mercoledì 29 settembre 2021

Recensione #706 I sette mariti di Evelyn Hugo by Taylor Jenkins Reid

 


Buon pomeriggio, secondo post di oggi che esce più tardi del solito perché ho finito il libro proprio in queste ore.

Ringrazio la Mondadori per la copia digitale.


Titolo: I sette mariti di Evelyn Hugo

Autore: Taylor Jenkins Reid

Pagine: 420

Casa editrice: Mondadori

Data di pubblicazione: 7 settembre 2021

Trama

Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex "divina" di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l'ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L'incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l'occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell'attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent'anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l'attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile.





Non avendo calcolato bene i tempi, a causa di alcuni imprevisti, mi sono ridotta proprio all’ultimo minuto con la lettura di questo romanzo. Tuttavia ho avuto la fortuna di essere incappata in una storia che mi ha coinvolta da subito.

Evelyn Hugo, celeberrima star di Hollywood degli anni 50/60, affida alla sconosciuta reporter Monique l'incarico di redigere la sua biografia. Perché proprio lei? Cosa lega le due donne?

Sono rimasta totalmente affascinata dal racconto della vita di Evelyn e da tutto ciò che le è successo. È la storia di una donna che, già da adolescente, sapeva perfettamente cosa volesse dal suo futuro. Era disposta a tutto pur di riuscire a realizzare il suo scopo. Ho amato tantissimo la protagonista e avrei letto altre 1000 pagine contenenti i resoconti delle sue avventure.

Tra i personaggi secondari, non ho avuto grandi preferenze. Sono stati tutti ben caratterizzati, con i vari pregi e difetti che li contraddistinguono, ma nessuno di loro è stato in grado di superare il mio interesse per Evelyn. Tuttavia ho apprezzato moltissimo il rapporto che si crea tra la protagonista e Henry.

Neanche Monique, di cui mi interessava solo conoscere il motivo per cui era stata scelta da Evelyn, è riuscita a distogliere la mia attenzione dalla donna.

Attraverso i ricordi di Evelyn, ho potuto rivivere il periodo del cinema degli anni 50 60, in cui lei era la Regina indiscussa.

Lo stile della Reid mi ha ricordato, anche se in maniera blanda, quello di una delle autrici romance che ho nel cuore da sempre: Judith Krantz. Come lei sa creare personaggi femminili indimenticabili, forti, ma al tempo stesso pieni di imperfezioni e debolezze.

Un romanzo sorprendente che rientra sicuramente tra i migliori letti quest’anno e di cui, appena potrò, comprerò il cartaceo.







Recensione #705 Thunderhead by Neal Shusterman

 


Quello che amo delle varie rubriche che ho nel blog è il fatto che, oltre a farmi proseguire con le varie serie, mi da la possibilità di recuperare molte letture. Per settembre ho dovuto scegliere dal blog di Francesca Punto di lettura. Trovate QUI la sua recensione.


Titolo: Thunderhead

Autore: Neal Shusterman

Serie: Arc of a Scythe #2

Pagine: 396

Casa editrice: Mondadori Oscar Fantastica

Data di pubblicazione: 13 ottobre 2020

Trama

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.

Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti.

Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente.

Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento.

Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?






Thunderhead non è incappato nella maledizione del secondo Libro. Ha mantenuto infatti le stesse attrattive del precedente. Cosa per nulla semplice.

Si è confermato il mio giudizio positivo sui due protagonisti anche se qui li vediamo agire separatamente. Rowan e Citra sono evoluti in maniera sorprendente e forse li ho amati di più rispetto al primo libro.

Molto interessante il nuovo personaggio inserito in questo romanzo, Grayson/Slayd. Il suo ruolo in tutta la faccenda mi è piaciuto moltissimo.

La trama è sempre avvincente, ricca di colpi di scena. Tuttavia non mancano alcune parti più lente che so benissimo essere necessarie per far conoscere più approfonditamente il mondo distopico che fa da sfondo al tutto. Viene sviluppato molto bene anche il pensiero dell’intelligenza artificiale Thunderhead. Le mie parti preferite sono proprio i paragrafi in cui parla la AI. A tratti mi ha ricordato Aidan di Illuminae. Ho trovato queste sue riflessioni interiori davvero profonde e per molti sensi, attualissime. Descrivono molto bene l’uomo, i suoi sentimenti e le cause dei suoi comportamenti. Il personaggio non personaggio migliore di tutta la serie.

