giovedì 4 aprile 2019

Recensione #323 L'Ondembrah (La leggenda del Libro Sacro #1) by Teresa Maria Desiderio




Autrice: Teresa Maria Desiderio
Titolo: La leggenda del libro sacro. L'Ondembrah
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2019
Pagine: 426

Trama
A Sannoth, mondo incantato abitato da ben nove razze differenti, ogni abitante possiede una scintilla magica chiamata Shinpha. Gli Shannobrah cominciano a usarla solo dopo il compimento del decimo anno di età, nel giorno in cui si celebra il Phatiobrah, la festa che consacra questa iniziazione. Goshda e Fadfra sono gemelli e si accingono a rompere il Grongo, il ‘sigillo blocca magia’, nello stesso giorno. Eppure fatti inaspettati e terribili segneranno una giornata che sarebbe dovuta essere meravigliosa. L’apparizione di una piccola e candida piuma porterà scompiglio tra i presenti e farà sì che i due fratelli seguano destini diversi. Fadfra verrà rapita da Yonah, il sovrano degli Elfi custode di una verità inimmaginabile, mentre a Goshda spetteranno compiti ben più gravosi... Su chi ricadrà la sorte di essere il leggendario Ondembrah, il tanto atteso ‘nono dono’? Solo lui sarà in grado di affrontare la missione più importante: risvegliare i dormienti.
Il primo capitolo di una potente saga fantasy, un mondo magico popolato da creature strabilianti e governato da forze indomabili. 




Con L'Ondembrah prende il via una nuova trilogia fantasy tutta italiana.

Il romanzo narra la storia di Goshda e Fafdra due gemelli appartenenti alla razza magica degli Shannonbrah.
Quello che ho apprezzato di più di tutto il racconto è il word-building ideato da Teresa. Costruito benissimo fin nei minimi particolari. Così come sono descritte benissimo le varie razze di esseri fantastici che popolano le pagine.
Il fantasy non è tra i generi che leggo spesso. Quando mi approccio alla lettura di un romanzo di questo tipo sono consapevole che i nomi delle persone, dei luoghi sono sempre particolari per cui c'è bisogno di appendici e glossari per poter comprendere meglio il tutto. Teresa ha fatto un lavoro peculiare anche qui.
Per quello che riguarda la storia non tutto mi ha soddisfatto. Ho riscontrato alcune difficoltà con i capitoli troppo lunghi e alcune parti lente della narrazione. Inizialmente ero talmente presa dal racconto da non farci eccessivamente caso. Purtroppo la parte centrale del romanzo (io la definisco “i ricordi”) l'ho trovata lenta e prolissa. Comprendo che serva per dare al tutto una certa rotondità ma è proprio questa caratteristica che non amo nei fantasy. Il libro si è ripreso alla grande nei capitoli finali che sono molto veloci e adrenalinici.
Tra i personaggi ho trovato, a volte, davvero tanto lagnoso Goshda che mi ha infastidito con il suo comportamento. Però, poi, ho pensato che, in fondo, era solo un bambino di dieci anni che si trovava di fronte a difficoltà e segreti nascosti per cui era un atteggiamento perdonabile.
In questo primo capitolo viene dato molto spazio a Goshda tralasciando Fadfra rimasta con gli Elfi in una situazione molto particolare. Spero davvero di ritrovarla protagonista nel secondo capitolo.
Mi hanno incuriosito anche i compagni di scuola di Goshda di cui vorrei leggere ancora.




8 commenti:

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    1. Ho letto la tua rece se ho riscontrato le stesse cose.

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  2. Adoro il fantasy, e questo libro mi ispira molto.. me lo segno! speriamo che non passi troppo tempo per l'uscita del secondo volume..

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    1. Se ami il Fantasy adorerai questo romanzo. Le mie perplessità derivano dal mio gusto personale.

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  3. Una storia davvero particolare. Ho adorato il protagonista

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    1. Io l'avrei picchiato :P Però è un bimbo e il suo comportamento è giustificabile

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  4. molto particolare e ben curata, anche per me in alcuni momenti un po' pesante, brava Dolci

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