Titolo: Bunker
Diary
Editore: Piemme
Freeway
Data di pubblicazione: 5 maggio 2015
Pagine: 300
Data di pubblicazione: 5 maggio 2015
Pagine: 300
Trama
Linus,
sedici anni, insieme a quattro adulti e una ragazzina di nove, si
trova intrappolato in un bunker, uno spazio claustrofobico da cui
nessuno può fuggire.
Sono stati rapiti da qualcuno che si è presentato loro ogni volta in modo diverso e non sanno perché sono stati scelti.
Spiati da decine di telecamere e microfoni perfino in bagno, dovranno trovare un modo per sopravvivere.
"Bunker Diary" è un incubo da vivere sulla propria pelle attraverso le pagine del diario di Linus, in un'escalation di umiliazioni, meccanismi perversi e violenza fisica e psicologica innescati "dall'uomo di sopra"...
Sono stati rapiti da qualcuno che si è presentato loro ogni volta in modo diverso e non sanno perché sono stati scelti.
Spiati da decine di telecamere e microfoni perfino in bagno, dovranno trovare un modo per sopravvivere.
"Bunker Diary" è un incubo da vivere sulla propria pelle attraverso le pagine del diario di Linus, in un'escalation di umiliazioni, meccanismi perversi e violenza fisica e psicologica innescati "dall'uomo di sopra"...
Bunker
Diary è un romanzo che mio figlio mi consigliava di leggere da tanto
tempo. Complice il fatto che sono riuscita a terminare con largo
anticipo la mia tbr dello scorso mese sono, finalmente, riuscita a
dargli retta.
Chi
(o cosa) è il nostro rapitore?
Uno
psicopatico.
Un
pervertito.
Un
collezionista di persone.
Che
cosa vuole?
Spiarci.
Ucciderci.
Tenerci
come cavie.
Dove
siamo?
In
un seminterrato?
In
una cantina vera, tutta sottoterra?
Siamo
a Londra?
Siamo
in Essex?
Cosa
dobbiamo fare?
Sopravvivere.
Scappare.
Come
facciamo a sopravvivere?
Mangiando.
Bevendo.
Tenendoci puliti.
Restando
calmi.
Organizzandoci.
Il
protagonista e voce narrante del romanzo è Linus un sedicenne che
viene rapito e rinchiuso in un bunker. Insieme a lui vengono
rinchiuse altre persone: una bambina e quattro adulti. Attraverso il
diario che Linus compila ogni giorno si assiste alla vita dei
prigionieri.
Molto
difficile parlare di questo libro. Mi è piaciuto molto, ma non è
stata una lettura facile. È intenso, crudo e inquietante. Mi ha
coinvolta immediatamente. Ci sono scene raccapriccianti,
impressionanti tanto che ero spesso combattuta tra il chiudere il
volume per distaccarmi dalla storia e il voler proseguire per
conoscere cosa sarebbe successo.
I
soggetti narrati dalla parole di Linus sono caratterizzati benissimo.
Ne ho amati alcuni e odiati altri.
Ho
percepito perfettamente anche il senso di claustrofobia che permea
tutto il romanzo.
La
cosa che mi ha lasciata perplessa è il finale. Non è uno dei finali
che io amo. Possibile spoiler...
Non
viene spiegato nulla. Né il motivo del rapimento, né chi c'è
dietro, qual è il suo scopo, è un solo uomo? Poi perché il
rapitore sparisce così all'improvviso???
Non riuscirei a leggere un libro di questo genere, almeno al momento, anche se è interessante!
RispondiEliminaNo devi essere pronta a leggerlo, è davvero disturbante in alcune parti
EliminaAnche io come Elena non riuscirei a leggere questo libro. È troppo. Il senso di claustrofobia mi ucciderebbe.
RispondiEliminaInfatti bisogna essere preparati
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