Immagine a cura di Manuela Menna |
Oggi
ricorre la giornata mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Con
il mio lavoro sono venuta a contatto svariate volte con bambini (ora
ragazzi) autistici. Mi ha sempre colpito la dolcezza che c'è in
loro. Ho letto pochissimi libri con protagonisti di questo tipo e ho
pensato di affrontare proprio ora questo romanzo che ho in libreria
da parecchio. Ammetto, comunque, di averlo comperato per il titolo.
Titolo: La
bambina che amava Stephen King
Editore: LaCorte
Editore
Pag:: 188
Data
di pubblicazione: 24 novembre 2016
Trama
Emilie è
una bambina autistica che vive in un mondo tutto suo e ama divorare i
libri di Stephen King, il suo autore preferito. Emilie è quindi
sempre stata diversa. Ma adesso quell’essere “diversa” è
cambiato. Un incidente l’ha trasformata in qualcosa che non ci si
riesce a spiegare, che non si riesce a tollerare e che sembra non
farle più avere bisogno di Julie, sua sorella, l’unica che sa
accedere al “suo” mondo e con la quale ha sempre avuto un
rapporto speciale. Julie quindi farà di tutto, comprese alcune
decisioni impossibili e atti senza senso, per capire cosa stia
succedendo veramente e trovare una soluzione per riportare indietro
la sua sorellina. Un horror psicologico che mescola il quotidiano
della vita reale a un’alta suspense emotiva in una miscela
esplosiva e dal frenetico ritmo che vi terranno svegli per tutta la
notte.
Emilie
è una bambina autistica che ha un bellissimo rapporto con la sorella
maggiore Julie. Durante una vacanza la piccola cade accidentalmente
in un buco dove rimarrà per 38 lunghe ore. L'accaduto la cambierà
completamente.
Il
romanzo mi ha lasciata perplessa su molti punti pur non essendo una
lettura del tutto negativa.
Tanto
per cominciare mi aspettavo un libro completamente diverso. Un horror
a quanto dice il retro della copertina, invece, nonostante presenti
alcune scene ansiogene, non è da considerare un horror. Un thriller
psicologico? Anche questo è scritto, ma non credo neanche questo sia
la tipologia di storia. Non riesco a inserirlo in un genere
specifico.
Molti
dubbi me li hanno trasmessi anche i personaggi. La narrazione avviene
attraverso gli occhi di Julie quindi non è difficile conoscere i
suoi pensieri. Tuttavia non sono comunque riuscita a capire o
giustificare le sue azioni. Va bene il rapporto quasi esclusivo che
ha con Emilie, ma tacere quando ota il malessere della sorella è
incomprensibile. Non hai le competenze giuste per aiutarla come
dimostra il gesto estremo che compie alla fine...
Peggio
di lei, che almeno si mostra preoccupata, sono i genitori della
ragazzina. Il padre che vive tranquillo con la nuova famiglia e la
madre... Una donna inutile che delega la figlia maggiore di tutto
quello che riguarda Emilie. Ma si può???
Due
cose positive però ho trovato durante la lettura. Lo stile della
Dumont fatto di capitoli brevi, frasi ridotte all'osso. Un mix che ha
saputo coinvolgermi a dispetto di tutte le cose negative che
riscontravo andando avanti. Ho letto, infatti, il libro in poche ore
tanta era la mia curiosità sul finale. Finale con una spiegazione
senza senso...
Bello
il modo in cui Julie parla della condizione della sorella di cui
riporto alcune frasi.
I
suoi occhi fissano il vuoto davanti a sé. Qualcosa che solo lei
riesce a vedere.
******
Tutti
quelli che non la capiscono, che cercano di costringerla a ragionare.
Di controllarla. Di cambiare ciò che è.
******
Fisse,
dicono i dottori. Ma non capiscono niente. Emilie ama le strutture,
le cose che non cambiano, l'assenza di imprevisti. La logica e le
conseguenze logiche: una garanzia.
******
Si
limitano a dire che è diversa. Diversa nella sua diversità, come se
questo spiegasse tutto.
Per
concludere un libro che, anche se non mi ha convinta del tutto, non mi
sento di bocciare del tutto.
Un piccolo appunto a chi ha curato l'editing del volume: ci sono davvero troppi refusi e scambi di persona nella storia. Di solito non faccio notare queste cose ma qui ne ho trovati davvero tanti.
Non avevo idea di questo giorno così importante, ma la scelta di questo romanzo devo dire sembra davvero interessante ☺️☺️☺️
RispondiEliminaUn libro strano ma non del tutto negativo.
EliminaMolto interessante, mi ispira.
RispondiEliminaSono curiosa se lo leggerai avvertimi
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