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lunedì 6 settembre 2021

Recensione #694 La traditrice del silenzio by Rebecca Moro

 



Buongiorno lettori inizio la settimana con la recensione di un fantasy tutto italiano.

Volete seguirmi a Mnar per incontrare i miei adorati Sciacalli?

Ringrazio Rebecca per la copia cartacea e i meravigliosi gadget.


Autrice: Rebecca Moro

Titolo: La traditrice del silenzio

Serie: Saga dei Quadranti #2

Editore: Self Publishing

Data di pubblicazione: 30 agosto 2021

Pagine: 486

Trama

A Mnar un giovane imperatore sta crescendo,
alla Rocca una principessa si destreggia tra umani e bestie,
ma è a sudovest che si cela un segreto che potrebbe minare l'intero Impero.
Ancora una volta la Schiera dovrà rimettersi in marcia.


Per sette volte, dopo il giorno della Caduta, la ruota delle stagioni ha girato nell’impero di Mnar, e da allora molte cose sono cambiate.
Nella torre della Superba l’Amato dai Protettori sta crescendo, all’ombra di un nuovo Arbitro che governa in sua vece, ma persegue soprattutto la propria ambizione.
Nel Quadrante nordest una principessa infelice tiene la Rocca insieme ai suoi mariti e si destreggia tra umani e bestie, mentre gli altri superstiti dei Daven-Furus attendono al di là del mare, pronti ad accorrere se e quando l’Imperatore deciderà di cercare la propria vendetta.
Ma è dal Quadrante sudovest che arriva la vera minaccia, da un mondo di disperazione, dove la conoscenza è stata a lungo sottratta e custodita da un Ordine di monaci obbedienti e dai principi di Brinnigor, per celare un segreto che potrebbe minare l’intero impero.
E mentre Shobi-ti-Agrat è per tutti l’Abominio che deve essere fermato, la Schiera dovrà rimettersi in marcia e sollevare di nuovo gli scudi uncinati perché sono molti i beni preziosi da salvare.




Ritorno a parlarvi di fantasy. E che fantasy! Come ben saprete è un genere che ho iniziato ad apprezzare solo da poco e la spinta iniziale me l'ha data proprio il primo capitolo di questa quadrilogia. La mia recensione de Il principe degli sciacalli la trovate QUI. Questo secondo volume è un ottimo seguito che mi hai regalato tante emozioni quanto il primo.


La storia si fa più complessa e intricata, procedendo magnificamente. Complotti, tradimenti, intrighi e lotte sono la parte che ho amato di più. Rebecca riesce sempre a descrivere il tutto così bene che ho la sensazione di essere lì con i personaggi.

Aiutano moltissimo sia il Word Building che è descritto minuziosamente e nulla viene lasciato al caso, che il glossario iniziale con i nomi di tutti i soggetti che incontriamo.

Si vedono pochissimo i miei Sciacalli, ma ho avuto modo di conoscere nuovi, interessanti personaggi.

La mia preferita è Clarsa, una giovane monaca che impersona la mia tipologia preferita di eroina librosa. Ha coraggio, forza e fa di tutto per rendere migliori le sue giornate usando metodi di ogni genere e, spesso, subendo umiliazioni di ogni tipo.

Mi è piaciuto anche Filari, il prigioniero a cui la ragazza dovrebbe strappare i segreti della sua missione. Sono sicura che questo soggetto mi regalerà molte emozioni anche in futuro.

Interessante anche la figura dell'Arbitro che però devo ancora inquadrare bene. Ha comunque stuzzicato la mia curiosità.

Sarissa torna ad essere la solita odiosa. Capisco la sua preoccupazione per il piccolo Shobi, ma è l’unica cosa che le perdono. Meno male che si sia vista pochissimo.

Shobi, l’Abominio, nato dall'unione tra Sarissa e il Jekret non mi ha trasmesso un’impressione del tutto positiva. Comprendo che voglia crescere in modo normale e non sotto la campana di vetro in cui l'ha posto sua madre. Però... però proprio questa sua impulsività lo porta troppo spesso a commettere errori.

