martedì 20 agosto 2019

Ferie Blog



Il blog, per la prima volta, si prende qualche giorno di riposo.

Non vi abbandono del tutto perché su Instagram vi posterò le foto delle mie letture.

Buone vacanze e ci vediamo a settembre con tante nuove recensioni e rubriche!



lunedì 19 agosto 2019

Intervista con le vamp... blogger #34


Buongiorno lettori, mentre io sono in viaggio per il Lago di Garda, vi lascio l'ultimo post prima di chiudere il blog per qualche giorno.
Il romanzo scelto da voi per questo mese è il terzo di una serie di libri auto-conclusivi di due autrici che ho già apprezzato in precedenza. Questa volta i nostri pareri sono differenti per cui andate a curiosare nei blog di Chiara, Manuela, Chicca ed Erica.


Autrici: Penelope Ward & Vi Keeland
Titolo: Il mio bastardo preferito
Editore: Newton Compton Editori
Pag:: 252
Data di pubblicazione: 27 maggio 2019
Trama
L’incontro con un pilota misterioso e affascinante è destinato a cambiare per sempre la vita di una ragazza
Sapresti scegliere tra soldi e amore? Sicuramente hai già una risposta in testa e stai anche pensando che si tratta di una decisione facile. Per me non lo è affatto. Ho già menzionato il fatto che qui si sta parlando di una barca di soldi? Ecco. Uscivo da un periodo stressante e avevo bisogno di starmene per conto mio. Così, ho preso una decisione impulsiva: sono partita e in aeroporto ho conosciuto Carter, per caso. È stata una conversazione bollente, ma poi lui se ne è andato e pensavo che non l’avrei mai più rivisto. Invece… era il pilota del mio volo. Sapevo che innamorarmi di lui sarebbe stato pericoloso: la sua reputazione di playboy era nota in tutti gli aeroporti del mondo e anche se ero certa che mi avrebbe ferita, non l’ho allontanato. Forse una parte di me desiderava essere la ragazza in grado di fargli mettere la testa a posto. Ero completamente ammaliata da Carter e non mi sono accorta che più mi faceva volare e più il rischio di precipitare era alto. Fino a che ho capito di non poter più tornare indietro.

L'intervista

  1. A quale genere appartiene il libro?
Il romanzo è un puro romance contemporaneo.
  1. Cosa pensi dei protagonisti?
Mi sono piaciuti anche se ho preferito Carter. Divertente e scanzonato come piace a me.
Kendall non è stata male fino al 75% del romanzo quando ha preso quella decisione senza pensarci un attimo o concedere un po' di tempo a Carter per sistemare il problema sorto.
  1. Personaggio preferito?
Carter come ho già accennato sopra.
  1. Personaggio più odiato?
Anche se si è vista per un attimo non ho per niente apprezzato la madre di Kendall. Il suo unico interesse erano i soldi dell'eredità e non la felicità della ragazza.
  1. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
La lettura è stata divertente e rilassante. Splendidi i dialoghi con doppi sensi dei due protagonisti.
  1. Punti di forza?
Lo stile delle autrici è talmente scorrevole che ho divorato il romanzo in poche ore.
  1. Punti deboli?
La fine del romanzo è davvero troppo affrettata.
  1. Come hai trovato lo stile delle autrici?
Leggero, ironico, scorrevole.
  1. E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?
sì. la Ward e la Keeland ne hanno fatto un buon ritratto.
  1. Quale aggettivo lo descrive meglio?
Divertente, allegro, leggero.
  1. A chi lo consigli?
Agli amanti di quei Romance che hanno tocchi di humor qua e là.
  1. Quante stelline gli dai?
Quattro stelline super meritate
  1. Cosa ne pensi della cover?
In linea con le altre della serie
  1. Citazione preferita?
«Siamo tutti incasinati in qualche modo. Tutti abbiamo segreti da nascondere e una croce da portare».


Vi lascio, come al solito, il modulo per votare la prossima lettura.