Adesso devo cercare assolutamente di leggere Rintocco e finire così questa trilogia.





La trilogia Arc of Scynte è composta da

1 Falce

2 Thunderhead

3 The Toll






martedì 28 settembre 2021

Recensione #704 Nearly Gone by Elle Cosimano

 


#15 Ci provo con... Elle Cosimano


L'ultimo post che ho fatto per questa rubrica risale a marzo... eppure è una delle mie preferite. Spero di essere più puntuale nei prossimi mesi.

 La nuova autrice che ho conosciuto è Elle Cosimano. Ha debuttato come scrittrice proprio con Nearly Gone, che è stato anche finalista all’Edgar Award e ha vinto l’International Thriller Award for Best Young Adult Novel. Il suo secondo romanzo, Holding Smoke (inedito in Italia), è arrivato in finale al Bram Stocker Award e all’International Thriler Award. Nel nostro paese è uscita nel 2020 con Ragazzi nella tempesta edito da Rizzoli. Elle vive tra le Blue Ridge Mountains in Virginia e una casa nella giungla nel Mar dei Caraibi. Puoi seguirla su www.ellecosimano.com 


Autrice: Elle Cosimano

Titolo: Nearly Gone

Serie: Nearly Boswell #1

Editore: Hope Edizioni

Pag: 348

Data di pubblicazione: 30 agosto 2021

Trama

Nearly Boswell sa come tenere un segreto.
Vivendo in un campo di case mobili alla periferia di Washington DC, sa che è meglio non condividere niente che possa renderla un facile bersaglio dei compagni di scuola, come, per esempio, la sua ossessione per gli annunci personali, il lavoro di spogliarellista della madre e, più di ogni altra cosa, la sua capacità di percepire le emozioni della gente, se sfiora la pelle di qualcuno. Quando però un serial killer comincia a fare strage di studenti, lasciando sul giornale criptici annunci che solo lei riesce a decifrare, a Nearly non resta che rivolgersi all’unica persona di cui non dovrebbe fidarsi: quel nuovo studente che la sta tenendo d’occhio.
Nearly potrebbe essere l’unica in grado di mettere insieme tutti gli indizi e, se non dovesse risolvere presto l’enigma, rischierebbe di diventare la prossima vittima.




Quando ho letto la trama di questo nuovo romanzo, pubblicato in Italia dalla Hope Edizioni, avevo tutta un’altra idea della storia che mi sarei trovata ad affrontare. Ma, nonostante il mio fraintendimento, il romanzo mi è ugualmente piaciuto molto.

Nearly ha diciassette anni e vive in una roulotte con sua madre che lavora come spogliarellista per guadagnare ciò che serve loro. La ragazza è in lizza per una borsa di studio che le permetterebbe di andare via da lì. Leggendo alcuni annunci personali inizia a sospettare che tra questi e le aggressioni ai danni di ragazze della sua età ci sia un collegamento.

Nearly è una protagonista davvero interessante. La sua determinazione nel voler aggiudicarsi la borsa di studio e, soprattutto, venire a capo delle misteriose aggressioni, è la caratteristica che ho apprezzato maggiormente in lei. Vive sicuramente una situazione non proprio normale o semplice. È sola, sua madre lavora di notte ed è poco presente, suo padre le ha abbandonate quando lei era piccola. Ciò l'ha resa più matura rispetto ai suoi compagni. Ho trovato un buon soggetto anche Mona, la mamma di Nearly. Non si vede granché ma è indubbio che tutto ciò che fa è per il benessere della ragazza. Ottimo anche come l'autrice non abbia descritto la loro situazione come la solita storia di degrado e povertà.

Il personaggio che meno ho apprezzato è Jeremy, il migliore amico di Nearly. Non lo so perché ma non sono riuscita a legare con lui. Non lo percepivo come amico sincero anche se si prodigava sempre per aiutarla.

Naturalmente Reece, il cattivo ragazzo, invece... Eh niente, è il mio genere di soggetto preferito: tormentato, con un passato oscuro e che cerca di redimersi. Buona anche la descrizione della loro relazione.

Il tocco paranormale che la Cosimano ha voluto dare al racconto mi ha lasciata un po' perplessa. Poteva donare una svolta interessante al tutto ma per me non ha aggiunto nulla al romanzo. Non viene sviluppata quasi per nulla.

Invece il mistero degli annunci, le deduzioni, le ricerche che fa Nearly sono il particolare che ho amato di più. Rompicapi, indovinelli sono sempre ben accetti nei libri che leggo perché stimolano la mia di curiosità e tengono viva la mia attenzione.

