giovedì 7 novembre 2019

Recensione #422 La paziente scomparsa by Liz Lawler


Autrice: Liz Lawler
Titolo: La paziente scomparsa
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 416
Data di pubblicazione: 29 agosto 2019
Trama
Emily Jacobs è appena stata ricoverata nell'ospedale dove lavora come infermiera, per una piccola operazione. Quando si sveglia nel cuore della notte, ancora confusa dall'anestesia, fatica a capire bene cosa stia succedendo. Per un momento le sembra quasi che un medico stia cercando freneticamente di rianimare la paziente nel letto a fianco, ma la spossatezza dovuta ai medicinali ha la meglio ed Emily si riaddormenta. Al risveglio chiede spiegazioni, ma la risposta è che il letto accanto al suo è sempre stato vuoto. Una volta tornata al lavoro, Emily è decisa a non dare più peso alla cosa, ma il ritrovamento di un braccialetto riporta a galla tutte le sue inquietudini. Potrebbe essere della donna scomparsa? Più ci pensa e più si convince che i suoi colleghi nascondano un terribile segreto. Potrebbe sbagliarsi, è vero. Forse per colpa di un trauma del suo passato che rischia di influenzarla... E se invece avesse ragione? Chi altro sarebbe in pericolo?





Uno degli autori che più amo è Robin Cook, maestro del medical-thriller. Dalla trama,questo romanzo, mi ha ricordato le sue storie per cui ho chiesto una copia ARC alla Newton Compton Editori. La mia speranza di ritrovare il piacere delle atmosfere di Cook non è stata soddisfatta pienamente, ma non si è rivelata neanche una brutta lettura.
Emily, giovane infermiera inglese, non si rassegna alla scomparsa della sorella Zoe e la cerca incessantemente. Durante un suo ricovero, Emily, reduce da un intervento, assiste alla morte della sua compagna di stanza. Il tutto è nebuloso nei suoi ricordi e le viene anche detto che non c'era nessuna compagna di stanza.
Il personaggio di Emily è presentato davvero bene. I suoi dubbi e le ansie che prova sono descritti perfettamente. Il suo lento discendere nella pazzia (vera o presunta) è alquanto realistico. Io stessa ho spesso dubitato delle cose che le accadevano e, come gli altri soggetti del romanzo, ho iniziato a non distinguere ciò che se fosse vero o frutto di un inganno. D'altra parte c'era l'autore della scomparsa di Zoe che tentava di screditare Emily. Purtroppo ho capito subito chi vi fosse dietro tutto e questo ha relativamente rovinato la lettura. Questa mia ambivalenza di sentimenti verso la protagonista mi è piaciuto molto perché non mi faceva sentire sicura di nulla.
Il romanzo ha saputo tenermi allacciata alle sue pagine perché non riuscivo a comprendere lo scopo finale del colpevole. I continui colpi di scena hanno contribuito a tenere alto il mio interesse.
Ho trovato le varie procedure mediche molto veritiere e ho apprezzato anche l'atmosfera cupa presente nel libro.
Il finale mi ha sorpresa anche se, per certi versi, lo reputo inverosimile...
Nel complesso un buon thriller psicologico che con qualche aggiustatina avrebbe potuto essere un ottimo thriller.





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