Noi ci rivediamo a settembre!





domenica 18 agosto 2019

Recensione #390 Diciannove by E.S. Carter



Autrice: E. S. Carter
Titolo: Diciannove
Serie: Love by Numbers #1
Editore: Quixote Edizioni
Pag:: 289
Data di pubblicazione: 17 luglio 2019
Trama
La vita può cambiare in un batter d'occhio.
Ciò che ti definisce è il modo in cui ti adatti ai cambiamenti.
Jake Foy è un aspirante attore che ha avuto poco successo. È anche il tipico ragazzaccio che "le ama e le lascia", senza che l'amore entri mai nell'equazione.
Emma Campbell sta cercando la sua strada, affrontando i ricordi del suo passato, una madre apatica e le scelte davanti a sé. Riuscirà a concentrarsi sulla luce quando la vita continua a circondarla di oscurità?
L'amore saprà legare questi due poli opposti o le circostanze sfuggiranno al loro controllo, distruggendoli?



Questi mesi estivi mi hanno fatto venire voglia di leggere Romance. Il caldo opprimente e il lavoro stressante richiedevano letture leggere e spensierate. La trama di Diciannove sembrava perfetta e, complice il fatto che la Quixote pubblicherà tutta la serie in tempi brevi, ho richiesto la copia digitale del libro.
Jake è un attore in cerca di fama, bello e irresistibile a cui ogni donna cade ai piedi. Anche qualche uomo...
Emma è più posata, una ragazza moderna, sulla soglia dei vent'anni, che vive una vita normale.
Non ho per nulla amato Jake all'inizio, anzi proprio non lo sopportavo. Racchiudeva tutti i cliché del genere sciupa-femmine. Di solito queste caratteristiche non mi infastidiscono più di tanto, ma in lui tutto era troppo. Bellissimo, irresistibile, sapeva far tutto... niente proprio non riuscivo a farmelo piacere. Tuttavia con il proseguire della storia ho cominciato a rivedere la mia opinione su di lui. Non si è rivalutato del tutto ai miei occhi, ma ha subito un notevole miglioramento. Finalmente è uscito il suo lato più umano, decisamente più normale.
Ho, al contrario, apprezzato da subito Emma. Stranissimo per me che di solito che ne vuole per farmi amare un personaggio femminile.
«Perché siete tutti così contrari all’idea che Jake voglia passare del tempo con me? Conosco la sua reputazione, Liam. Non sono una groupie ingenua che pensa di essersi accaparrata il ragazzaccio dei ragazzacci. Dammi un po’ di fiducia, per favore. Inizia a darmi fastidio l’essere trattata come una bambola fragile, rotta.»
Invece la ragazza ha saputo conquistarmi con la sua pacatezza, la sua combattività e, soprattutto, il suo non essere lagnosa. Poi ama la lettura come me per cui un punto in più per lei.
«Chi potrebbe mai sentirsi non amato o solo quando, nascosto tra le pagine di un libro o tra le note di una canzone, c’è un intero mondo di viaggi da scoprire?»
Ho trovato divertenti e interessanti anche i personaggi secondari: dai fratelli di Jake alla migliore amica di Emma, comprendendo anche H, fedele amico del protagonista.
L'aspetto del romanzo che mi è piaciuto tantissimo è lo svolgimento della storia. Più volte l'autrice è riuscita a sorprendermi in maniera positiva. Avvenimenti inaspettati hanno fatto in maniera che il racconto acquisisse un tocco di originalità che lo differenzia dagli altri romance.
Il terribile cliffhanger finale non mi ha convinta del tutto, ma mi ha comunque lasciata senza parole e vogliosa di leggere il seguito. Fortunatamente ho già il prossimo volume nel Kindle e presto ne inizierò la lettura.
Un buon romanzo che, dopo un inizio poco convincente, ho apprezzato molto.


La serie è composta:
  1. Diciannove
  2. Ventuno (recensione a settembre)
  3. Three
  4. Thirteen
  5. One
  6. Eight
  7. Two



venerdì 16 agosto 2019

Recensione #389 Una possibilità by B.J. Harvey



Autrice: B.J. Harvey
Titolo: Una possibilità
Serie: Chances #1
Editore: Hope Edizioni
Pagine: 201
Data di pubblicazione: 8 luglio 2019
Trama
Dal momento in cui si sono guardati, Kenzie Sharp e Millen Ross non hanno più avuto scampo. L’attrazione fra di loro è stata inarrestabile. Fino a quando lui è sparito…
Tre mesi dopo, la vita di Kenzie ha ricominciato a scorrere serenamente e il rammarico per quell’occasione non vissuta appieno inizia a scomparire, ma poi Millen entra nel suo bar, al fianco di Lana Mason, e tutto sembra avere ancora meno senso.
Fra segreti da rivelare, inganni da smascherare, impegni da mantenere e ruoli da rivestire, Kenzie e Millen si troveranno a fare i conti con l’amore e a sperare che, alla fine, per loro ci sia… una possibilità.