Lo stile della Cosimano è scorrevole e coinvolgente. Posso affermare che la prima volta con questa autrice è andata più che bene. Sono veramente soddisfatta. Un'autrice da tenere d’occhio e di cui sicuramente leggerò anche il secondo volume di questa serie.



lunedì 27 settembre 2021

Recensione #703 Odio quindi amo by Susan Elizabeth Phillips

 

Camminare fa bene, lo sappiamo tutti e cosa fa un'amante dei libri come me? Naturalmente non se li fa mancare neanche durante l'attività fisica. L'ascolto degli audiolibri, oltre a farmi passare più velocemente il tempo e sentire meno la fatica, mi permette di recuperare letture lasciate indietro. Perfetto esempio ne è Odio quindi amo, romanzo di un'autrice che apprezzo molto e che aveva aspettato fin troppo.


Autrice: Susan Elizabeth Phillips

Titolo: Odio quindi amo

Editore: Leggereditore

Pag: 407

Data di pubblicazione: 26 febbraio 2015

Trama

All'epoca delle scuole superiori a Parrish, Mississippi, Sugar Beth Carey aveva il mondo in pugno. Era la ragazza più ricca e più popolare della scuola, era lei che decideva quali erano i tavoli più in della mensa, con quali ragazzi si poteva uscire e se l'imitazione di una borsa di Gucci era accettabile se non eri la figlia dell'imprenditore più ricco della città e non potevi permetterti l'originale. Bionda e divina, aveva regnato incontrastata. Quando aveva lasciato Parrish per andare all'università, aveva giurato di non farvi ritorno mai più. Solo che adesso, quindici anni e svariati mariti dopo, si ritrova senza soldi, senza speranze e senza alternative, e si vede costretta a tornare nella città che pensava di essersi lasciata alle spalle per sempre per cercare un quadro di enorme valore lasciatole in eredità da sua zia. Qui scopre che Winnie Davis, la sua nemica di più lunga data, adesso ha tutto il successo, i soldi e il prestigio che un tempo appartenevano a lei. E, peggio ancora, Colin Byrne ‒ l'uomo a cui Sugar Beth aveva distrutto la carriera ‒ è diventato uno scrittore ricco e famoso e ha acquistato la villa in cui Sugar Beth è cresciuta. Come se non bastasse, tutti gli abitanti di Parrish, primo fra tutti proprio Colin Byrne, sembrano intenzionati a vendicarsi di tutte le cattiverie che Sugar Beth ha compiuto durante gli anni della scuola. Tuttavia, nonostante la sua insolenza e il carattere apparentemente duro, Sugar Beth non è più la perfida ragazzina viziata che tutti ricordano. Adesso è una donna molto più saggia e più matura, e piano piano riuscirà a riconquistare l'affetto della città e a fare breccia nel cuore delle persone che avevano più motivi per odiarla. Troverà così delle amiche, una sorella e un nuovo amore che non si sarebbe mai aspettata.




Ero alla ricerca di una storia leggera, divertente e romantica che non mi occupasse troppo la mente mentre camminavo. Sapevo perfettamente che la SEP era in grado di regalarmi tutte queste emozioni. Difatti non mi sbagliavo e ho adorato sia i personaggi che la storia di Odio quindi amo.

Sugar Beth Carey era la reginetta della scuola, amata e odiata dai compagni. Quando torna a Parrish, dopo 15 anni, si trova di fronte all’ostilità di quasi tutta la cittadina e soprattutto di Colin Byrne, l’insegnante che fece licenziare ai tempi del liceo.

Ho amato da subito la protagonista, Sugar Beth sa perfettamente cosa pensa di lei tutta la popolazione della piccola cittadina del Sud, eppure avanza a testa alta e non si lascia scoraggiare da niente e nessuno nella ricerca del quadro che potrebbe aiutarla a risolvere la sua situazione economica. Grazie ad alcuni flashback, diventano chiari sia il suo atteggiamento durante l’adolescenza sia le motivazioni dietro a quei comportamenti. Non sempre la sua vita è stata semplice e felice, come molti pensavano fosse a quei tempi. Mi è piaciuto molto come si relaziona a Gigi, figlia della sua odiata sorellastra Winnifred e di come evolve il rapporto con la già citata sorellastra.

