sabato 26 ottobre 2019

Recensione #419 Stellato il cielo com'è by Giacomo Assennato


Eccezionalmente di sabato arrivo con una nuova recensione in occasione del Review Party per il nuovo libro di Giacomo Assennato.

Autore: Giacomo Assennato
Titolo: Stellato il cielo com'è
Editore: Self publishing
Pag:: 191
Data di pubblicazione: 2 ottobre 2019
Trama
Federico ha un dolore accecante, una sofferenza atroce che ha spazzato via la sua vita gioiosa sostituendola con un presente in cui si muove smarrito e incattivito. Ha due strade davanti a sé: perdersi in quel niente che gli è rimasto della sua storia con Patrizio, continuando a nutrirsi dei momenti belli che l'hanno accompagnato negli ultimi otto anni oppure riuscire a ricostruirsi.
"Ma il tempo aggiusta tutto", gli suggeriscono le persone intorno a lui, e Federico sente che in fondo è vero, ma a ogni piccolo passo che compie verso la serenità, aumentano in lui i sensi di colpa: non vuole dimenticare, non vuole lasciare svanire nel nulla la sua grande storia d'amore.
La vicinanza di due amici, che gli trasmetteranno la loro vitalità, gli permetterà di trascorrere momenti sempre più sereni e lo aiuterà a capire che non c’è nulla di sbagliato nell’andare avanti e nel ritrovare la gioia di vivere.




Federico non riesce a riprendersi dopo la morte dell'amatissimo compagno Patrizio con cui ha condiviso otto meravigliosi anni. Passa le sue giornate avvolto dalla nube di un dolore inestinguibile.

Il caratteristico stile poetico e delicato dell'autore è presente anche qui e mi ha accompagnato dolcemente, nonostante le mie perplessità, in questa storia dove il vero protagonista è il dolore. Un sentimento descritto molto bene, forse anche troppo. Questo è stato uno dei “problemi” che ho trovato qui. Capisco la necessità di far comprendere al lettore quali siano i sentimenti angoscianti che stanno tormentando Federico, ma è tutto troppo incentrato su di esso. Sarà anche che a me, non piacendo granché questo tipo di soggetti, tormentati e sofferenti, la lettura è risultata un po' pesante.
Ciò che invece ha risollevato sia il povero Federico che la sottoscritta è stato Martino. Un vero amico del ragazzo che, tra una battuta scherzosa e un atteggiamento deciso, sprona il protagonista a superare il tutto.
Ho rivisto con piacere anche Filippo che avevo già conosciuto nel libro precedente di Giacomo Dimmi che ci sei.
L'altra cosa che non mi ha convinta è proprio l'avvicinamento di quest'ultimo con Federico. Non l'ho sentita fuoriuscire dalle pagine come avrei voluto. Anzi ho sentito il protagonista più legato a Martino che a Filippo. 
Un libro che non mi è dispiaciuto del tutto anche se, per me, è stato troppo incentrato sul dolore di Federico e poco sulla relazione con Filippo.



Vi lascio il calendario con le altre blogger partecipanti. Andate a sbirciare le altre recensioni perché troverete pareri molto diversi tra loro.





12 commenti:

  1. Grazie della recensione, Dolci, e per le cose che dici, anche se questa volta non sono entrato in sintonia completa con te; è esattamente un libro incentrato sul dolore, quello che si prova non negli strappi, ma nelle piccolissime cose che poi mancano a chi quel dolore, purtroppo, lo conosce. Alla prossima!

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    1. Grazie a te perché al di là delle mie incertezze il libro mi è piaciuto. Aspetto il tuo prossimo lavoro :D

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  2. Il bello di leggere i vari pareri è che ognuno ha qualcosa di diverso da dire, il libro è uno ma le percezioni sono diverse e questo è molto bello, perché quando le leggo trovo che tutti hanno ragione nelle loro sfumature. Bella recensione Dolci come sempre e grazie per aver aderito al party <3

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    1. Concordo con te. Ognuno vive il libro in modo diverso anche in base alle esperienze personali :D

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  3. Capisco le critiche mosse ed anche questo è un modo per spingere un autore come giacomo a migliorare, lui scrive bene e migliorando in alcuni punti puàò di certo diventare bravissimo

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    1. Verissimo, Giacomo scrive in maniera meravilgiosa.

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  4. È un libro che parla di dolore e credo che ci riesca, proprio per questo può essere pesante

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  5. Il personaggio di Martino è fortissimo e mi è piaciuto che sia relegato nel ruolo di amico e non ci sia stato un ritorno di fiamma

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