Premetto subito che il tradimento è la cosa, per me, peggiore che possa esistere. Imperdonabile sia in amicizia che in amore. Allora perché ho voluto leggere questo romanzo? Perché nella trama non se ne fa menzione e ho creduto di leggere un libro diverso.

Kenzie e Millen si conoscono nel bar gestito da lei. L'attrazione fra i due è forte e immediata e passano alcuni giorni in perfetta sintonia, ma l'uomo sparisce dopo averle fatto promesse di rivedersi e instaurare un rapporto vero e serio.
Il problema principale che ho avuto con questo libro sono i protagonisti. Kenzie e Millen non sono riusciti a conquistarmi come mi ero aspettata. Inizialmente ho avuto un buon approccio con loro. La donna che non voleva essere “l'altra” era (o sembrava) decisa su questo punto per cui aveva la mia ammirazione. Forse aveva ceduto alle proposte di Millen troppo facilmente, ma questo non mi ha disturbato in maniera eccessiva. Il suo comportamento dopo il secondo incontro, però, non mi è piaciuto per nulla. È bastata una notte di sesso per farle rivedere tutti i suoi buoni principi e diventare ciò che mai avrebbe voluto essere: l'altra donna! Avrei, di gran lunga preferito vederla più ferma sulle sue idee.
Parliamo di lui. Millen stesso inizialmente mi ha fatto un'ottima impressione. Ho adorato il suo spirito e la sua determinazione nel tentare di conquistare Kenzie. Poi, purtroppo, si perde anche lui. Codardo nel non mandare neanche un messaggio con scritto,per esempio, “è finita” a Kenzie! Il grave motivo, comprensibile da un certo punto di vista, che lo aveva tenuto lontano dalla sua amata decade dopo la famigerata notte di sesso.
Ormoni impazziti che neanche un adolescente!
Non parliamo poi dell'escamotage della fidanzata di lui... usato e stra-usato da secoli per ingabbiare i ricchi fessacchiotti come Millen.
Una cosa positiva del romanzo è lo stile di scrittura della Harvey. Nonostante la mia antipatia per i personaggi è riuscita a farmi appassionare alle loro vicende. Ho letto poi il libro in poche ore tanto era scorrevole.

La serie è composta:
1 Una possibilità
2 Second Chance
3 Third Strike




martedì 13 agosto 2019

Recensione #388 Nell'ombra by Melisa Schwermer



Autrice: Melissa Schwermer
Titolo: Nell'ombra
Editore: Adiaphora Edizioni
Pag:: 264
Data di pubblicazione: 16 novembre 2018
Trama
Trasferitasi a Francoforte per lasciarsi alle spalle il tradimento del fidanzato, la giornalista e scrittrice Elsa Winter si ritrova fin da subito al centro di una rete di coincidenze misteriose quanto inquietanti. Chi sono gli uomini che suonano di continuo al suo campanello alla ricerca della terapista Daphne, precedente inquilina dell’appartamento? Quale atto di violenza si è consumato tra le pareti di quella casa? E, soprattutto, cosa nasconde Pappel, il bizzarro vicino, che pare così ossessionato da lei?
Con l’aiuto di Achim, vecchio amico e compagno di studi, Elsa si ritroverà a dover far luce tra le ombre del passato per scoprire chi sta tessendo i fili di questo diabolico spettacolo, inconsapevole di quanto la catastrofe a cui la follia umana può condurre si stia facendo sempre più vicina.




Le mie letture estive proseguono con un altro libro della Adiaphora Edizioni, che presenta un catalogo molto interessante.
Elsa, giornalista e scrittrice, si trasferisce in un appartamento a Francoforte per riprendersi dalla crisi con il fidanzato Esteban e per completare il suo romanzo. La precedente occupante dell’appartamento era Daphne, una psicoterapeuta che curava i disturbi sessuali, allontanatasi dopo essere stata aggredita da un suo paziente. Elsa conosce subito il suo nuovo vicino, Georg Pappel, un uomo molto strano...
Devo dire che la scrittura di Melissa mi è piaciuta e ha saputo incuriosirmi il tanto da spingermi a saperne di più sulle sorti di Elsa, su cosa fosse successo a Daphne, su chi fosse realmente Pappel.
Buona la caratterizzazione dei personaggi principali attraverso i POV di Elsa e Pappel.
Le sensazioni della donna vengono descritte molto bene. Ottima anche la parte che la vede investigare alla ricerca dei fatti passati.
Georg, il vicino inquietante e stalker, ha uno sviluppo alquanto credibile e, da subito, ho avvertito verso di lui quel senso di viscido perfetti per il suo personaggio.
Quello che però mi è mancato è un maggiore approfondimento dei soggetti secondari, per me importantissimo in una storia di questo tipo. Molte cose vengono solo intaccate ed era necessaria maggiore profondità.
La trama è veloce e l'autrice non si perde in dettagli inutili anche se tralascia, al tempo stesso, alcune cose essenziali.
Nel complesso un buon thriller con la giusta dose di suspense.




