Daniela Dawan
QUAL È LA VIA DEL VENTO
edizioni e/o
Collana Dal Mondo
Pagg 256 // Euro 17
Un
libro incalzante per i fatti narrati che pur tuttavia riesce a
soffermarsi sui risvolti personali di personaggi indimenticabili e
sul colore e calore di un gruppo fino ad allora fortemente integrato
con la vita dei propri vicini.
Lia Levi
Lia Levi
Tripoli,
giugno 1967: La guerra dei sei giorni in Medio Oriente
scatena terribili violenze contro gli ebrei in Libia. Uccisi,
depredati dei loro averi, sono oggetto dell’odio di masse
inferocite che il vecchio re Idris non controlla. Bisogna fuggire,
nascondersi. E così Ruben e Virginia Cohen, con i vecchi genitori
di lei, Ghigo e Vera Asti, si barricano nel loro appartamento,
circondato da uomini armati di spranghe e coltelli. Micol, la loro
bimba di nove anni, è bloccata a scuola dalle suore italiane che
non vedono l’ora di liberarsene: l’istituto rischia molto per la
presenza della bambina ebrea, l’unica rimasta di tanti allievi.
L’esile Micol è timida, senza amici, non rende a scuola, è una
costante delusione per il padre; solo con il nonno Ghigo, uomo
ironico e spirito libero, ha una grande complicità. Vive in un
mondo di fantasia tutto suo in cui immagina come compagna la
sorellina morta prima che lei nascesse e di cui non sa nulla, perchè
nessuno gliene parla mai, su Leah grava un segreto.
Tripoli, giugno 2004: Al governo del paese ormai da molti anni, il colonnello Gheddafi tenta di riprendere i contatti con gli ebrei libici emigrati in Italia, di cui ha confiscato tutti i beni. Invita perciò a Tripoli una delegazione accompagnata dall’avvocato Micol Cohen, la bambina esile e insicura di un tempo. Adesso è una donna protagonista della sua vita, professionalmente arrivata, ma che non ha mai saputo costruire un legame sentimentale stabile. E Micol approfitterà del viaggio a Tripoli per indagare sul mistero di sua sorella Leah.
Tripoli, giugno 2004: Al governo del paese ormai da molti anni, il colonnello Gheddafi tenta di riprendere i contatti con gli ebrei libici emigrati in Italia, di cui ha confiscato tutti i beni. Invita perciò a Tripoli una delegazione accompagnata dall’avvocato Micol Cohen, la bambina esile e insicura di un tempo. Adesso è una donna protagonista della sua vita, professionalmente arrivata, ma che non ha mai saputo costruire un legame sentimentale stabile. E Micol approfitterà del viaggio a Tripoli per indagare sul mistero di sua sorella Leah.
Daniela
Dawan è nata a Tripoli (Libia), dove è vissuta fino
all’età di dieci anni. Costretta a fuggire, con la famiglia
approda in Italia. Già avvocato penalista, è ora Consigliere
della Suprema Corte di Cassazione e ha vissuto a Milano, Bruxelles e
New York. Ha esordito nella narrativa con numerosi racconti e con il
romanzo "Non dite che col tempo si dimentica" (Marsilio
2010).
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