Colin Byrne, il protagonista maschile è caratterizzato altrettanto bene. È un uomo calmo, tranquillo e posato che potrebbe sembrare inadatto a resistere al carattere spumeggiante di Sugar Beth. Invece proprio questa sua calma e sicurezza riescono a conquistare la ragazza. Ho adorato i loro battibecchi e i loro dialoghi frizzanti. Mi hanno fatto sorridere spesso e volentieri.

Ho trovato molto interessanti due dei personaggi secondari. Ryan l’ex ragazzo di Sugar Beth ai tempi del liceo, e Winnifred, la sorellastra. Molto bella la loro storia d’amore che inizia quasi per caso ma che, oltre a durare per molti anni, si rivela essere un rapporto vero e duraturo.

Lo stile della SEP è scorrevole, ironico e divertente. Più volte mi sono sorpresa a ridere da sola. Meno male che camminando da sola in orari in cui gira poca gente sono riuscita a non fare figure strane.

Lo so che lo dico sempre, dopo che un libro mi è piaciuto così tanto, ma vorrei davvero leggere altro di questa autrice. Soprattutto la serie Sport Romance che ho lì, nella mia libreria che mi guarda accusatoria...



giovedì 23 settembre 2021

Recensione #702 Unravel the Dusk by Elizabeth Lim

 

Come ultima recensione della settimana vi lascio, sul blog, la mia opinione del secondo capitolo della dilogia The Blood of Stars.

Ringrazio Mondadori per la copia digitale del romanzo.


Autrice: Elizabeth Lim

Titolo: Unravel the Dusk

Serie: The Blood of Stars #2

Editore: Mondadori

Pag: 348

Data di pubblicazione: 31 agosto 2021

Trama

Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l’imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate.
Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull’orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre.
La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa…
La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.






Pur col qualche difetto, il primo volume mi era piaciuto abbastanza. Avevo apprezzato lo stile leggero e poetico, la protagonista tosta e il world building esotico. Purtroppo, però, la magia non si è ripetuta con Unravel the Dusk. Almeno non del tutto.

La storia, seppur ricca di azione, sembrava, almeno a mio parere, più moscia, meno adrenalinica rispetto a Spin the Dawn.

Buona, anche qui, l’ambientazione che si ispira molto alla cultura orientale, in particolar modo a quella cinese.

Maia mi è piaciuta, pure qui, perché ho ritrovato la protagonista interessante e determinata che avevo conosciuto. È rimasta sola, senza Edan al suo fianco, ma non vacilla mai.

Il suo pov, che ci accompagna per tutto il libro, ce la mostra in ogni sua sfaccettatura, però, non permette di approfondire la conoscenza degli altri soggetti. Questo è un lato negativo che ho trovato sia in questo capitolo che nel precedente.

Un personaggio che non avevo notato, purtroppo, nel primo libro e che ho rivalutato parecchio è Lady Sarnai. È sicuramente quella che soffre di più. Eppure anche lei non si fa abbattere da niente e nessuno.

Mi è mancata molto la figura di Edan, lo avrei voluto più presente nella storia.

Lo stile della Lim è sempre scorrevole e poetico insieme per cui il libro si legge davvero molto velocemente. Anche il finale non è male, forse un po' troppo sdolcinato, ma perfettamente in linea con il resto della storia. Mi è piaciuto come l’autrice ha concluso il tutto.



La dilogia The blood of stars è composta:

1 Spin the dawn

2 Unravel the dusk



martedì 21 settembre 2021

Recensione #701 Città di spettri by Victoria Schwab

 



Buongiorno, il martedì sembra essere diventata la giornata dedicata ai review party. Oggi, infatti, il blog ospita l'evento dedicato alla pubblicazione italiana di City of Ghost di Victoria Shwab.

Ringrazio la Mondadori per il file digitale del libro.


Autrice: Victoria Schwab

Titolo: Città di spettri

Serie: Cassidy Blake #1

Editore: Mondadori

Pag: 320

Data di pubblicazione: 31 agosto 2021

Trama

Dall'autrice bestseller Victoria Schwab, un racconto spaventoso ed elettrizzante, pieno d'azione, che parla di infestazioni, passato, mistero, e del legame tra i veri amici (anche se quell'amico è un fantasma…).