lunedì 12 agosto 2019

Recensione #387 Wendigo by Algernon Blackwood



Autore: Algernon Blackwood
Titolo: Wendigo
Editore: Adiaphora Edizioni
Pagine: 180
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2018
Trama
Nelle regioni selvagge dell’Ontario nordoccidentale, il giovane studente di teologia Simpson e lo zio, il dottor Cathcart, sono impegnati in una battuta di caccia all’alce in compagnia di Hank e del franco-canadese Joseph Défago, loro guide. La spedizione si divide in due gruppi: Cathcart procede al fianco di Hank, mentre Défago conduce Simpson a bordo di una canoa nell’esplorazione di un vasto territorio inviolato.
Appena accampatisi, Défago è allarmato da uno strano e spaventoso odore portato dal vento e, nel pieno della notte, i suoi lamenti svegliano Simpson: la guida è rannicchiata tra le coperte in preda all’angosciante terrore di una presenza in agguato nella foresta. Défago fugge nelle tenebre, costringendo Simpson a un inseguimento tra oscuri alberi e sentieri impervi. Seguendo le tracce sulla neve per miglia, il giovane nota che altre orme si sono aggiunte a quelle di Défago: più grandi, inquietanti, e non sembrano appartenere a un essere umano…
In quelle foreste glaciali una blasfema creatura ha dato inizio a una caccia spietata.





Al di là di tutto il rosa che riempie il mio blog io amo tantissimo il genere horror. Quando la casa editrice Adiaphora mi ha contattata per avviare una collaborazione sono andata subito a sbirciare nel loro catalogo. Il primo titolo che mi ha colpita è stato proprio questo.
Il libro è un lungo racconto di un autore che proprio non conoscevo sebbene sembra essere molto famoso e apprezzato dai grandi maestri del genere.
Ho trovato l'ambientazione davvero evocativa e ben descritta. La natura misteriosa e inquietante che fa da sfondo alla vicenda è perfetta.
Benché i personaggi non vengano caratterizzati a fondo, le loro paure sono percepibili mi maniera tangibile. Persino la creatura, il misterioso Wendigo, la cui presenza è appena accennata, è quasi capace di bucare le pagine.
La scrittura di Blackwood, pur risalendo a quasi un secolo fa, non è per nulla altisonante o pesante. Mi ha incatenato subito al kindle curiosa di conoscere cosa succedeva ai personaggi.
Da estimatrice di questo tipo di racconti voglio cercare altre opere di Blackwood. Ho trovato molto interessanti le notizie sulla vita e le opere dell'autore. La prefazione e la postfazione sono davvero interessanti.



