domenica 18 marzo 2018

Recensione #9 Accabadora di Michela Murgia by Antonia





Autrice: Michela Murgia
Titolo: Accabadora
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 26 maggio 2009
Pagine: 166


Trama
Maria vive a casa di Bonaria Urrai e nessuno sa il perché sia finita proprio lì (nonostante abbia una famiglia): "nata due volte", ("Fillus de anima. E' così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un'altra") . La bambina cammina per le strade del paese con la vecchia e i commenti malevoli le piovono addosso. Ma non c’è nulla di strano, la donna ha preso la bambina con sé, la farà diventare adulta e sua sua erede. In cambio chiede solo una cosa, che la bambina si prenda cura di lei, quando ne avrà bisogno.
La protagonista di Accabadora è sorpresa da tutte le attenzioni che le presta l’anziana donna, sarta del paese, che non sembra chiederle nulla e la lascia vivere liberamente. Eppure c’è qualcosa in questa donna, nei silenzi prolungati, nel vestito nero, una sorta di mistero che l’avvolge. (“In ginocchio con il metro di pelle si muoveva rapida come un ragno femmina”). Di notte conduce una doppia vita (“Ha chiesto lui di me?”). Qualcosa che il libro svela lentamente.
Ci sono tante cose che Maria non capisce, che osserva, ma non si spiega. Lei infatti non sa che la donna conosce l’oscurità delle persone, sa fare sortilegi e quando non si può evitare entra nelle case a.....
Accabadora di Michela Murgia è il libro vincitore del Premio Campiello 2010



Bel libro, breve ed intenso, molto scorrevole, ambientato nella Sardegna negli anni 50. Vengono descritte atmosfere antiche di questa terra, in cui sembra si ritrovino i profumi delle campagne, i costumi della gente nella quotidianità, il linguaggio della popolazione che prega ancora in latino e che di questa lingua ne ha conservato gran retaggio. Molte le chiavi di lettura per una storia, originale e cruda, che fa meditare sull'essenza della vita, l’appartenenza al territorio, l’istruzione e il significato del lutto. Si tocca con garbo argomenti delicati come quelli dell’adozione e dell’eutanasia: temi, questi ultimi, che pongono frequenti domande e molteplici risposte.
Consigliato assolutamente.





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