domenica 12 febbraio 2017

Recensione #38 ORO by S.M. May


Autrice: S. M. May
Titolo: ORO
Serie: ORO #1
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 8 novembre 2016



Pagine: 256
Prezzo Amazon: 2,99

Trama
Il detective di classe A6 Sapphire Crissen non ha mai imparato la sottile arte della diplomazia e del rispetto delle gerarchie.
Per questo il suo Distintivo è a rischio, e qualcuno tra i suoi superiori ha deciso di fargliela pagare. Crissen dovrà affiancare un ufficiale della Milizia imperiale per risolvere un caso spinoso sul pianeta di Arces.
Il capitano Jen Adur appartiene ai nerduriani, un popolo poco conosciuto e su cui circolano parecchie leggende.
Di certo, è una creatura tanto affascinante quanto infida, cosa che il detective imparerà ben presto a proprie spese.
Dalla capitale dell’Impero ai mercati sotterranei di Arces, dalle foreste nere di Nerdur all’arena insanguinata di Pikaen, dalle trame dei contrabbandieri agli intrighi dell’aristocrazia, dalla sofferenza degli schiavi alle lame impietose dello skullball, Sapphire dovrà affrontare una missione delicata, un lungo viaggio per scoprire la verità, ma anche parecchie cose sulla sua stessa natura e su quella del suo capitano.
Perché non è ORO tutto ciò che luccica, e quasi sempre le apparenze ingannano…







Avevo questo libro tra le mani da mesi e ne rimandavo sempre la lettura. Un enorme sbaglio perché mi stavo perdendo un romanzo meraviglioso.








La vita è benedizione, Crissen. Il mio san è una benedizione, credimi. Non fare anche tu l’errore di chiamare problema ciò che è un dono.



La lettura del prequel “Il sangue non è acqua” mi aveva lasciata con un colpo al cuore e con l'ansia di leggere il primo capitolo di questa serie MM ambientata nel futuro. La storia infatti inizia subito dopo la fine del breve racconto e ritroviamo il capitano Jen Adur, il fascinoso capitano, che sta indagando sulla morte di un importante nobile...
Ad aiutarlo c'è Sapphire Crissen, un detective del pianeta Trenton mandato su Arces come punizione per il suo comportamento troppo irrispettoso.
Ho trovato l'ambientazione sci-fi davvero ben sviluppata. I paesaggi, grazie alle descrizioni dell'autrice, erano facilmente visibili nella mia mente.
La trama, ricca di colpi di scena, azioni e combattimenti mi ha catturata da subito. Ho finito il libro in un giorno, senza rendermene conto.
Quello che maggiormente mi è piaciuto nel romanzo è la storia d'amore tra i protagonisti, Jen e Sapphire, così diversi tra loro eppure così uguali.



La verità è che Sapphire Crissen appariva bizzarro ed emarginato quanto lui, anche se per ragioni del tutto diverse. Perciò Jen aveva deciso di tastare quell’uomo ancora inesplorato, e di dargli al contempo una lezione sull’inutilità della violenza.



Sapphire ha tanto sentito parlare dei narduriani, popolo a cui appartiene Jen, ed è molto incuriosito da loro.



Mmm, occhi d’oro e corpi ermafroditi. In effetti, concordo con te che possano essere soggetti particolari.


E ora che finalmente si trova a lavorare fianco a fianco con il bellissimo capitano non può fare a meno di rimanerne affascinato.



Adur era un maschio attraente in modo indecoroso, una visione che si tollerava a fatica, e Sapphire non voleva averci niente a che fare, soprattutto considerando che, da oltre tre anni, aveva circoscritto la propria attività sessuale a meri incontri asettici, privi di qualunque fattore di pericolosità. Per questo, ora più che mai, il suo distintivo non avrebbe dovuto dipendere in alcun modo da quanto il capitano fosse magnifico nel suo incedere, o disponesse di fianchi snelli e di un sedere da concorso di bellezza. Mister Galassia, o qualcosa del genere.


La cosa che più ho apprezzato è la crescita del rapporto tra i due. Jen cerca di essere freddo e distaccato, non ha bisogno di nessuno. Né per compiere il suo lavoro, né per essere salvato. Quando è costretto a fare coppia con Sapphire, un uomo grande e grosso, pieno di cicatrici e soprattutto schietto e fedele al suo capitano, vuole tenerlo il più distaccato possibile. La sua natura così particolare gli era già costata tanta sofferenza...


In ogni caso, non mi disturba affatto che la gente veda in me due identità distinte. Non è così male essere due metà di uno. Da piccolo, o da piccola, a seconda di come vuoi considerarlo, anch’io vedevo le differenze e soffrivo. Facevo del mio meglio per ignorarle, finché ho compreso che non erano macchie da cancellare.


Invece sono proprio queste qualità che fanno sì che tra i due si sviluppi una relazione importante. Jen inizia a capire che forse quest'uomo rozzo e irrispettoso non lo deluderà.


Perché gli altri dovevano sempre bloccarsi lì, senza mai guardare oltre? Perché fermarsi a esaminare la discrepanza, quando tutti i pezzi trovavano comunque il loro posto? Perché cercare il particolare sbagliato, quando la bellezza si celava nell’unità del disegno?


Forse mi sono dilungata troppo con i personaggi ma ho adorato fin dal primo momento Jen e Sapphire: insieme formano una perfetta combinazione.





La serie è composta da:
0.5 Il sangue non è acqua
1 ORO



5 commenti:

  1. Bellissima recensione!
    Voglio leggerlo assolutamente!
    Buona domenica

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    Un bacio
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

    RispondiElimina
  2. vero che hai pensato: Perché non l'ho letto prima? Anche io ho adorato i personaggi, la forza di questo libro. Soprattutto Jen

    RispondiElimina