sabato 10 agosto 2019

Recensione #386 Tight End by Devon McCormack



Autore: Devon McCormack
Titolo: Tight End
Editore: Quixote
Pagine: 364
Data di pubblicazione: 24 giugno 2019
Trama
«Non ho bisogno di un cazzo di babysitter.»
La star del football americano nel ruolo di tight end, Tad Roarke, gay dichiarato, ha successo, soldi e fama: più o meno tutto, eccetto una buona reputazione. Dopo essere stato dipinto dai media come un fedifrago privo di scrupoli, si ritrova abbandonato da uno sponsor dopo l’altro. A peggiorare le cose, è stato indicato come prossima vittima di un serial killer di celebrità omosessuali. L’FBI lavora con la sua squadra per proteggerlo, assegnandogli l’agente Bryce Finnegan come guardia del corpo sotto copertura. Ma, sin dall’inizio, Bryce non gli piace: il poliziotto pensa che lui sia solo un ragazzino viziato. Forse ha ragione, ma in ogni caso Tad non ha intenzione di provargli il contrario: farà qualsiasi cosa per rendergli il lavoro ancora più difficile. Tuttavia, per quanto lo odi, non può negare che sia attraente da morire… e non gli dispiacerebbe giocare un po’ con lui tra le coperte.
«Non mi pagano abbastanza.»
L’agente Bryce Finnegan non è estraneo agli incarichi sotto copertura. Essendosi occupato in passato di cartelli della droga, è abituato a mettere a rischio la propria vita. Ciò a cui non è abituato è avere a che fare con ragazzini viziati e ricchi, che non si rendono conto di quanta fortuna abbiano: quando incontra Tad Roarke si aspetta che sia un cretino, e scopre di avere ragione. Ma più tempo passa con lui, più si rende conto che tutti gli atteggiamenti di Tad sono poco più che una recita da spaccone: non è uno stronzo e i media hanno distorto più di qualche fatto per infangare la sua reputazione. Ora, Bryce non deve preoccuparsi solo di proteggere il ragazzo da un serial killer, ma anche di non innamorarsi di lui nel frattempo.



Ci sono ricaduta e la prima cosa che ho notato in questo libro è la copertina. Però poi anche la trama mi ha interessata e ho chiesto la mia copia digitale alla Quixote.
Tad, famoso giocatore di football, dichiaratamente gay, viene preso di mira da un serial killer. Per proteggere la sua vita viene assunto Bryce, un agente FBI che lavorerà sotto copertura. Tra i due l'attrazione calda, bollente e rabbiosa è immediata.
Tad e Bryce hanno entrambi pregi e difetti che non me li ha fatti amare del tutto. Non ho un vero preferito tra loro, ma ho apprezzato un pochino di più il giocatore.
Tad nasconde dietro un lato arrogante, egocentrico e superficiale un ragazzo altruista e bisognoso d'amore. Il rapporto con il padre non è dei migliori e il ragazzo cerca di fare di tutto per compiacerlo. Persino dedicarsi anima e corpo al football benché non senta essere il suo scopo principale nella vita.
Bryce è la guarda del corpo più inetta di cui mi sia capitato di leggere! Già da subito flirta con Darren, assistente di Tad; beve abbondantemente sul lavoro; si distrae troppe volte quando la sua attenzione dovrebbe essere concentrata totalmente sul suo protetto. A parte questo come uomo non è male e perfetto per vedere oltre lo schermo innalzato da Tad. Uno degli aspetti positivi del romanzo, quello che mi è piaciuto di più, è l'evolversi della relazione tra i due protagonisti. Nonostante l'iniziale attrazione il vero sentimento cresce piano piano, mentre i due iniziano a conoscersi a fondo. Non mancano le scene hot, ma non sono eccessive o disturbanti. 
Non ho trovato, invece, per nulla sviluppati (o proprio pochissimo) i personaggi secondari. Di loro so che Darren è l'assistente di Tad, Debra l'addetta stampa di Tad con una madre malata; Kiernan il padre di Tad che nasconde al figlio cosa è realmente successo alla madre. Un vero peccato perché potevano rivelarsi davvero interessanti e spingermi a saperne di più di loro attraverso altri libri.
Anche la trama e il mistero legato al killer peccano di mancanza di approfondimento.

Nel complesso una storia carina, ma con troppe lacune per poterla apprezzare del tutto.



giovedì 8 agosto 2019

Recensione #385 Come nessuno al mondo by Amabile Giusti


Libro letto per: Reading Challenge Dalle tre ciambelle Ristorante – Pizzeria
Tavolata La Paella della Bacci – Caffè: Leggi il libro di un'autrice Italiana




Autrice: Amabile Giusti
Titolo: Come nessuno al mondo
Editore: Amazon Publishing
Pag:: 380
Data di pubblicazione: 2 luglio 2019
Trama
Lei è dolce e riservata, lui spavaldo fino all’arroganza: è conflitto a prima vista ma l’attrazione è in agguato...
Diane è una ragazza discreta e un po’ timida, alle prese col suo primo anno di università. Ha un rapporto complicato con la madre, un’attrice hard dal temperamento sprezzante. Un giorno, al campus, incontra Derek, ventun anni di sfrontata bellezza e ingestibile strafottenza, che insegna surf sulla spiaggia di Santa Monica e non è certo uno studente modello, nonostante sia il figlio del rettore del college. I due, da subito, non si sopportano: Diane, che scrive racconti ed è segretamente invaghita dell’ineffabile Rupert, suo professore di letteratura, trova Derek ignorante e maleducato, e lui non perde occasione per prendersi gioco di lei e maltrattarla, anche in pubblico. Alcune impreviste circostanze, tuttavia, li fanno avvicinare più di quanto entrambi avrebbero mai creduto possibile, e i due giovani cominciano a guardarsi reciprocamente con occhi diversi. Che la dolce Diane sia più forte e caparbia di quanto appare, e il rude Derek meno insensibile di quanto i suoi modi mostrino?Sullo sfondo di una splendida Los Angeles, tra corse in moto, feste universitarie e spiagge assolate, Derek e Diane impareranno che le cose non sono mai come sembrano, e che l’amore vero, quando arriva, ti travolge e ti cambia.