Al suo pari, ma in modo negativo le stesse sensazioni le ho provate nei confronti dell'Amato, Kedra l'imperatore bambino. Viziato, assetato di sangue e di potere, dimostra di essere solamente un crudele e insensibile despota.

Non parliamo poi dell'Abate, essere crudele e bigotto (quando gli fa comodo).

Ora devo ricominciare ad assillare Rebecca per avere al più presto il prossimo libro.

AH! Come non nominare le due colonne portanti di tutta la saga, i personaggi migliori che siano mai stati creati nel mondo libroso? Dolk-ti-Arlon e Kiar-ti-Rop. Vi ricordano qualcuno?






mercoledì 14 aprile 2021

Recensione # 640 Bloodwitch by Susan Dennard

 


Questa settimana è totalmente dedicata alle recensioni fantasy. Oggi, sul blog, vi lascio la mia opinione del terzo capitolo della serie fantasy de The Witchlands.

Ancora grazie alla cara Amarilli che mi coinvolge in questi eventi meravigliosi e alla Mondadori per la copia digitale del romanzo.


Autrice: Susan Dennard

Titolo: Bloodwitch

Serie: The Witchlands #3

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 16 marzo 2021

Pagine: 800

Trama

NEL MAGICO MONDO delle Lande Stregate, nessuno è al riparo dall’oscurità che incombe.

Lo Stregone del Sangue Aeduan e la Strega dei Fili Iseult lottano per sopravvivere mentre le armate del Re Predone avanzano nelle Lande seminando morte e terrore tra la popolazione innocente. Aeduan e Iseult hanno mire diverse, ma hanno imparato a fidarsi l’uno dell’altra, consapevoli che le loro vite dipendono dal legame che hanno instaurato. Un legame molto sottile…

Mentre la guerra dilaga ancora una volta nelle Lande Stregate, Iseult sa che c’è un’unica speranza di riportare la pace: ritrovare l’amica Safi, la Strega della Verità, e, unendo i loro poteri, porre fine al caos.

Ma la lama di Signora Sorte arriva per tutti, e ora Aeduan non può più fuggire il proprio passato.




Il personaggio che mi aveva colpito di più era Aeduan, lo Stregone di Sangue che dava la caccia a Safyia e Iseult. Mi ero preparata, quindi, a immergermi in una storia spettacolare.

Preferisco evitare di parlare della trama perché potrebbe contenere spoiler.

Questa serie sta sicuramente migliorando di libro in libro. Il primo capitolo non mi aveva convinta del tutto, pero avevo deciso comunque di continuare la lettura. Poi, proseguendo mi sono sentita sempre più immersa in questo mondo magico.

Dopo aver conosciuto meglio il passato di Aeduan e aver compreso ancora meglio le sue azioni, la mia opinione su di lui è salita sempre di più.

Emozionante anche l’evoluzione del suo rapporto con Ieseult. Questi due, insieme, sono meravigliosi.

La Dennard approfondisce tutte le caratterizzazioni dei vari soggetti, non solo dei principali donando loro molte altre sfumature e una profondità incredibile.

Merik mi ha lasciata un po’ così. Questo è il soggetto con cui non riesco a relazionarmi più di tanto. Non non mi piace e non mi dispiace. Davvero non so bene cosa pensare di lui.

Safi rimane quella che amo meno di tutti. Anche se in Bloodwitch subisce una buona maturazione, verso di lei continuo ad avere sempre sentimenti contrastanti.

Invece sto scoprendo sempre maggiori qualità positive in Vivia, la sorella di Merik e nell'Imperatrice Vaness.

La trama è sempre più ricca e variegata. Lotte, intrighi politici e magie sono all’ordine del giorno. Sicuramente questo è il miglior libro della serie.

Adesso la mia speranza è di non dover aspettare troppo per il prossimo capitolo.


