Libro letto per la Reading Challenge 2018 Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle.
Gruppo La stamberga strillante. Obiettivo: cappello parlante.
Titolo: La
felicità del cactus
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 14 giugno 2018
Data di pubblicazione: 14 giugno 2018
Pagine: 362
Trama
A
Susan Green non piacciono le sorprese: vuole avere tutto sotto
controllo. Con buona pace di famiglia e colleghi, che la trovano
fredda e spigolosa. Ma la vita di Susan è perfetta... per Susan. Ha
un appartamento a Londra tagliato su misura per una sola persona, un
lavoro che soddisfa la sua passione per la logica e un accordo molto
civile con un gentiluomo che le garantisce adeguati stimoli
culturali, e non solo, senza inutili sdolcinatezze. Guai perciò a
chiunque tenti di abbozzare un maggior coinvolgimento emotivo e di
accorciare le distanze: Susan punge, come i cactus che colleziona.
Eppure, si sa, la vita sfugge a ogni controllo. E l'aplomb di Susan
inizia a vacillare quando deve fare i conti con un lutto improvviso e
con la prospettiva, del tutto implausibile secondo lei, di una
gravidanza. All'improvviso il mondo sembra impazzito, sia dentro che
fuori di lei. Ma proprio quando Susan teme di non riuscire più a
fare tutto da sola, riceverà aiuto dalle persone più impensabili. E
l'inflessibile femminista di ferro, la donna combattiva e spinosa
come i suoi cactus, si troverà a fiorire.
Di
nuovo un romanzo letto per spuntare un obiettivo della reading
challenge a cui partecipo e che sta per concludersi che non avrei mai
letto. Un libro, oltre tutto, osannato dalle Laure.
Susan
è una donna quarantacinquenne, alle prese con un'inaspettata
gravidanza da single e l'eredità della madre morta.
La
mia prima impressione su di lei è stata di pura antipatia. Come
potevo apprezzare un personaggio che sembra preoccuparsi tanto per la
mamma morta e non ritirare le sue ceneri dall'obitorio? Una volta a
casa usare poi il contenitore come ferma-porta... Anche i suoi
atteggiamenti non mi sembravano quelli di una donna di 45 anni (la
mia età). Era tutto molto strano. In più faticavo ad avanzare con
la lettura perché non avevo nessuna voglia di conoscere l'evolversi
della sua storia. Ma dovevo finire il libro per la challenge per cui
mi sono sforzata di proseguire.
Piano
piano questa donna così particolare ha saputo attrarmi sempre di
più. Lo sviluppo caratteriale di Susan è qualcosa di fantastico.
Inizia approfondendo, non per sua volontà, il rapporto con la vicina
Kate, madre divorziata di due bimbi piccoli. Divertente quando ha
dovuto fare da baby sitter alla più grande dei due pargoli. Qui mi
ha ricordato, moltissimo, il personaggio di Sheldon della serie TV
The big bang theory. Nel farmi comprendere meglio Susan hanno aiutato
anche i vari flashback sull'infanzia della donna.
Altro
personaggio che ho apprezzato è Rob, migliore amico di Edward,
fratello minore di Susan. Mi è piaciuta la sua calma e solidità.
Odioso
per tutto il romanzo, invece, Edward. Lui proprio non è riuscito a
riscattarsi, neanche alla fine.
Simpatica
anche se taaanto particolare la Zia Sylvia come antipatiche galline le
sue figlie. Anche queste due sulla soglia dei quaranta che si
comportano come due adolescenti sceme...
Come
già detto ho avuto problemi ad entrare nella storia ma poi ne sono
stata talmente affascinata da completare la metà del libro in un
pomeriggio e rivalutare molte delle mie impressioni iniziali.
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