Amabile Giusti è una di quelle autrici che riesce sempre a regalarmi ore di piacevole lettura. Non si è smentita neanche stavolta, fortunatamente.
Diane ha diciotto anni ed è la figlia di una delle più famose attrici hard d'America. Dopo l'ennesima, pesante, avance di Esteban, compagno della madre, decide di andare via di casa. Affitta un piccolo monolocale e si mantiene da sola agli studi.
Derek ha un rapporto a dir poco conflittuale con il padre, rettore dell'università dove studia la ragazza. L'incontro tra i due avviene in maniera insolita e si detestano da subito, ma...
Anche questa volta l'autrice crea una storia che sembra avere al suo interno i soliti cliché del genere. Lui bad-boy, donnaiolo, bello e arrogante; lei dolce, timida e pura. 

Sono un tipo democratico, io. Me ne frego se sei figlia di un ministro della Chiesa battista o di una pornostar. Io sono porco a prescindere.
Tuttavia la Giusti inserisce sempre quel qualcosa che fa distinguere il libro dagli altri.
Ho impiegato un po' a entrare nel vivo della storia perché Derek è un personaggio davvero difficile da inquadrare. Amabile lo ha caratterizzato davvero magnificamente. Dietro quella scorza dura come il metallo che tanto ama lavorare, si nasconde un ragazzo dal cuore d'oro, con tanto amore da dare. 

Come si permette di essere gentile? Come si permette di tentare di guardarmi? E non soltanto la superficie: lei prova a guardarmi dentro. Lei mi tratta come se fossi una persona, come se le importasse di me qualcosa che va oltre una scopata e una bevuta e non so come ti chiami e non sai come mi chiamo e addio.
Se solo non ne fosse così spaventato. 

E dagli con sti cuori che battono. Se non battono crepate. Non è amore, è il normale funzionamento di tutto l’apparato.
Mi è piaciuto tanto come Derek si faccia conoscere lentamente, pagina dopo pagina, incantandomi con i suoi sentimenti per Diane, attraverso i gesti che compie per aiutare la ragazza.
Diane, per essere una protagonista femminile così dolce, innocente e buona (lo sapete ormai che non sono le mie eroine preferite) non mi è dispiaciuta del tutto. Ho trovato normali le sue insicurezze dopo aver vissuto all'ombra di una madre così particolare, però l'avrei apprezzata più decisa. Soprattutto nella questione Esteban! Andava denunciato, subito, senza tentennare minimamente. Dall'altra parte ho compreso il suo avvicinarsi al professore che sopperiva al suo bisogno di normalità. 

Quando pensi di non contare per nessuno, quando ti convinci che, se morissi, neppure il gatto noterebbe la tua assenza, quando sei afflitta da un’improvvisa forma di autocommiserazione che ti fa sentire inutile e insignificante, avere qualcuno che ti sorride da lontano e i cui occhi si soffermano su di te, diventa non soltanto un diversivo. Diventa un’ancora alla quale aggrapparsi.
Parliamo del professore che è un soggetto che non ho capito perfettamente. Non mi ha trasmesso molto, né in negativo né in positivo.
I due soggetti che invece mi hanno sorpreso sono Alanna e Theresa. La prima, ex fidanzata del fratello morto di Derek, era insopportabile e inquietante. Poi però è riuscita a farmi cambiare idea anche se resta comunque un bel po' fuori di testa...
stessa cosa successa con Theresa, madre di Diane. La famosa attrice porno che non è stata di certo una madre esemplare eppure neanche così male come pareva all'inizio.
Lo stile della Giusti è sempre curato, leggero e scorrevole anche se questa volta ha usato un bel po' di parolacce, ma Derek non poteva di certo avere un linguaggio da educando.
Mi è piaciuto immensamente leggere di Diane e Derek, ho adorato questa coppia e sono stata completamente conquistata da loro.




