martedì 11 agosto 2020

Recensione #529 Le parole che non posso dirti by Tommy Wallach

 


Titolo: Le parole che non posso dirti

Autore: Tommy Wallach

Pagine: 237

Casa editrice: Piemme

Data di pubblicazione: 26 maggio 2020

Trama

Parker Santé non spiccica una parola da cinque anni, per l'esattezza da quando suo padre è morto. Così, mentre i suoi compagni di classe programmano il proprio futuro, lui bazzica le hall degli hotel osservando gli ospiti. Ed è proprio al Palace Hotel che Parker incontra una ragazza dai capelli color argento che si fa chiamare Zelda, che sostiene di essere un po' più vecchia di quanto sembri e che vuole uccidersi. In sua compagnia, Parker scoprirà che, per quanti guai la vita ti riservi, esistono sempre ottime ragioni per buttare i piedi giù dal letto ogni mattina.



Quando mi è arrivata la mail con i dati relativi a questo libro ne sono stata subito attratta. Mi aspettavo un romanzo leggero con due protagonisti adolescenti e problematici. Sono stata, invece, travolta da una storia inaspettata ed emozionante.

Parker Non parla da quando suo padre è morto in un incidente d'auto. Passa le sue giornate nella hall degli hotel a rubacchiare agli ospiti distratti. La mattina di Halloween nota una strana ragazza dai capelli d'argento...

Ho amato Le parole che non posso dirti e l'ho divorato in due giorni. Se non fossero stati i mille impegni quotidiani lo avrei terminato in una seduta.

Parker e Zelda non sono i tipici adolescenti da Young Adult e proprio questo fattore ha determinato la mia buona impressione sul libro. Ora non è che non mi piacciano i cliché del genere YA, ma ogni tanto fa piacere trovarvi originalità.

Parker è un ragazzo solitario che si emargina volontariamente dai suoi compagni. Scrive un diario quotidiano e ne ha già accumulati più di cento.


Vuol dire che oltre a questo ne hai altri centoquattro?”

Feci sì con la testa e mi chiesi se intuisse quanto ne andavo fiero. Sì, ero un fenomeno da circo, ma di quelli super. E poi mi piaceva guardarli, i diari in fila su una mensola di camera mia a segnare una strada nel tempo, come un sentiero di briciole di pane...


Non ha ancora deciso cosa vuole fare nel suo futuro e vive senza uno scopo preciso. L'incontro con Zelda lo cambierà in mille modi diversi. È Parker stesso che si racconta attraverso un saggio che dovrà presentare alle varie università. Questo espediente narrativo rende perfettamente i pensieri del ragazzo dandogli così una caratterizzazione totalmente realistica.

Ho trovato, inoltre, i racconti scritti da Parker nei suoi diari davvero bellissimi!

La misteriosa ragazza dai capelli d'argento, Zelda è uno dei soggetti più particolari in cui mi sono imbattuta. Dopo aver vissuto circa 250 anni dice di essere stanca della vita eppure è così allegra, ironica e divertente. Possiede più gioia di vivere di Parker! Non serve dire che l'ho adorata.

La storia tra i due protagonisti si dipana in due soli giorni. Non ci sono grandi colpi di scena, anzi si potrebbe definire una narrazione lenta eppure sono giorni pieni di scoperte, di emozioni che ho percepito benissimo attraverso le parole di Tommy.


Il finale non è di certo di quelli che piacciono a me, di solito... Invece l'ho trovato perfetto per questo libro. Doveva finire così...




4 commenti:

  1. accidenti, anche di questo libro mi hai fatto venire voglia di leggerlo. non posso andare avanti così sappilo!

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    1. Ho già prenotato la clinica psichiatrica per tutte :P

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