lunedì 2 novembre 2020

Recensione #559 L'ultima fermata di Marty Red by Alessio Linder

 

Autore: Alessio Linder

Titolo: L'ultima fermata di Marty Red

Editore: Dunwich

Pag:: 320

Data di pubblicazione: 27 febbraio 2017

Trama

Mi chiamo Marty Red.
Forse avete sentito parlare di me, forse no.


Di sicuro avete sentito parlare di Freddy King e dei Blood Red Sun, band heavy metal di cui ho registrato tutti i dischi, sin dai loro esordi. Ed è proprio quando sto per entrare negli Hellfire Studios per curare il CD che segnerà il loro addio alle scene che tutto precipita. Dopo tanti anni trascorsi a combattere il passato, nel disperato tentativo di lasciarmelo alle spalle, mi ritrovo ad affrontare di nuovo l’orrore quando sono costretto ad abbandonare la Harley-Davidson nel garage e a prendere la metropolitana. Comincia con una ragazza e un gioco di sguardi. Ma con il passare dei giorni mi rendo conto che qualcosa ci unisce e unisce anche gli altri bizzarri personaggi che affollano la metropolitana e che a quanto pare riescono a interagire solo con me. E, prima che possa rendermene conto, i fantasmi del sottosuolo cominciano a invadere la mia vita, trascinandola verso il basso, portandomi sulla soglia di un luogo che pensavo di essermi lasciato per sempre alle spalle. Ma, per quanto si possa provare a dimenticarlo, l’Inferno non ti dimentica una volta che ti ha assaggiato: aspetta solo il momento giusto per reclamarti. E a volte usa le persone a te più vicine per ingannarti e gettarti tra le fiamme.





Per la serata di Halloween avevo intenzione di immergermi in una lettura che mi permettesse di vivere in pieno le emozioni della notte più spaventosa dell'anno. Quale migliore opportunità di farlo con una ghost story?

Purtroppo, però, le cose non sono andate per nulla così. L'ultima fermata di Marty Red non è una brutta storia, anzi l'ho trovata interessante e ben strutturata, però... Nonostante le premesse non mi ha spaventato, non mi ha mai messo neanche il più piccolo senso di ansia.

Marty Red è un fonico di Roma, molto bravo e ricercato. Apprezzato anche dalle band straniere più famose. A causa del suo mal di schiena è costretto a prendere la metropolitana. Qui incontrerà tutta una serie di bizzarri passeggeri.

Come dicevo, all'inizio, il romanzo non è stato una brutta lettura anche se non ho centrato il mio obiettivo.

Dopo un inizio abbastanza lento, la storia ha iniziato a farsi più coinvolgente. Le descrizioni del lavoro di Marty sono molto accurate. Anche troppo. Questo ha rallentato la prima parte del romanzo, almeno per me. Ho trovato, al contrario, frettolosa la parte finale in cui molte cose sono rimaste in sospeso. Ho visto, comunque, che questa è una dilogia, per cui spero, che almeno nel secondo volume, il tutto abbia un maggiore approfondimento.

Ben fatta la caratterizzazione del protagonista. Seguendo le vicende attraverso il suo punto di vista, ho potuto empatizzare facilmente con lui. Non voglio svelare troppo, ma, nonostante il buon sviluppo psicologico dell'uomo, avevo davvero bisogno di più informazioni sul gesto compiuto da Marty. Quello che, poi, ha dato il via a tutto...

Interessanti anche i personaggi secondari a cominciare da Val Pilgrim, giovane assistente di Marty, appassionato di musica, che spero di rivedere nel secondo volume. Un volume dedicato, da quello che mi è parso di capire, alla band metal dei Blood Red Sun e del loro leader Freddy King. Altri soggetti conosciuti in questo libro.

Lo stile narrativo di Alessio Linder è curato e lineare. Per essere un esordio non è per niente male. Mi ha intrattenuta e messo abbastanza curiosità nel voler conoscere il resto della storia.





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