mercoledì 30 marzo 2022

Recensione #783 Il Principe e l'Angelo by Emily Pigozzi

 

Buongiorno come ultima recensione del mese vi lascio il mio parere su un contemporary romance di un’autrice italiana che non ho ancora letto.

Ringrazio Emily Pigozzi per la copia digitale del romanzo.


Autrice: Emily Pigozzi

Titolo: Il Principe e l'Angelo

Editore: Self Publication

Pag: 365

Data di pubblicazione: 1 marzo 2022

Trama

La mia nuova droga sei tu.
La più dolce, la più letale.

Mi chiamo Pietro De Castelli e sono il principe della finanza italiana.
Le donne mi trovano sexy e a me piace godere di un corpo caldo, sballarmi alle feste e correre con la mia auto sportiva. Bello e dannato, dicono.
La mia vita dissoluta mi ha portato a fondo e c’è solo qualcosa che mi mantiene a galla.
Non so cosa sia. Forse un angelo.

Sono Serena Vanini, ma mi chiamano l’angelo.
Fin da piccola curavo lucertole e gatti e dopo la laurea in scienze infermieristiche ho trovato lavoro nel reparto di terapia intensiva di un grande ospedale.
Ho i piedi ben piantati a terra, nelle mie comode scarpe da ginnastica. Vivo da sempre in un quartiere popolare, non ho un ragazzo dai tempi del liceo e trascorro il tempo libero a preparare dolci e guardare le mie serie TV preferite, rigorosamente medical.

Dopo un terribile incidente d’auto un ragazzo di nome Pietro viene ricoverato in coma nel mio reparto.
Lui è bellissimo, ma c’è di più.
È così che inizio a raccontargli di me.
Non so perché lo faccio, ma parlo a tutti i miei pazienti con la speranza che si risveglino.
Quando Pietro apre gli occhi io sono la prima cosa che vede. E questo cambierà tutto.

Lei non vuole essere Cenerentola.
Lui non è il principe azzurro.
Ma la passione e le regole dell’attrazione rimescolano le carte del gioco.
Chi dei due sarà disposto a rischiare il proprio cuore, nonostante le differenze?







In previsione di un romanzo che sapevo sarebbe stato taaanto impegnativo, ho deciso di buttarmi su un romance, genere per me rilassante e scacciapensieri. L'onore (onere) è capitato a Il Principe e l’Angelo che, l'autrice mi ha proposto molto carinamente.

Pietro De Castelli è un ragazzo della Milano Bene che adora partecipare a feste e festini dove alcol e droga scorrono a fiumi. Dopo una di queste serate movimentate ha un incidente e viene ricoverato nell’ospedale dove lavora Serena Vanini. La ragazza è un'infermiera innamorata del suo lavoro a cui si dedica con vera passione. Nell'intento di aiutare Pietro passa il suo tempo libero a parlare con lui in attesa che si risvegli dal coma.

Partendo dai personaggi devo dire che mi sono piaciuti entrambi e li ho trovati davvero sviluppati molto bene. Pietro è un ragazzo abituato ad avere tutto senza la minima fatica. Donne, soldi, e qualsiasi cosa lui desideri è a sua disposizione per questo non ho mai pensato di impegnarsi nel lavoro. Dopo il suo risveglio inizia a vedere le cose in maniera differente e anche a percepire la vita in modo diverso. Decide così di dedicarsi con maggior attenzione al lavoro e, al contempo, di conquistare questa ragazza che l’ha risvegliato in tutti i sensi. Mi è piaciuto molto come evolve questo personaggio, non è una cosa che succede dall’oggi al domani e Pietro continua a commettere comunque degli errori, delle leggerezze. A volte non riesce a comprendere il mondo da cui proviene Serena e soprattutto le sue paure, le sue insicurezze.

Dall’altra parte c’è Serena questa giovane infermiera dedita completamente al suo lavoro e, soprattutto, al benessere dei suoi pazienti. Pure per lei c'è un bellissimo percorso di crescita perché riesce, anche se non facilmente, a superare le sue paure, le sue insicurezze e, in particolar modo, vince la sua sensazione di non essere adatta a vivere nell'ambiente di Pietro.

Ho apprezzato tantissimo come la relazione tra i due ragazzi viene gestita dall’autrice, perché entrambi commettono errori, entrambi si fidano e non si fidano, entrambi hanno paura di non riuscire a stare bene insieme. Quindi tra errori e sofferenze i due poveri protagonisti affrontano parecchie situazioni spinose.

Tra i personaggi secondari quella che mi ha incuriosito di più è la sorella di Pietro, Lucrezia. Sarebbe interessante avere una storia con lei protagonista.

Lo stile dell’autrice, fluido e scorrevole è stato perfetto per questi giorni strani che sto vivendo.

Sono proprio contenta di aver conosciuto una nuova autrice da aggiungere alla lista di quelle di cui vorrò leggere ancora altre storie.






Nessun commento:

Posta un commento