Da quando Cass è quasi annegata (sì, va bene, è veramente annegata, ma non le piace ripensarci), è in grado di attraversare il Velo che separa i vivi dai morti… e accedere al mondo degli spiriti. Persino il suo migliore amico è un fantasma.
Insomma, la faccenda è già piuttosto strana. Ma sta per farsi ancora più strana. Quando i suoi genitori vengono ingaggiati per girare un programma televisivo dedicato alle città infestate, tutta la famiglia si trasferisce a Edimburgo, in Scozia. Dove cimiteri, castelli e vicoli sotterranei pullulano di fantasmi irrequieti. E quando Cass incontra un'altra ragazza che condivide il suo stesso "dono", si accorge di avere ancora molto da imparare sul Velo, e su se stessa.



Città di spettri è un fantasy young adult che parla di fantasmi. Ammetto di avere un certo timore quando ci sono in gioco queste presenze, ma essendo un racconto dedicato ai ragazzi mi sono fatta coraggio e ho accettato di partecipare al review party. Inoltre mi piace lo stile dell'autrice e volevo leggere qualcosa di nuovo uscito dalla sua penna.

Cassidy, a causa di un incidente, è stata in punto di morte. Dal suo risveglio si accorge di poter vedere i fantasmi. In più il suo migliore amico Jacob è proprio il fantasma che le ha salvato la vita. Quando i suoi genitori, studiosi di esperienze paranormali, decidono di partire per un lungo tour la ragazzina si troverà a seguirli. Prima tappa Edimburgo...

L'ambientazione cupa e nebbiosa della cittadina scozzese è resa benissimo dalle descrizioni della Schwab. Per di più è la città perfetta per ospitare i fantasmi più temibili. Nonostante abbia trovato originale l'idea del Velo, che separa la realtà conosciuta dal mondo dei fantasmi, ho patito per la mancanza di spiegazioni approfondite. Spero ardentemente che nei prossimi due volumi vengano dati maggiori dettagli.

Ho trovato Cassidy molto interessante e ben sviluppata. Da un lato mostra una dolcezza e un'ingenuità tipiche della sua giovane età, dall'altra un coraggio e una determinazione che mi hanno stupita.

Intrigante Jacob, l'amico fantasma di Cassidy, che prova per lei un sincero sentimento d'affetto. Anche su di lui spero di poterne sapere di più perché ho l'impressione che nasconda un importante segreto sul giorno dell'incidente di Cass.

Mi sono piaciuti anche i due genitori, un po' pazzerelli, della bambina. Indagano su spettri, fantasmi e presenze misteriose eppure non credono possano esistere veramente.

Altro soggetto che mi ha incuriosito è Lara la piccola acchiappa-fantasmi. Questo aspetto della storia mi ha fatto pensare a Melinda Gordon, la protagonista di Ghost Whisperer.

Dopo una serie di letture più impegnative, Città di spettri è stata una ventata di freschezza. L'ho letto in un paio di giorni, ne ho subito comprato il cartaceo e preordinato il prossimo capitolo.


La trilogia di Cassidy Blake è composta

Città di Spettri

Tunnel di Ossa

Bridge of Souls






lunedì 20 settembre 2021

Recensione #700 Fino all'ultima parola by Tamara Ireland Stone

 


Questa volta leggo #39


Buongiorno lettori, con la recensione 700, riprende anche la pubblicazione mensile della rubrica in collaborazione con Chiara e Chicca. La parola di settembre non poteva non essere foglie. Io ho scelto di parlarvi di questo libro che ho ascoltato ad Agosto grazie a Audible.


Autrice: Tamara Ireland Stone

Titolo: Fino all'ultima parola

Editore: Leggereditore

Pag: 368

Durata ascolto: 9 h e 27 min.

Data di pubblicazione: 12 ottobre 2017

Trama

Samantha McAllister sembra essere come tutte le ragazze popolari della sua età, ma dietro il suo aspetto ben curato nasconde un segreto mai confidato a nessuno. Consumata da un flusso inarrestabile di pensieri e preoccupazioni che rendono la sua vita una vera e propria lotta, Sam soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo. Ma l'incontro con Caroline cambierà le cose. Introdotta dalla sua nuova amica in un gruppo di ragazzi disadattati e ignorati da tutti, lentamente Sam inizierà a considerarsi più normale di quanto non si sia mai sentita frequentando le ragazze "in" della scuola, e scoprirà lati di sé che neanche immaginava...




Anche se siamo a fine settembre, questo audiolibro appartiene a quelli ascoltati ad agosto. La copertina era perfetta per il tema del mese, per cui ho aspettato finora per parlarvene.

Qualche anno fa lessi un altro romanzo di questa autrice che mi piacque molto, quindi avevo alte aspettative anche per Fino all’ultima parola.

