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martedì 13 agosto 2019

Recensione #388 Nell'ombra by Melisa Schwermer



Autrice: Melissa Schwermer
Titolo: Nell'ombra
Editore: Adiaphora Edizioni
Pag:: 264
Data di pubblicazione: 16 novembre 2018
Trama
Trasferitasi a Francoforte per lasciarsi alle spalle il tradimento del fidanzato, la giornalista e scrittrice Elsa Winter si ritrova fin da subito al centro di una rete di coincidenze misteriose quanto inquietanti. Chi sono gli uomini che suonano di continuo al suo campanello alla ricerca della terapista Daphne, precedente inquilina dell’appartamento? Quale atto di violenza si è consumato tra le pareti di quella casa? E, soprattutto, cosa nasconde Pappel, il bizzarro vicino, che pare così ossessionato da lei?
Con l’aiuto di Achim, vecchio amico e compagno di studi, Elsa si ritroverà a dover far luce tra le ombre del passato per scoprire chi sta tessendo i fili di questo diabolico spettacolo, inconsapevole di quanto la catastrofe a cui la follia umana può condurre si stia facendo sempre più vicina.




Le mie letture estive proseguono con un altro libro della Adiaphora Edizioni, che presenta un catalogo molto interessante.
Elsa, giornalista e scrittrice, si trasferisce in un appartamento a Francoforte per riprendersi dalla crisi con il fidanzato Esteban e per completare il suo romanzo. La precedente occupante dell’appartamento era Daphne, una psicoterapeuta che curava i disturbi sessuali, allontanatasi dopo essere stata aggredita da un suo paziente. Elsa conosce subito il suo nuovo vicino, Georg Pappel, un uomo molto strano...
Devo dire che la scrittura di Melissa mi è piaciuta e ha saputo incuriosirmi il tanto da spingermi a saperne di più sulle sorti di Elsa, su cosa fosse successo a Daphne, su chi fosse realmente Pappel.
Buona la caratterizzazione dei personaggi principali attraverso i POV di Elsa e Pappel.
Le sensazioni della donna vengono descritte molto bene. Ottima anche la parte che la vede investigare alla ricerca dei fatti passati.
Georg, il vicino inquietante e stalker, ha uno sviluppo alquanto credibile e, da subito, ho avvertito verso di lui quel senso di viscido perfetti per il suo personaggio.
Quello che però mi è mancato è un maggiore approfondimento dei soggetti secondari, per me importantissimo in una storia di questo tipo. Molte cose vengono solo intaccate ed era necessaria maggiore profondità.
La trama è veloce e l'autrice non si perde in dettagli inutili anche se tralascia, al tempo stesso, alcune cose essenziali.
Nel complesso un buon thriller con la giusta dose di suspense.




lunedì 12 agosto 2019

Recensione #387 Wendigo by Algernon Blackwood



Autore: Algernon Blackwood
Titolo: Wendigo
Editore: Adiaphora Edizioni
Pagine: 180
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2018
Trama
Nelle regioni selvagge dell’Ontario nordoccidentale, il giovane studente di teologia Simpson e lo zio, il dottor Cathcart, sono impegnati in una battuta di caccia all’alce in compagnia di Hank e del franco-canadese Joseph Défago, loro guide. La spedizione si divide in due gruppi: Cathcart procede al fianco di Hank, mentre Défago conduce Simpson a bordo di una canoa nell’esplorazione di un vasto territorio inviolato.
Appena accampatisi, Défago è allarmato da uno strano e spaventoso odore portato dal vento e, nel pieno della notte, i suoi lamenti svegliano Simpson: la guida è rannicchiata tra le coperte in preda all’angosciante terrore di una presenza in agguato nella foresta. Défago fugge nelle tenebre, costringendo Simpson a un inseguimento tra oscuri alberi e sentieri impervi. Seguendo le tracce sulla neve per miglia, il giovane nota che altre orme si sono aggiunte a quelle di Défago: più grandi, inquietanti, e non sembrano appartenere a un essere umano…
In quelle foreste glaciali una blasfema creatura ha dato inizio a una caccia spietata.





Al di là di tutto il rosa che riempie il mio blog io amo tantissimo il genere horror. Quando la casa editrice Adiaphora mi ha contattata per avviare una collaborazione sono andata subito a sbirciare nel loro catalogo. Il primo titolo che mi ha colpita è stato proprio questo.
Il libro è un lungo racconto di un autore che proprio non conoscevo sebbene sembra essere molto famoso e apprezzato dai grandi maestri del genere.
Ho trovato l'ambientazione davvero evocativa e ben descritta. La natura misteriosa e inquietante che fa da sfondo alla vicenda è perfetta.
Benché i personaggi non vengano caratterizzati a fondo, le loro paure sono percepibili mi maniera tangibile. Persino la creatura, il misterioso Wendigo, la cui presenza è appena accennata, è quasi capace di bucare le pagine.
La scrittura di Blackwood, pur risalendo a quasi un secolo fa, non è per nulla altisonante o pesante. Mi ha incatenato subito al kindle curiosa di conoscere cosa succedeva ai personaggi.
Da estimatrice di questo tipo di racconti voglio cercare altre opere di Blackwood. Ho trovato molto interessanti le notizie sulla vita e le opere dell'autore. La prefazione e la postfazione sono davvero interessanti.