La serie di The Witchlands è composta da

1 – Truthwitch

2 – Windwitch

2,5 – Sightwitch

3 – Bloodwitch

4 – Witchshadow


lunedì 12 aprile 2021

Recensione #639 La luce del tempo presente by James Islington

 


Iniziamo questa nuova settimana di Aprile con la recensione dell’ultimo capitolo della Licanius Trilogy, una saga epic-fantasy molto bella che rimarrà tra le mie preferite.

Mi trovo sempre a ringraziare Amarilli per l'organizzazione dell'evento e la casa editrice Fanucci per la copia cartacea del romanzo.


Autore: James Islington

Titolo: La luce del tempo presente

Serie: The Licanius Triligy #3

Editore: Fanucci

Pag: 800

Data di pubblicazione: 18 febbraio 2021

Trama

Il Confine è di nuovo integro, ma potrebbe essere troppo tardi. I Flagelli ora si riversano in Andarra, mentre a Ilin Illan le macchinazioni politiche di una generazione arrivano al culmine quando la nuova abilità di Wirr costringe i vecchi nemici della sua famiglia a entrare in azione. Imprigionato e solo in terra straniera, Davian si scontra con i pochi Venerati rimasti che lavorano instancabilmente per annullare il sacrificio di Asha, mentre lei lotta per quello di cui è venuta a conoscenza sull’amico che ha scelto di liberare. E Caeden, che ora deve affrontare le conseguenze del suo piano, deve finalmente confrontarsi con la realtà: ma il suo cuore è spezzato per come tutto è iniziato e devastato per come andrà a finire.




Eccomi qui a parlare di questo terzo e ultimo capitolo di una trilogia, Epic fantasy che, come ho anticipato nell'introduzione, rimarrà una delle mie preferite. Romanzo conclusivo che mi ha soddisfatta quasi del tutto. Islington è stato molto abile nel concludere la storia. Tutti i pezzi hanno trovato la loro giusta collocazione nel quadro generale degli avvenimenti. Caeden, Wirr, Davian e Asha hanno continuato a crescere, libro dopo libro, trovandosi ad affrontare mille pericolose situazioni diverse. Gli adolescenti del primo capitolo sono diventati ormai degli adulti. Davvero un bellissimo percorso di evoluzione dei personaggi che mi ha fatto affezionare a loro. È indubbio che rimarranno con me per lungo tempo. È davvero stato triste salutarli.

Si sono visti poco, e mi è tanto dispiaciuto, alcuni dei soggetti secondari che avevo amato molto nei capitoli precedenti: Dezia, Aelric e Karaliene. Chissà se l’autore ha in mente di regalarci uno spin off su di loro? So, dopo aver letto i ringraziamenti, che ha intenzione di scrivere di Dezia e Aelric, però mi piacerebbe saperne di più anche di Karaliene. Comunque leggerei molto volentieri tutto ciò che riguarda l’universo di Licanius in primis, ma anche qualsiasi altra cosa voglia scrivere James Islington.

La lettura è stata emozionante, coinvolgente ma anche complessa. Alcune parti, secondo me, sono state tirate un po' troppo per le lunghe. Capisco che siano molto importanti per comprendere le azioni di ognuno dei protagonisti, ma ritengo che potessero comunque essere tagliate di alcune pagine. In questo modo si sarebbe snellita la narrazione. Ripeto, non è stata una brutta lettura, ma molto impegnativa e in questi giorni, un po’ particolari, la mia mente non riusciva a concentrarsi del tutto.

Il mondo in cui si muovono i personaggi è tra i migliori di cui io abbia letto nella mia scarsa e ridotta esperienza in questo genere letterario. Non ho avuto nessuna difficoltà a immaginare nella mia mente i vari paesaggi, i diversi tipi di magia, i viaggi temporali, le battaglie epiche. Veramente, veramente una bellissima Trilogia!

Ok e ora il finale... Cosa dire del finale? WOW, non ho altre parole per definirlo. Perfetto!

La trilogia The Licanius è composta da:

  1. L'ombra del tempo passato

  2. L'eco del tempo futuro

  3. La luce del tempo presente