La storia di Samantha mi ha coinvolta da subito e ho cercato di ritagliarmi sempre più momenti liberi per ascoltarle.

Samantha è affetta da disturbo ossessivo-compulsivo che nasconde a tutti, persino le sue amiche del cuore. Dal momento in cui stringe amicizia con Caroline, che la porta a conoscere l’angolo dei poeti, inizia a osservare la sua vita in maniera differente.

La cosa che ho apprezzato di più del romanzo è come viene descritto il sentimento d’amicizia. Le storiche amiche di Sam non rientrano in quello che io reputo un rapporto basato su un'amicizia sincera. Sono solo delle ragazze opportuniste, superficiali e false. Capivo perfettamente perché Sam non trovasse il coraggio di dire loro la verità sul suo DOC. Il solo fatto di non sentirsi compresa e la paura di essere derisa è sintomo di non amicizia. Al contrario, il rapporto che instaura con Caroline è vero e sincero. Difatti non ha problemi ad aprirsi con la ragazza. Il tutto è realistico perché l'apertura non avviene immediatamente. Piano piano la ragazza acquista sicurezza e fiducia nei confronti di Caroline.

Un paio di mesi fa ho pubblicato un post con tre libri che consigliavo sull’amicizia. Ecco, questo è un perfetto esempio di come deve essere questo rapporto tra due persone.

Essendo un romance young adult non manca la storia d’amore. Samantha si innamora di A. J. il ragazzo che lei stessa aveva bullizzato da bambina. Il sentimento che prevale tra i due, almeno inizialmente, è l’amicizia. L’affiatamento poi si trasforma in una relazione più romantica.

I personaggi che ho amato oltre a Sam, sono Caroline e A. J. Vorrei avere avuto un’amica come Caroline che mi spronasse ad essere me stessa e non dar retta alle mie insicurezze. Una persona che riesca a capirti e che ti accetti con pregi e difetti è rara.

A. J. non è il classico Bad Boy anzi è un ragazzo dolce e premuroso. Come ben sapete, io amo poco questa tipologia di personaggi, eppure A. J. riuscirebbe a conquistare anche me.

Dopo aver terminato il romanzo, ma pure durante la lettura non ho fatto altro che consigliarlo a Chiara e Chicca. Devono leggerlo assolutamente!!! Il consiglio vale anche per Manuela. 










domenica 19 settembre 2021

Intervista con le vamp... blogger #58

 


A settembre ritorna anche l'appuntamento con rubrica in collaborazione con Chiara, Erica e Chicca. Il sondaggio aveva inizialmente decretato un pari merito tra La regina delle sirene e The Inheritance Games. La sfida tra i due titoli ha regalato la vittoria al secondo.

Come al solito cliccando sul nome della vamp...blogger troverete i rispettivi post. 


Autrice: Jennifer Lynn Barnes

Titolo: The Inheritance Games

Serie: The Inheritance Games #1

Editore: Sperling & Kupfer

Pag:: 400

Data di pubblicazione: 8 giugno 2021

Trama

Avery Grambs ha dei piani ben precisi per il futuro: sopravvivere al liceo, ottenere una borsa di studio e dare una svolta alla sua vita. Ma quei piani cambiano in un istante quando scopre che Tobias Hawthorne, un eccentrico miliardario che lei non ha mai sentito nominare, le ha lasciato in eredità tutta la sua fortuna. Il lato negativo? Per ottenere il denaro di Hawthorne, Avery deve trasferirsi nella sua tenuta, dove ogni stanza trasmette l’amore per i puzzle e gli indovinelli del defunto proprietario. E dove vive tutta la sua famiglia, e specialmente i quattro nipoti del miliardario: pericolosi, affascinanti, scaltri e cresciuti con l’idea che l’eredità del nonno spetti loro di diritto.
Catapultata in un mondo in cui a farla da padrone sono la ricchezza, i privilegi e soprattutto i segreti, Avery deve imparare le regole di un gioco rischioso a cui i fratelli Hawthorne partecipano da sempre e cercare di resistere all’attrazione verso due di loro in particolare…


L'intervista


  1. A quale genere appartiene il libro?

Visti i misteri e rompicapo che arricchiscono la storia lo porrei nel genere Mystery, data l'età dei protagonisti lo collocherei nel ramo Young Adult e.

  1. Cosa pensi dei protagonisti?

Diciamo che nel complesso mi sono piaciuti anche se peccano di una buona caratterizzazione.

