mercoledì 17 aprile 2019

Recensione #328 L'incubo di Biancaneve: La città dei mercenari by Scarlet Danae



L'angolo vintage 2.0 #8


Libro letto per: Reading Challenge Dalle tre ciambelle Ristorante – Pizzeria
Pizza Grammarnazi – Un libro il cui titolo inizi con un articolo apostrofato



Per Aprile ho deciso di rispolverare uno degli ebook presi in offerta su Amazon nel 2017 (revisionato poi nel 2018): L'incubo di Biancaneve. La città dei mercenari.



Titolo: L'incubo di Biancaneve. La città dei mercernari
Autrice: Scarlet Danae
Pagine: 174
Casa editrice: Self Publishing
Data di uscita: 15 marzo 2018 (prima edizione 2017)
Trama
"Specchio specchio delle mie brame,
chi è la più forte del reame?"
Una ragazza sfortunata. Una misteriosa droga spacciata in delle mele. Un'overdose fatale e un viaggio in un mondo parallelo, infetto da un virus mortale e oppresso da sette streghe. Riuscirà Bianca a salvare il principe Darknight tenuto prigioniero nella città dei mercenari? Ma soprattutto, accetterà il suo destino come clone della rivoluzionaria Biancaneve?






La cosa che mi ha colpito subito di questo ebook è stata la copertina. Sì, appartengo a quella categoria di persone che si fa incantare da una bella cover. Questa volta mi è andata più che bene perché la storia, dietro di essa, non è niente male. Altro fattore che mi spinse all'acquisto fu che si trattava di un retelling, genere che leggo volentieri.
Bianca vive con una matrigna che, oltre ad umiliarla pesantemente, la costringe a prostituirsi. Quando assume una nuova droga, fornitale da un suo amante, si risveglia in una realtà alternativa. Qui, con l'aiuto virtuale di Cogito, dovrà liberare il principe Darknight per salvare questo mondo.
L'autrice avverte da subito che il libro contiene parolacce e volgarità, ma sinceramente, ho letto di peggio e quelle poche presenti qui non mi hanno disturbato più di tanto.
La protagonista Bianca raccoglie molte delle caratteristiche che apprezzo in un'eroina librosa. Non è lagnosa anzi, sin da subito, si da fare senza piangersi addosso. Non troppo almeno. In alcune occasioni l'ho vista fin troppo grintosa e sprovveduta, ma, anche questo, non l'ho trovato fuori luogo il suo comportamento.
Il romanzo è narrato dal Pov della ragazza aspetto che ha fatto in modo che entrassi in empatia con lei senza nessun problema. Per gli altri personaggi invece non ho trovato una buona caratterizzazione per cui non li ho potuti apprezzare in pieno.
La storia è piena di azione e il libro si legge in poche ore soprattutto grazie allo stile scorrevole dell'autrice.
Per essere un primo romanzo è scritto molto bene anche se dovevano essere sviluppati meglio i vari personaggi. Il world building è accennato in maniera abbastanza buona però spero di averne ulteriori particolari nel secondo capitolo che già mi aspetta nel Kindle.



Anche questo mese mi hanno fatto compagnia le seguenti blogger. Andate a scoprire quale libro hanno rispolverato dopo tanto tempo.







19 commenti:

  1. Libro interessante davvero. Sua per la trama che per la protagonista in se. Mi piacerebbe leggerlo

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  2. Sappiamo bene quanto tu odi le protagoniste lagnose 🤣🤣🤣...ma lo sai che parlando con una mia amica di Shatter me non riuscivo a ricordare il suo vero nome e continuavo a chiamarla Lagnette?😰😰

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    1. @Perché come si chiamava??!?!?!?!

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    2. Oh Lagnette, quella fissata con gli uccelli. Poi mi ci ero affezionata

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  3. Anche questa volta non conoscevo né il libro né l'autrice

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  4. uhm non conoscevo questo libro e nemmeno l'autrice sembra interessante...aspetterò che siano pubblicati tutti i libri..

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    1. Il primo e il secondo ci sono già. Il terzo dovrebbe uscire presto

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  5. Ciao! Non sono un'esperta di retelling...ma questo sembra piuttosto interessante :-)

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  6. Non lo conoscevo proprio, ma la cover attira anche me

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  7. Oh, adoro i retelling e lo avevo già visto in giro! Mi fa sperare bene che ti sia piaciuto.

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  8. Concordo sulla cover ed anche io amo i retelling quindi potrei fare un pensierino su questo romanzo che non conoscevo

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    1. L'ho preso principalmente per la cover, però merita di essere letto.

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