lunedì 14 ottobre 2019

Recensione #413 Nove Minuti by Beth Flynn



Autrice: Beth Flynn
Titolo: Nove Minuti
Serie: Nine Minutes #1
Editore: Quixote Edizioni
Data di pubblicazione: 12 agosto 2019
Pagine: 287
Trama
Il quindici maggio 1975, la quindicenne Ginny Lemon viene rapita davanti a un minimarket a Fort Lauderdale da un membro della più nota e brutale gang di motociclisti della Florida del Sud.
Da quel momento in poi, la sua vita cambia per sempre. Le viene dato un nuovo nome, una nuova identità e una nuova vita nella base della gang al confine delle Florida Everglades, un mondo spaventoso e violento quasi quanto le paludi stesse, dove tutti hanno un nome falso e la lealtà è necessaria per sopravvivere.
Al centro di tutto c’è il leader della gang, Grizz: imponente, bello in modo selvaggio, terrificante ma in qualche modo tenero con Ginny. Lei diventa la sua ossessione e l’unico vero amore della sua vita.
Così inizia il racconto di una storia di ossessione e manipolazione, di una giovane donna strappata da tutto quello che conosceva e forzata a fare affidamento sull’unica persona in grado di garantirle attenzione, affetto e cura: il suo rapitore. Precoce e intelligente, ma ancora pur sempre un’adolescente, Ginny combatte per adattarsi alla sua nuova esistenza, inizialmente lottando e poi accettando la sua prigionia.
Verrà salvata? Scapperà? Riuscirà a uscirne viva, o uscirne del tutto?




Il dark Romance è un sottogenere che ho scoperto da poco. Non mi dispiace se è scritto bene, se offre una storia che sta in piedi e, soprattutto, se i personaggi hanno il giusto sviluppo psicologico.

In questo romanzo ho trovato parecchi aspetti positivi anche se non mancano le cose che mi hanno fatto storcere il naso.
Già dal prologo ho trovato lo stile della Flynn avvincente e accattivante. Mi ha incantato e la magia è durato per tutta la lettura pur toccando argomenti non proprio nelle mie corde. Ho divorato l'ebook in un giorno e conta quasi trecento pagine!
Ho sempre letto con molta curiosità storie in cui la protagonista soffre della “Sindrome di Stoccolma” per cui il rapporto malato che si viene a creare tra Kit-Ginny, rapita a quindici anni, e Grizz, suo rapitore, mi ha affascinata.
È proprio Kit a raccontare la sua esperienza parlando al lettore in prima persona. Una protagonista davvero ben fatta e credibile. La sua vita fino al rapimento è stata caratterizzata dalla mancanza di affetto. Una madre e un patrigno alcolizzati e drogati che non la maltrattano ma non sono neanche in grado di prendersi cura di lei. Cresciuta senza nessun gesto d'affetto o d'amore naturalmente si sente attratta da quest'uomo che la coccola, la adora e la vizia. Non mi ha sorpreso, quindi, che la giovane Kit inizi a provare del sentimento romantico verso Grizz.

E poi, perché non chiamavo la polizia? Cosa c’era di sbagliato in me? Non riuscivo a capire il mio cuore.

Ho compreso anche i suoi dubbi e la sua “omertà” di fronte alle azioni illegali e criminose del compagno.

Non avevo mai chiesto da dove provenisse quel denaro ma non si può stare con una persona tutti quegli anni senza immaginare la sua attività. Ogni tanto capivo delle cose, non ero ingenua, ma fingevo di esserlo.

Davvero un'ottima caratterizzazione.
Grizz, quest'uomo più anziano (anche se non si capisce di quanto) mi è piaciuto subito dal prologo. Volevo saperne di più su di lui, la sua vita, il suo passato e i suoi sentimenti. Purtroppo non è stato del tutto possibile visto lo scarso sviluppo psicologico di Grizz. Qui ci sarebbe stato benissimo il suo Pov. Traspare molto bene l'amore (malato) che prova nei confronti di Kit però manca qualcosa e tutto rimane nebuloso.
La differenza di età tra i due è un'altra delle cose che mi ha infastidita anche se capisco che è perfettamente inserita nella storia.
Le scene di sesso sono molto soft. Anzi scarseggiano proprio. Non me lo aspettavo vista la vita particolare che hanno i protagonisti.
La trama non è incentrata solo sulla relazione tra Kit e Grizz, ma mostra molto bene il mondo delle bande motociclistiche non risparmiando particolari dettagliati sulle “punizioni” inflitte ai poveri malcapitati. Molto spesso persone innocenti che si trovavano a passare di lì per caso.
Il finale è stato davvero eccessivo sia per la frettolosità con cui si conclude il tutto che per alcuni colpi di scena in parte inutili.
Un libro che non si è rivelato proprio quello che mi aspettavo ma che non ho potuto fare a meno di amare.
Quixote portami anche gli altri volumi perché ho bisogno di saperne di più su Grizz!

La serie è composta:
  1. Nove minuti
  2. Out of Time
  3. A Gift of Time




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