lunedì 6 novembre 2017

Recensione #136 La carezza leggera delle primule by Patrizia Emiltri


Autrice: Patrizia Emiltri
Titolo: La carezza leggera delle primule
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 7 ottobre 2014
Pagine: 258

Trama
L'aria è gelida, a ricordare che l'inverno non è ancora finito. Un cielo plumbeo incornicia i pensieri di Claudia. Il sole sarebbe stato fuori luogo, nel giorno del funerale di sua madre. Lacrime, formalità, pratiche da sbrigare: il triste copione va in scena. Ma qualcosa di insolito accade quel pomeriggio stesso, quando Claudia riceve una strana busta accompagnata dalla lettera di una sconosciuta. La donna le affida un manoscritto inedito, una storia straordinaria di cui la ragazza, aspirante scrittrice, potrà servirsi per arrivare al successo. Clorinda è ricoverata in una casa di riposo. Ormai la sua vita è quasi tutta alle spalle, così almeno credono gli altri. Ma lei nasconde un segreto che è arrivato il momento di svelare. Una vicenda che ha radici molto lontane, nel giorno in cui Clorinda ha sfidato il proprio destino, scampando alla morte. Per farlo, si è servita di un vecchio quaderno di ricette appartenuto a una donna accusata di stregoneria, e ha attirato su di sé una terribile condanna. Ora, dopo tutti quegli anni, ha finalmente trovato la persona cui consegnare la propria storia. Qualcuno che condivide con lei molto più di quanto possa immaginare. Qualcuno che, come è stato per lei in passato, dovrà fare una scelta pericolosa. Una storia al confine tra realtà e sortilegio, un romanzo che racconta di donne al bivio tra ciò che è giusto e ciò che vogliono davvero.





Secondo libro viaggiante che ho tra le mani. La particolarità di queste letture sono i pensieri delle precedenti lettrici che rendono il romanzo sempre molto divertente, anche quando non lo è.
Ho adorato l'idea di base del romanzo odiando, però, le due protagoniste. Claudia e Crolinda sono veramente insopportabili.
Claudia giovane donna in pricinto di scrivere il capolavoro letterario del secolo... almeno lei pensa così. Infatti ripete sempre che lei ha lavorato sodo per questa storia familiare che ha intenzione di scrivere. La sua “modestia” e la sua “umiltà” sono le cose che più non ho sopportato di lei. Inoltre l'ho trovata snob e viziata.
Ma peggio ancora è Crolinda, una donna fredda, spietata ed egoista. Le sue scelte, le sue azioni sono atte a favorire solo il suo benessere con la scusa di fare ciò per la felicità delle persone coinvolte. Commette atti imperdonabili per cosa poi? Non si capisce cosa voglia dalla vita, non le va bene nulla, odia tutti.
Eppure ho letteralmente divorato il libro in 2 pomeriggi. Ero affascinata dalla storia di Crolinda o forse cercavo di capire il suo scopo ultimo ed entrare in empatia con lei. Fino a metà libro era il personaggio che più apprezzavo, ma poi qualcosa proprio non mi è andato giù e ha perso tutta la mia comprensione.

Devo dire che lo stile narrativo mi è piaciuto molto anche se alcune parti erano noiose e non necessarie, non portavano nulla di nuovo alla storia.


2 commenti:

  1. sono contenta che nonostante tutto ti sia piaciuto. Secondo me i commenti a margine hanno aiutato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. fanno vedere le cose in modo diverso e danno un tocco di divertimento alla lettura

      Elimina