martedì 25 ottobre 2022

Recensione #868 The Upper World by Femi Fadugba

 



 La teoria dei viaggi nel tempo mi affascina da sempre, per cui dopo aver letto la trama di questo romanzo avevo alte aspettative sulla storia che mi si stava proponendo. Non tutte però sono state esaudite.

 Ringrazio Mondadori per la copia digitale del romanzo.


Autore: Femi Fadugba

Titolo: The Upper World

Serie: The Upper World #1

Editore: Mondadori

Pag: 276

Data di pubblicazione: 25 ottobre 2022

Trama

Due adolescenti, una generazione di distanza, due vite destinate a collidere nel corso (e al di fuori) del tempo. Oggi. Esso, quindici anni, ha un dono: riesce a essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. E questa sua straordinaria capacità lo ha proiettato nel bel mezzo di uno scontro tra due gang rivali della periferia londinese. Tutto ciò che desidera è arrivare sano e salvo al weekend. Ma un colpo alla testa ricevuto durante un incidente lo fa accedere a un luogo al di fuori del tempo e dello spazio dove riesce a scorgere frammenti del suo passato e del suo futuro. Se ciò che ha visto si avvererà, non ci sarà scampo per lui e per i suoi amici, a meno che non riesca, prima o poi, a cambiare il corso della storia grazie all'aiuto di una persona. Il problema (non da poco) è che quella persona non è ancora nata… Domani. Rhia, orfana quindicenne, non fa che tormentarsi con continue domande sul proprio passato. E tutto si aspetterebbe tranne che le risposte siano custodite proprio dal suo nuovo tutor di fisica. Il professor Esso, però, non è capitato nella sua vita per caso, solo per assicurarsi che lei faccia correttamente i compiti. L'uomo in realtà ha bisogno del suo aiuto per porre rimedio a una tragedia avvenuta quindici anni prima. E forse proprio lui, che sembra essere la chiave per comprendere il passato di Rhia, sarà fondamentale per avere un futuro per cui vale la pena lottare.






«Quando credi pienamente in qualcosa,

ti scorre dal cuore, ti entra nel sangue.

Rende l’incredibile... reale.»


I protagonisti sono Esso, un ragazzo afro americano alle prese con le gang di strada che vive nel suo presente e Ria, un'orfana alquanto intelligente che vive 15 anni dopo. La storia è quindi narrata su due piani temporali differenti che illustrano le vite dei due ragazzi.

Il problema principale che ho avuto con questo libro è stata la lentezza della storia per tutta la prima parte. Per il 50% iniziale non succede praticamente nulla visto che è tutta una sorta di preparazione alla conoscenza dei due protagonisti Esso e Rhia e soprattutto del legame che li unisce. Finalmente dopo la metà il tutto inizia sia ad avere un senso che movimentare la trama. quello che avviene in questa parte è decisamente più veloce e più interessante.

I due protagonisti mi sono piaciuti anche se sono rimasti come avvolti da una nebbia che non mi ha permesso di connettermi del tutto con loro.

Tra i due ho preferito più Ria per merito del suo carattere deciso e indomito. È una ragazzina sveglia e intelligente che cerca di capire cosa sia successo a sua madre. Devo ancora ripetere quanto ami questo tipo di caratterizzazione del personaggio femminile?

Vicino a Rhia c'è la affezionata sorellastra Olivia che l’aiuta in vari frangenti.

Non è che Esso non sia descritto come piace a me però la sua storia è quella più noiosa e ripetitiva mentre cerca di evitare che la lotta tra gang porti a un finale tragico.

Un’altra cosa che proprio non sono riuscita ad apprezzare e, soprattutto comprendere, è i due partivano per la tangente con i loro ragionamenti di fisica e matematica da applicare alla teoria del viaggi nel tempo. Tutte le loro considerazioni mi mandavano in fumo il cervello. Ammetto, senza la minima vergogna, di non avere la giusta conoscenza di quegli argomenti per poterli seguire nelle loro teorie.

Nota positiva è lo stile dell’autore perché, nonostante i vari problemi di lentezza che ho riscontrato leggendo il romanzo è riuscito a farmi interessare alla storia e la lettura è avanzata in maniera veloce e fluida.

Per me un tipico romanzo che io inserirei nella categoria NI.


La serie The Upper World è composta da:

1 The Upper World


















6 commenti:

  1. Sono contenta di non essere l'unica ad aver faticato sulle formule e sulle equazioni :)

    RispondiElimina
  2. A che io ho faticato sulle formule ma devo dire che da un punto di vista emotivo mi è piaciuto molto

    RispondiElimina
  3. A me è piaciuta molto l'idea del romanzo, lo stile, nonostnte le spiegazioni fisiche, è molto scorrevole

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi perdo nelle spiegazioni, ma nel complesso non è stata una brutta lettura

      Elimina