erri. Non sono flashback che seguono una linea temporale precisa, ma sprazzi di ricordi di quando era bambino, uomo fatto, adolescente e, poi, di nuovo bambino...
Il romanzo mi ha incantato, catturato e trascinato nelle sue pagine tanto da volerne sapere sempre di più di ognuno di loro.
Perché la mezza stellina in meno? Io sono una di quelle persone che vogliono l'epilogo: accadde cinque anni dopo. Ho bisogno di conoscere cosa è accaduto ai personaggi per dar loro una conclusione e per salutarli definitivamente.





4 commenti:

  1. Per Erri ho sempre provato un profondo amore. Credo che tra i personaggi di Marone sia quello a cui sono più affezionata. Sublime è la sua scrittura, in questi ultimi anni ha saputo tagliarsi un posto nel mio cuore

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    1. Ne ho letti solo due al momento, aspetto anche di conoscere gli altri suoi protagonisti per esprimermi. Però è davvero bravo a descriverli tutti!

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  2. i finali aperti ti stanno stretti! Adoro come scrive e sono contenta che tu l'abbia letto. Così puoi sopravvivere. E hai pure iniziato alla grande l'anno

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    1. Lo sai bene come sono fatta. Libro meraviglioso comunque! Niente sangue fiuuuuuu

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