Autrice:
Gabrielle Donnelly
Titolo: Le lettere segrete di Jo
Editore:
Giunti
Pag:
400
Data di pubblicazione: 27 luglio 2011
Data di pubblicazione: 27 luglio 2011
Trama
Mentre
Emma è elettrizzata per i preparativi del suo matrimonio e Sophie
disdegna una fila di corteggiatori per dedicarsi anima e corpo alla
carriera di attrice, Lulu, la più inquieta delle sorelle, passa
disordinatamente da un lavoretto all’altro, con una grande passione
per la cucina, ma senza alcuna prospettiva sentimentale
all’orizzonte. E che cosa succede se un giorno, in soffitta,
rovistando in una vecchia valigia alla ricerca di alcune ricette, si
imbatte per caso in un plico di lettere scritte nientemeno che dalla
trisnonna Jo March, l’intrepida protagonista di Piccole donne?
Nonna Jo era proprio come lei, amava passare ore scanzonate a fare
pettegolezzi con le adorate sorelle, pur essendo molto diversa dalle
altre. Per Lulu le lettere di nonna Jo sono una vera illuminazione.
Piene di segreti, di saggezza, di consigli meravigliosi sull’amore
e sulla vita sprigionano una forza e un coraggio tali da spingerla
finalmente a immaginare la sua strada.
Questo
è uno di quei libri che ho preso per la trama e poi ho lasciato in
fondo alla memoria del Kindle in attesa di essere letto. Me lo ero
quasi dimenticato, veramente, ma grazie ad una delle solite challenge
(La ruota delle letture in questo caso) ho avuto modo di ripescarlo e
leggerlo.
La
cosa che più mi ha attratto di questo romanzo è stata la trama. Ho
amato tantissimo, da ragazzola, la storia delle sorelle March creata
da Louisa May Alcott. Ne ho visto i film e le varie versioni animate
perdendomi ogni volta nel loro mondo. Per cui non vedevo l'ora di
approcciarmi a un suo possibile seguito.
Infatti
in questa storia si presuppone che le piccole donne
del romanzo originale fossero, in realtà, persone veramente esistite
e non solo le incredibili protagoniste immaginarie che tutti
conosciamo. (perché non posso credere che qualcuno non le conosca!)
La
scrittrice ha creato dei personaggi che, caratterialmente,
assomigliano molto alle originali: ognuna delle sorelle Atwater mi ha
ricordato una delle sorelle March: Emma è quella più simile a Meg,
Sophie ricorda Amy e Lulu è la rappresentazione di Jo.
Purtroppo
il libro, dall'inizio, non mi ha preso più di tanto. L'ho trovato
una lettura pesante e noiosetta. Oltre alle tre sorelle c'erano
troppi personaggi e troppe storie parallele che incrociandosi tra di
loro hanno creato molta confusione nella mia mente. La Donnelly non
ha saputo, secondo me, intrecciare bene tutte queste dinamiche.
Ho
amato, invece, le lettere di Jo trovate in soffitta da Lulu.
Inserite, qua e là, nel libro sono state la parte che mi è piaciuta
maggiormente.
Tuttavia
non la reputo una lettura del tutto negativa perché mi ha lasciato
la voglia di rileggere il romanzo della Alcott.
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