martedì 29 gennaio 2019

Segnalazione LA GRANDE CASA BIANCA di Maurizio Gramolini




Il romanzo, ambientato in un lasso di tempo che va dall'epoca etrusca ai giorni nostri, racconta la storia di un luogo leggendario, in Toscana, che consente il passaggio delle anime dei morti. Il flusso si blocca e la famiglia residente sul colle in questione rischia di subirne le conseguenze. Sarà necessario un viaggio in un'altra dimensione, coadiuvato dall'intervento di un potente medium e un estremo sacrificio per tentare di chiudere il varco tra la terra dei morti e quella dei vivi. Quarta di copertina Una grande casa sulla sommità di un colle a picco sul mar Tirreno, teatro dell’epopea di una famiglia, custode inconsapevole dei segreti di un’antica leggenda, attraverso anni e generazioni, in una Toscana misteriosa e incantata. Dall’Era degli Etruschi, un varco aperto per il passaggio delle anime dei morti… Un potente medium che catalizzerà le forze nel tentativo di chiudere il varco. Una lotta epica tra il Bene e il Male, al termine di un terribile viaggio in una dimensione parallela. “…Colle Nitti, silenzioso custode di antichi segreti di vita e di morte.”


Maurizio Gramolini https://www.facebook.com/mauriziogramoliniautore/ email: maurizio.gramolini9@gmail.com Nasce a Milano nel 1958, razza mista tosco-marchigian-piemontese bordata di svizzero. Da sempre grande lettore, afferma che scrivere lo ha sempre divertito, infatti, dalle elementari alle medie, i suoi temi venivano regolarmente pubblicati sui vari giornalini scolastici. Al Liceo no, pare fosse antipatico all’insegnante d’italiano. Ha tentato le prime pubblicazioni incoraggiato dalla moglie e, dopo che alcuni suoi racconti erano stati selezionati in qualche concorso letterario, ha ritenuto giusto fargliela pagare scrivendo un romanzo di cui lei è coprotagonista/ così impara. Lavora in un’azienda televisiva occupandosi di tutt’altro che scrivere romanzi o qualsivoglia altro afflato artistico. Appassionato e rumoroso strimpellatore di chitarra, ama l’hard rock e il rock blues anni ’70 al punto tale da aver costretto uno dei figli a imparare a suonare la batteria per mettere insieme una band ancora oggi in attività.



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