martedì 4 dicembre 2018

Recensione #284 I personaggi più malvagi della storia by Shelley Klein & Miranda Twiss



Autrici: Shelley Klein & Miranda Twiss
Titolo: I personaggi più malvagi della storia
Editore: Newton Compton Editore
Data di pubblicazione: 27 marzo 2014
Pagine: 577

Trama
Il male fa parte della vita. È un fatto.
Si manifesta non solo sotto dittature efferate come quelle di Hitler o di Stalin ma anche nella quotidianità: uccisioni, rapine, stupri, crimini e violenze di ogni genere. Per non parlare dei milioni di persone che hanno sofferto e continuano a soffrire a causa dell’oppressione politica o religiosa, della tortura, della povertà, delle malattie o della fame. Questo libro racconta la vita di 41 personaggi che si sono “distinti” per i loro crimini e le loro efferatezze: despoti e dittatori come Erode, Nerone, Hitler, Stalin, ma anche uomini e donne “comuni”, come l’inquisitore Torquemada, Rasputin o, in tempi più recenti, Karla Homolka, violentatrice e assassina di adolescenti. Ne risulta un quadro molto inquietante: un agghiacciante catalogo degli orrori che gli esseri umani sono capaci di commettere.





La lettura per me è soprattutto sinonimo di evasione e tendo a scegliere libri leggeri che mi facciano dimenticare i problemi quotidiani. Eppure, a volte, sento il bisogno di affrontare letture diverse dal solito, più impegnate e di approfondire alcuni temi che mi incuriosiscono. Dopo aver visto questo libro nelle Stories di instagram di una book tuber che seguo ho deciso di prenderlo anche io. Prima in ebook in una delle offerte Newton Compton e, successivamente, in cartaceo al libraccio al prezzo di 2 euro.

Ho suddiviso la lettura a uno o due personaggi al giorno. Infatti il libro è una raccolta di 41 personaggi storici che si sono resi famosi perle atrocità commesse. Molti di loro li conoscevo già, specialmente i più antichi; alcuni solo di nome; altri mai sentiti nominare. Tratto in comune di questi primi soggetti analizzati è la crudeltà verso i loro popoli spesso solo per ottenere un tornaconto personale o perseguire idee completamente folli. Leggere di come milioni di uomini siano stati uccisi nel corso dei secoli è stato tremendo, come pensare a quanto in basso può cadere un uomo al potere.
L'aspetto che, tuttavia, mi ha sconvolto maggiormente è venire a conoscenza di killer contemporanei, uomini “normali” (inteso come non grandi re o condottieri) che hanno commesso inaudite atrocità.
I racconti sono brevi e sintetici, ma danno un'idea generale del personaggio trattato. Questo
non mi ha infastidito perché quelli più “interessanti” possono sempre essere approfonditi con ricerche extra.




6 commenti:

  1. Una lettura a suo modo istruttiva, senza dubbio, anche se devo dire che nella scelta di alcuni personaggi rispetto ad altri sembra esserci del sessismo (perché Maria la Sanguinaria sì e suo padre Enrico VIII no?), quasi a voler insinuare che, a parità di efferatezza, le donne siano più condannabili.

    Detto questo, un buon libro, su cui riflettere.

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    1. Capisco il tuo pensiero e ti confesso che una frase mi ha più volte infastidita: Visto che era una donna. Come se le donne dovessero essere creature buone e pure...

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  2. Ecco questo ad esempio è un libro da cui mi tengo alla larga. Non fa per me.

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    1. Io adoro entrare nella mente dei criminali ah ah ah ah

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  3. Risposte
    1. No! Tu hai un libro tutto tuo. Non ti puoi mischiare con questi dilettanti!

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