lunedì 5 agosto 2019

Recensione #384 Cherries by Cinnie Maybe



Autore: Cinnie Maybe
Titolo: Cherries
Editore: Triskell
Pagine: 526
Data di pubblicazione: 29 giugno 2019
Trama
Melanie è un'addetta stampa che lavora per una prestigiosa azienda di comunicazione, è di buon cuore, adora la torta di ciliegie ed è in abbondante sovrappeso. I chili di troppo sono sempre stati oggetto di prese in giro e vessazioni al liceo, soprattutto da parte del ragazzo più carino della scuola, per cui lei aveva una cotta: Charlie Rhodes.
Dieci anni dopo, nonostante la sua vita ora sia completamente diversa e lei viva a Los Angeles, lontana da Hoboken e dai suoi bulli, Melanie si ritroverà a fare i conti con quella parte di passato che ha cercato di dimenticare e con i suoi sentimenti per Charlie. Ma lui, ormai famoso attore di Hollywood, sarà in grado di andare oltre l’aspetto di Melanie e amarla come merita? 





Vedere in copertina non la solita protagonista magra e bella mi ha fatto davvero piacere. Ho richiesto la mia copia digitale alla Triskell ancor prima di averne letto la trama.
Melanie Sawyer è stata un'adolescente grassa, bullizzata e presa in giro da tutti. Suo aguzzino “preferito” era Charlie Rhodes, il bello della scuola, a cui faceva da tutor. 

«Il punto è il fatto che ti divertivi a pungolarmi, come se fossi un elefante disobbediente che non vuole fare il suo numero al circo. Il modo in cui aizzavi le persone contro di me, ridendo e non prendendo in considerazione come potessi sentirmi o il ghigno beffardo ogni volta che io mi fidavo e ti davo retta e poi tu te ne uscivi con qualche scherzo malvagio. Non erano soltanto prese in giro, erano cattiverie gratuite. E la cosa che mi fa più male è che non hai mai pensato che dietro a quel soprannome, dietro al mio corpo c’era una persona, una ragazzina che soffriva perché già sapeva di essere diversa dalle altre ma che sperava comunque di poter vivere felice.»
Quando, dopo sette anni, lo rivede, trovandosi costretta a lavorare a stretto contatto con lui, tutte le sue insicurezze tornano a galla.

Sono io, Charlie. Sono io con i miei chili di troppo, io che non voglio mettermi a dieta, io che dovrò comprare un dannato abito elegante per una serata di gala sempre nel solito negozio di taglie forti. Non cambierò, Charlie e soprattutto, non sono diversa dalla ragazzina del liceo che tu ti divertivi a torturare.
Diciamo che mi aspettavo un libro divertente, leggero e spensierato. Non è stato proprio così. La storia è molto carina e frizzante, però, nasconde dei risvolti dolce-amari che mi hanno vista molto vicina a Melanie. Ammetto che non l'ho amata del tutto e spesso avrei voluto prenderla a sberle. Tuttavia non ho potuto fare a meno di comprendere i suoi comportamenti. Quando le insicurezze di Melanie venivano fuori avrei voluto abbracciarla. In qualche situazione mi ha quasi commossa e, ripeto, mi sono rivista, spessissimo, in lei per cui questa storia mi ha toccata in modo particolare. 

Io sono stanca di dover combattere continuamente con i miei mostri, sono stanca di star sempre attenta ai commenti e ai pregiudizi delle persone.
Tutte le paure e i dubbi che sente nel vivere il rapporto con Charlie erano, per me, giustificate. Quando sei adolescente le sensazioni sono amplificate al massimo e le insicurezze che gli “amici” inculcano in noi rimangono per sempre. Lo so perfettamente.
Ho apprezzato proprio per questo il fatto che Melanie faccia penare parecchio Charlie sia prima che dopo... anzi pure troppo poco!
Charlie l'ho trovato un buon soggetto anche se mi è mancata una sua maggiore caratterizzazione. I pochi Pov che lo vedono protagonista non mi sono bastati. Plausibile il suo comportamento da ragazzo. Si sa che, a quell'età, i ragazzi sono crudeli, scemi e insensibili. 

