mercoledì 15 febbraio 2017

Chi ben comincia #11




REGOLE:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato

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Buon mercoledì, oggi vorrei incuriosirvi con un libro che aspettava, nel mio kindle, da troppo tempo di essere letto.
La rubrica è ispirata al blog Il profumo dei libri.




Le lettere segrete di Jo
di Gabrielle Donnelly


1
Plumfield, ottobre 1888
Carissima Amy, mia figlia è arrivata in questo mondo e, che sia benedetta, è la bimba più rossa e chiassosa che si sia mai vista! La nascita è stata dura per entrambe, ma lei è venuta fuori come uno squillo di tromba e quando me l’hanno appoggiata sul seno mi ha guardato con i suoi occhietti grigi e vispi e ha annuito con aria decisa, quasi a dire: «Ecco fatto! Non credo che lo rifaremo, mamma, e io sono la prima a rallegrarmene».
Fritz e i ragazzi sono già alla sua mercé, perché quando non strilla è una creatura allegra e ci intrattiene tutti moltissimo. Meg la cova come una chioccia con la cuffietta di pizzo, ignorando gli urli ma salutando ogni gridolino e ogni mormorio come fossero i capolavori di Herr Wagner o i discorsi del presidente Lincoln in persona. Daisy e Josie le rendono omaggio e, alla fin fine, la piccola sembra destinata a essere coccolata e viziata quasi quanto una certa bambinetta dai capelli biondi che un tempo conoscevo a Concord.
A ben pensarci, però, se da grande varrà almeno un decimo della donna in cui quella bambinetta si è trasformata non avrò motivo di lamentarmi, da nessun punto di vista. Se solo mammina e la mia Beth fossero ancora qui con noi non potrei desiderare niente di più.
Devo ammettere, cara, che è assolutamente magnifico avere una figlia!
Ovviamente amo i miei bei ragazzi e sono arcifiera di loro, ma per me era una profonda delusione non aver avuto anche una figlia, come tu hai la tua Bess e come Meg – donna felice! – ha Josie e Daisy. E proprio quando pensavo che quella parte della mia vita fosse giunta al termine, ecco che arriva la bambina più preziosa che avessi mai osato immaginare. La crescerò affinché diventi buona, diligente e operosa nella comunità, e farò in modo che corra, giochi e sia spensierata, abbia un corpo forte e una mente vivace. Le insegnerò a seguire gli aspetti positivi della sua femminilità, ma le insegnerò anche che le ragazze sono capaci quanto i ragazzi e altrettanto intelligenti, grazie all’istruzione. Aspetto con ansia di vedere i tempi in cui crescerà, tempi che per fortuna stanno cambiando per le donne. Forse quando avrà l’età giusta le sarà addirittura permesso di votare, come sperano le donne inglesi, e quando quel giorno felice arriverà io lancerò in aria la mia cuffia da vecchia signora, le gale, i nastri e tutto il resto, vedrai se non lo farò, e scandalizzerò l’intera città come quand’ero ragazza!




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