  1. Personaggio preferito?

Seppur già morto, Tobias Hawthorne, il diabolico nonno che ama mettere alla prova i quattro nipoti con rebus e indovinelli.

  1. Personaggio più odiato?

Non c'è stato nessuno che abbia realmente odiato in questa storia. Però... un certo personaggio non mi era granché simpatico. Non avevo torto!

  1. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?

Soprattutto curiosità. Sia nel seguire gli indizi in compagnia di Avery, che cercare di comprendere le motivazioni del vecchio Hawthorne. La domanda che mi è frullata i testa per tutto il romanzo è stata: PERCHÈ.

  1. Punti di forza?

Lo stile dell'autrice che è riuscita a a coinvolgermi da subito, come non succedeva da tempo. Anche i rompicapo erano un'aggiunta molto interessante.

  1. Punti deboli?

I personaggi che, per quanto intriganti, peccavano di un buon sviluppo psicologico.

  1. Come hai trovato lo stile dell'autrice?

Come ho già scritto in una delle risposte precedenti è coinvolgente, scorrevole e semplice. Non si perde in troppe descrizioni e riesce a creare la giusta atmosfera. Inoltre ha il pregio di utilizzare capitoli brevi che io apprezzo sempre in questa tipologia di romanzi. Regalano un ritmo veloce che non mi fa accorgere dello scorrere del tempo.

  1. E' facile entrare in empatia con la protagonista?

Essendo raccontato in prima persona dalla stessa Avery è molto semplice comprenderla. Un po' meno per quello che riguarda gli altri personaggi.

  1. Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Misterioso e coinvolgente.

  1. A chi lo consigli?

Lo trovo perfetto per chi cerca storie con giovani protagonisti alle prese con rebus, indovinelli e rompicapi.

  1. Quante stelline gli dai?

Nonostante qualche piccolo difetto per me merita 4 stelline e mezzo.

  1. Cosa ne pensi della cover?

Penso che sia molto in linea con la storia

  1. Citazione preferita?



Qui sotto il nuovo modulo per scegliere la lettura di ottobre.




Qual è il libro che ci farete leggere il mese prossimo?




venerdì 17 settembre 2021

Recensione #699 The winner's trilogy by Marie Rutkoski Vol 2 e Vol 3

 

L'angolo vintage 2.0 #27


Riprende anche l'appuntamento mensile con l’angolo vintage ideato da Chiara. In questa occasione vi voglio parlare dei due capitoli finali di una trilogia Fantasy che mi pento di non aver letto prima.


Autrice: Marie Rutkoski

Titolo: The winner's crime. La vendetta

Serie: The winner's trilogy #2

Editore: Leggereditore

Data di pubblicazione: 17 aprile 2019

Pagine: 265

Durata ascolto: 11 h e 11 min.

Trama

Un matrimonio reale è il sogno di ogni ragazza: sfarzo, festeggiamenti e balli fino all’alba. Ma non per la bella Kestrel, per la quale invece le nozze ormai prossime con il principe Verex rappresentano una gabbia che non le lascia via di scampo. Con l'avvicinarsi del matrimonio, vorrebbe ardentemente raccontare all'amato Arin la verità sul suo fidanzamento, se solo potesse contare su di lui... Ma di chi può ancora fidarsi, se non può credere neanche più a sé stessa? Spia in incognito alla corte imperiale, Kestrel è diventata una professionista dell’inganno: vive nella menzogna, per trasmettere informazioni agli herrani, il popolo che dovrebbe considerare suo nemico, ed è finalmente vicina a scoprire un terribile segreto. Nel frattempo Arin, che da semplice schiavo è diventato governatore di Herran, arruola alleati per allontanare dal suo Paese un pericoloso nemico ed è attanagliato dal sospetto che Kestrel sappia molto più di quanto dica, e che menta... La verità, però, può fare più male delle menzogne, e quando verrà a galla, Kestrel e Arin dovranno fare i conti con le conseguenze delle proprie scelte.

Amore, intrighi e colpi di scena per una storia ricca di passione... in attesa dell’esplosivo finale.


Autrice: Marie Rutkoski

Titolo: The winner's kiss. Il bacio

Serie: The winner's trilogy #3

Editore: Leggereditore

Data di pubblicazione: 21 novembre 2019

Pagine: 352

Durata ascolto: 14 h e 17 min.

