Sabato
9 dicembre 2017 all’interno della Nuvola a Roma per la fiera Più
libri più liberi ho partecipato alla presentazione del libro di
Marco Malvaldi L’architetto dell’invisibile ovvero come pensa
un chimico.
Ho
scelto di seguire questa presentazione perché avevo sentito parlare
Malvaldi ad un convegno di Matematica con l’università Bocconi di
Milano e mi era piaciuto molto. Non ho ancora letto nulla di suo,
benché nella mia libreria abbia uno dei suoi lavori “La
briscola in cinque”. Marco Malvaldi ha iniziato la sua
presentazione in modo provocatorio parlando dell’acqua come
potenziale veleno. Questo perché un chimico ragiona in termini di
quantità e qualità. Quantità: qualsiasi molecola messa in quantità
diverse può avere conseguenze diverse. Anche l’acqua in quantità
diverse crea reazioni diverse, interagisce in tanti modi.
Da
qui ha iniziato a parlare di chimica, parlava con una passione fuori
dal comune tanto da rendere piacevole questa materia ai più molto
ostica. Ha reso anche simpatica la figura del chimico, anche se come
ha detto lui stesso: Nell’immaginario collettivo il chimico è
cattivo. La chimica è conoscenza e come usiamo questa conoscenza
dipende da noi. Sicuramente avere la conoscenza aiuta.
Nel
corso della sua presentazione sempre con una vena divertente e
provocatoria, ha nominato la serie Breaking bad. Serie molto amata da
mio marito (che è un chimico) e la cosa mi ha fatto sorridere.
Presenta il personaggio del professore senza più speranze che mette
in campo le sue competenze chimiche per fare soldi. Anche se fa un
piccolo appunto: Un chimico non scioglierebbe mai un cadavere
nell’acido, ma userebbe una base: è più veloce e la scia molto
meno tracce.
Poi
tra il pubblico nota una ragazza con una collana con un pendente
particolare: una molecola di Caffeina. Da questo spunto è partita
una lezione di chimica che più affascinante non si può. Ha parlato
della forma, dell’importanza della forma speculare, di come le
diverse forme creino diverse reazioni e soprattutto ha collegato
questo con i medicinali generici… il tutto parlando di struttura
molecolare! Ha usato termini specifici e tecnici come Simmetria
Chirale che sinceramente non ho mai saputo cosa fosse, ma ascoltando
lui mi sono incuriosita, tanto che mentre prendevo appunti pensavo
alle domande che avrei posto a mio marito. Bellissimo quando oltre a
parlare di simmetria e di forme “belle” delle molecole ha detto
che La molecola non è ferma. Ce la possiamo immaginare
come pesetti con delle molle attaccate. Quindi la molecola si muove,
oscilla, respira. Dopo una spiegazione così come si fa a non
amare la chimica?
Ha
poi spiegato come si possono studiare gli effetti delle diverse
molecole parlando degli esperimenti sulle molecole bombardati dalla
luce e dei movimenti che la molecola compie.
Un
chimico guarda una molecola e potrebbe dire molto in termini di dorma
e di bellezza.
A
termine della presentazione alcuni tra gli astanti che avevano letto
il libro in questione hanno posto domande e si sono avvicinati
all’autore per scambiare due parole, io invece mi sono allontanata
per correre ad un’altra presentazione, dove ho trovato nuovamente
Malvaldi!!!
Adoro questo autore e il suo essere un chimico aggiunge quel qualcosa in più
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