mercoledì 9 novembre 2016

Recensione #5

1984 by George Orwell

Autore: George Orwell 
Titolo: 1984
Editore: Oscar Mondadori
Data di Pubblicazione: 1 gennaio 1989
Pagine: 322
Prezzo Amazon: 6.99 


Trama
1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra tra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata secondo i principi del Socing, il Socialismo Inglese, dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio è la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare, se non secondo i dettami del Socing. Tranne amare, se non con il fine esclusivo di riprodursi. Tranne divertirsi, se non con i programmi televisivi di propaganda. Tranne vivere se non secondo gli usi e i costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. Ovunque grandi manifesti lo ritraggono, coi i suoi grossi baffi neri, ovunque slogan politici da lui ideati: "La guerra è pace"; "La libertà è schiavitù"; "L'ignoranza è forza". Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, il protagonista, Winston Smith, l'ultimo uomo in Europa" (questo il titolo che avrebbe preferito l'autore) e Julia, la sua compagna, lottano disperatamente per conservare un granello di umanità.




La distopia è un genere letterario di cui mi piace molto leggere, per cui mi sono decisa, finalmente, ad approcciarmi con uno dei classici del settore: 1984.
Essendo stato scritto nel 1949 avevo il timore di trovarlo noioso e lento. Mi sbagliavo completamente! Il libro è così attuale e terribile. Una realtà pensata e creata da Orwell più di sessanta anni fa che sembra anticipare l'era moderna. Un romanzo quasi profetico. E' angosciante vedere come ogni persona della storia non si renda conto del controllo mentale che ha il governo su di loro. Non riescono più a dividere il reale dalla finzione imposta loro.

Finché non diverranno coscienti della loro forza, non si ribelleranno e, finché non si ribelleranno, non diverranno coscienti della loro forza.

Persino i bambini sembrano piccoli adulti pronti a colpire il vicino solo per un inesistente sospetto di tradimento. Terrorizzante!
I due personaggi centrali della storia, Winston e Julie, sono caratterizzati splendidamente. I sentimenti, i dubbi e le paure sono descritte perfettamente e traspare dalle pagine tutta l'angoscia che provano.
La lettura non è stata velocissima, non tanto per lo stile narrativo, ma proprio per l'argomento trattato. Troppe delle cose narrate sono talmente realistiche da spaventarmi seriamente.
Il libro mi è piaciuto davvero molto anche se il finale mi ha lasciata triste e depressa. Non c'è speranza o redenzione in esso. Spaventoso.
Sicuramente un libro senza tempo ce dovrebbe essere letto!

Voi lo avete letto? Vi è piaciuto? Avete provato le mie stesse sensazioni di paura e tristezza?





3 commenti:

  1. Ciao! Ho questo libro in attesa di lettura da anni.. prima o poi lo leggerò pure io! Ho letto invece Il mondo nuovo di Aldous Huxley (sempre per rimanere in tema!).

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  2. ho portato questo libro alla maturità, giusto l'altro ieri (tra l'altro non si chiama neanche più così!). L'ho letto 7 volte. Dire che mi è piaciuto è riduttivo, credo che la scena dei topi mi perseguiterà ancora a lungo. E io ho amato moltissimo il finale, perfetto per questo libro!

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