Trama

La guerra è cominciata. Arin ne è al centro a fianco a nuovi alleati dei quali non si può fidare per combattere contro l’impero. Anche se si è convinto di non amare più Kestrel, Arin non l’ha dimenticata, come non ha dimenticato chi è diventata: il tipo di persona che ha sempre disprezzato. Ha tenuto più all’impero che alla vita di persone innocenti, e certamente più che a lui.
O almeno, questo è quello che crede...
Nel gelido Nord, intanto, Kestrel è prigioniera in un brutale campo di lavoro. E mentre cerca disperatamente un modo per scappare, vorrebbe che Arin sapesse quello che ha sacrificato per lui. Vorrebbe farla pagare all’impero per quello che le è stato fatto. Ma nessuno ottiene quello che vuole solo desiderandolo.
Mentre la guerra si fa più intensa, entrambi scoprono che il loro mondo sta cambiando in modo irreversibile. L’Est è in guerra con l’Ovest e loro sono nel mezzo.
Con così tanto da perdere, chi può vincere davvero?
Dopo l’intrigo e il pericolo di The Winner’s Curse. La maledizione, dopo la rivoluzione e il romanticismo di The Winner’s Crime. La vendetta, ecco il terzo e ultimo volume di The Winner’s, trilogia bestseller per il New York Times.



Evito di parlare della trama per evitare spoiler, ma cercherò di trasmettervi, almeno in parte, tutte le emozioni che mi ha regalato The Winner's Trilogy.

Inizio con il dire che tutti i volumi della serie sono riusciti a mantenere sempre viva la mia attenzione. Sono rimasti inalterati il ritmo narrativo, i colpi di scena, le battaglie, gli intrighi politici. Tutti e tre i capitoli hanno sempre tenuto un ritmo davvero molto alto e coinvolgente. Credo di aver riscontrato ciò solo nella trilogia Nevernight di Kristoff e in poche altre serie.

Tutto il mondo in cui è ambientata la storia è costruito benissimo, così come gli usi e le leggende dei due popoli in conflitto.

Al di là di questi essenziali punti, quello che ho amato di più sono i personaggi e la loro caratterizzazione.

Ho apprezzato Kestrel, la protagonista, dalla prima all’ultima pagina. Ho compreso ogni sua scelta, ogni sacrificio che compie, le sono stata vicino in ogni momento. Nonostante lei non avesse bisogno di nulla. Una figura femminile così determinata, coraggiosa e forte mi capita raramente di incontrarla. È un vero peccato! Inevitabile la similitudine con Mia Corvere di Kristoff o Nora Sutherlin della Reisz. Seppur diverse tra loro sono il tipo di donne che io ammiro (e vorrei essere). Non si fanno mai abbattere dalle avversità, affrontano i problemi con decisione. Tutto perché il popolo a cui appartengono o la persona amata siano felici.

Arin è il co-protagonista del romanzo e verso alcuni suoi comportamenti ho avuto reazioni diverse. In alcuni momenti lo avrei sbattuto al muro per farlo svegliare e perdere quella cecità che aveva nei confronti dei gesti di Kestrel. Ho capito che siete nemici, però non hai imparato nulla su di lei in tutto il tempo che avete trascorso insieme? In un attimo la fiducia in Kestrel svaniva. Questo avviene soprattutto nel secondo volume in cui Arin mi ha fatto arrabbiare tantissimo. Nel terzo, invece, ho cambiato opinione su di lui perché si è ripreso alla grande diventando un'ottimo personaggio.

Devo dire anche quanto ho amato la relazione tra Kestrel e Arin? Non mi dilungo e uso solo una parola: perfetta!

Tra i personaggi secondari, pur essendo poco presente, mi ha intrigato da subito il principe Verex figlio dell’imperatore e promesso sposo di Kestrel. Lui mi ha incuriosita parecchio e avrei voluto conoscerlo meglio, al punto che leggerei volentieri uno spin-off su di lui.

Altri due che mi sono piaciuti moltissimo sono sia il principe Roshar che la Principessa Risha

Ma ripeto: tutti i soggetti che ho incontrato in questa trilogia sono caratterizzati magnificamente dall’autrice.

Si è capito che l'ho adorata? Nel prossimo ordine libroso ho intenzione di prendere in cartaceo tutti e tre i volumi.


La trilogia The Winner's è composta da

0,5 – Bridge of snow

1 – The Winner's Curse La maledizione

2 – The Winner's Crime La vendetta

3 – The Winner's Kiss Il bacio