Io non sono affatto un pino! Mi spezzavo ogni santa volta che mi chiamavi Ippopotamo, tutte le volte che speravo in tuo sorriso e invece mi regalavi solo risate di scherno; non sono mai stata un pino perché ho odiato dover venire in questa scuola ogni singolo giorno di ogni singolo anno!
Mi è piaciuto tanto come cerca in tutti i modi di far capire a Melanie che ora è diverso, cresciuto, come cerca di ottenere la sua fiducia e soprattutto il suo perdono. Anche lui, a volte, era da scuotere per bene.
Bellissimi anche i personaggi secondari tra cui, per me, spicca January (ma il nome?) La sorella di Melanie che sembra, all'apparenza, una di quelle tipe svampite e superficiali. Invece si rivela molto maturo e affezionata tantissimo alla sorella. Un libro su di lei???
La cosa che più mi è piaciuta del romanzo è come l'autrice sia riuscita a “nascondere” temi importanti come bullismo, bellezza (secondo l'idea della società moderna) dietro uno stile fresco e leggero.
Nonostante abbia letto con piacere questo libro ho avuto il sentore che alcune cose fossero tirate un po' per le lunghe. Ciò non toglie che la giudico una gran bella lettura che ha saputo donarmi molte emozioni.



sabato 3 agosto 2019

Recensione #383 Una bambina cattiva by Zoje Stage


Autrice: Zoje Stage
Titolo: Una bambina cattiva
Editore: Newton Compton Editore
Pag:: 358
Data di pubblicazione: 27 giugno 2019
Trama
Per Suzette Jensen la nascita di Hanna è stata una benedizione. Le sue condizioni di salute sembravano escludere la possibilità di una gravidanza, ma alla fine lei e suo marito Alex hanno ottenuto la famiglia che avevano sempre desiderato. Hanna, però, a sette anni non ha ancora pronunciato neppure una parola. È riuscita a farsi espellere da tutte le scuole in cui l’hanno mandata, costringendo Suzette a seguirla a casa. Hanna è una bambina difficile. Capricciosa, aggressiva, diventa ogni giorno più ostile. L’unico momento in cui sembra calmarsi è quando suo padre è presente. Agli occhi di Alex, Hanna è il ritratto della brava bambina, un angioletto innocente che ha bisogno di affetto per sbloccarsi. Eppure Suzette sa che c’è molto di più. Sente che sua figlia non la ama, e sospetta che covi un odio viscerale nei suoi confronti. Un odio che peggiora fino a diventare una vera e propria minaccia…







Uno tra i miei generi preferiti è sicuramente il thriller psicologico. Intrufolarsi nella mente dei killer, degli psicopatici in genere mi attira molto. Quando poi coinvolge i bambini mi incuriosisce ancora di più. Non sono normale, lo so.
Non posso dire che sia stata una lettura facile perché spesso non sapevo verso chi “puntare il dito”.il libro è visto attraverso gli occhi di Suzette madre di Hanna, bambina davvero mooolto strana e inquietante.
Non potevo credere che una bimba di sette anni potesse avere simili pensieri e provare un odio così profondo per sua madre. Leggere i suoi capitoli è stato terrificante. Alcuni suoi sentimenti malati sono percepiti da Hanna come naturali. C'è un tale odio nei confronti della genitrice che non capivo da dove potesse derivare.
Suzette cerca di essere una madre attenta e affettuosa nonostante i suoi seri problemi di salute. Ama Hanna con tutto il cuore. Sempre. In ogni momento e situazione.
La bambina, però, continua ad adorare solo suo padre. Un genitore assente per la maggior parte della giornata. Sarà che io non ho per nulla apprezzato Alex, il padre. Oltre a stare tutto il giorno al lavoro non riesce a vedere la minima anomalia nei comportamenti di Hanna. Neanche quando si trova davanti al fatto compiuto. Nega, nega, nega che la sua dolce bambina possa commettere determinati atti. Il tipico modo di pensare di un uomo che considera le reazioni (giustificate per altro) della moglie come stupide lagne isteriche.
La malattia mentale di Hanna è descritta davvero in maniera molto realistica.
Il libro è scritto molto bene e i capitoli con i POV di Suzette e Hanna hanno reso benissimo le loro sensazioni. Quelli della piccola sono perfetti e il linguaggio usato è conoscono all'età e alle fantasie di una settenne.
Una lettura tremenda, raccapricciante ma molto interessante.
E il finale...