mercoledì 10 maggio 2017

Recensione # 76 Le campane di Times Square by Amy Lane


Autrice: Amy Lane
Titolo: Le campane di Times Square
Editore: Triskell
Pag: 206
Data di pubblicazione: 6 marzo 2017


Trama
A ogni vigilia di Capodanno dal 1946, Nate Meyer si avventura da solo a Times Square nel tentativo di udire le fantasmatiche campane che lui e il suo perduto amante dei tempi della guerra giuravano che avrebbero ascoltato insieme. Quest’anno, però, è il nipote Blaine a trascinare Nate per le strade di Manhattan rivelando i suoi segreti al nonno, reso silenzioso da un ictus.
Quando Blaine presenta il suo ragazzo all’amato nonno, non immagina che Nate nasconda un segreto simile. Mentre i tre sopportano il gelido trapasso del vecchio anno, i ricordi riportano Nate indietro nel tempo, a un periodo assai lontano… e a Walter.
Molto tempo addietro, in un’oasi di pace accuratamente costruita nel cuore del tumulto bellico, Nate e Walter avevano creato una casa piena d’amore nel mezzo della violenza e del caos. Ma niente in guerra è permanente, e ora tutto quel che Nate possiede sono i ricordi di un uomo la cui esistenza è sempre stata ignota alla sua famiglia. Insieme alla speranza di udire finalmente le campane che riuniranno tutti, inclusi quegli amanti che nascondono le parti migliori e più sacre dei loro cuori.




In genere non sono amante dei romanzi storici, in particolar modo quelli ambientati durante la seconda guerra mondiale, ma avevo già apprezzato altri libri della Lane ed ero curiosa.




Un libro che in poco più di 200 pagine mi ha emozionato tantissimo. Una storia dolce e straziante con la quale Amy Lane è riuscita a farmi piangere.
Attraverso le parole dell'autrice sono riuscita a vivere insieme ai protagonisti l'assoluta sensazione di paura, la guerra e l'isolamento.
Walter giovane soldato americano, soccorre Nate, fotografo militare, un giorno in cui il suo aereo precipita. Nascosti in una casina nei boschi francesi, i due iniziano a conoscersi e amarsi. Sono due persone totalmente diverse che si completano a vicenda.



Mi sono piaciuti tutti e due i protagonisti e la loro crescita interiore.
Essendo un ebreo, Nate sa che amare un uomo è proibito: un vero e proprio peccato per la sua religione. Cerca di negare ciò che sente per Walter, ma la necessità di essere onesto con se stesso, il bisogno di stare con l'uomo che ama, di prendersi cura di lui e di amarlo è più potente di ogni paura.





Walter è un giovane uomo solo e insicuro e troppo sensibile. La vita dura che ha condotto in passato l'ha portato a credere che l'amore, la gioia e la felicità non siano per lui. Lui non riesce a credere che Nate lo ami davvero e che sia impossibile, per loro, una futura vita insieme. Ho adorato come Nate cerchi di mostrare a Walter che c'è sempre speranza quando si ama e si è amati.
Nate riesce a superare le sue paure e i suoi dubbi e sceglie di vivere la sua omosessualità, anche se ciò comporta perdere tutte le certezze che lo avevano accompagnato fin lì. Walter riesce ad aprirsi, ad avere fiducia e credere in se stesso.
Ciò che non mi è piaciuta è stata la reazione di Nate dopo il salvataggio aereo. Non riesco a immaginare come lui sia riuscito a vivere con un dolore così grande dentro di sé; come abbia trovato la forza per andare avanti, quando tutto quello che amava era andato perduto.


Il finale è stato davvero emozionate e non sarebbe male una storia con protagonisti Blaine e Tony.












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