mercoledì 26 settembre 2018

Recensione #257 Stregata by Kresley Cole



Titolo: Stregata
Autore: Kresley Cole
Serie: Immortals after dark #18
Casa editrice: Leggereditore
Pagine: 330
Data di pubblicazione: 10 agosto 2018
Trama
Abyssian “Sian” Infernas non ha mai dimenticato la bellissima fanciulla, Karinna “Kari” di Sylvan, che tempo addietro gli ha spezzato il cuore. Millenni dopo, una maledizione lo ha trasformato in un mostro demoniaco, proprio mentre lei si è reincarnata nella principessa Calliope “Lila” Barbot. Per Sian è arrivato il momento di ottenere giustizia. Dopo aver catturato la principessa e averla rinchiusa nel suo castello, il demone re dell’Inferno ha finalmente l’opportunità che aspettava: vendicarsi di migliaia di anni di pene e dolori. Anche la principessa, tuttavia, è salda nel suo proposito di abbattere per sempre quell’essere mostruoso e malvagio. Ma nonostante i loro propositi, i due finiscono con provare l’uno per l’altra senti­menti di natura ben diversa dall’odio e dal rancore. Le verità di un passato molto lontano, però, sono destinate ad affiorare e a mettere in crisi il rapporto che sta nascendo tra Lila e Sian. Il loro tenue legame riuscirà a sopportare millenni di inganni, una maledizione e una guerra soprannaturale incombente? Nel nuovo capitolo de Gli Immortali, la appassionante conclusione di una storia d’amore romantica e tormentata durata millenni.




Non c'è niente di meglio che tuffarsi nel mondo urban fantasy del Lore in compagnia delle creature fantastiche ideate dalla penna di questa autrice che mi piace moltissimo. Il romanzo in questione è il diciottesimo della serie Immortal after dark ma si può benissimo leggere come uno stand alone. Infatti non apporta nessuna novità alla storia principale nonostante compaiono un paio di personaggi già conosciuti.

I protagonisti sono Lila (Calliope Barbot, principessa dei Fey) e Sian (Abyssian Infernas, demone Møriør e Re di Pandemonia). Lila viene catturata da Abyssian Infernas. Lei è la sua compagna reincarnata che lo ha tradito secoli prima per cui il demone decide di punirla per i suoi crimini passati. Lila neanche li ricorda e fa di tutto per sfuggirgli...
La sensazione leggendo questo libro è stata che la storia tra Sian e Lila richiamava fortemente la favola della Bella e la Bestia. Non un vero e proprio retelling, ma con molte caratteristiche in comune. Devo dire che non mi è affatto dispiaciuta questa cosa perché quella è una delle favole che preferisco.
Ho trovato Sian e Lila davvero interessanti come personaggi, come anche la costruzione del regno di Pandemonia.
Mi è davvero piaciuto Sian con tutti i suoi difetti da vero demone-uomo delle caverne, lunatico e pericoloso, anche se nasconde (neanche troppo bene) un lato tenero e innamorato.
Lila, invece, a volte davvero insopportabile, con il suo caratterino (troppo) forte. Quello, tuttavia, che ho apprezzato in lei è il fatto che i suoi problemi non derivassero dall'aspetto di Sian, ma dai suoi atteggiamenti arroganti.
Come, poi, non menzionare Uthyr, il drago? Assolutamente tra i miei preferiti!
La tecnica narrativa della Cole è sempre quella: prima nemici giurati che però, conoscendosi meglio, scoprono di amarsi. Non trovo sia un difetto, per me, poiché io amo le storie di questo tipo.
Una pecca che ho trovano al romanzo è la lentezza degli avvenimenti e la mancanza di azione. Non noioso, capiamoci, ma inferiore, sotto questi aspetti, rispetto agli altri volumi che ho letto.
Confesso che devo recuperare un paio di capitoli della serie per essere in pari per cui sfrutterò il tempo prima dell'uscita del prossimo romanzo.





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