Buongiorno il libro di cui vi parlo stamattina non è un romanzo ma un libro di self help che mi è arrivato a sorpresa dalla Pienogiorno editore che ringrazio per la copia cartacea.
Autrice: Ute Ehrhardt
Titolo: Le brave ragazze vanno in paradiso, le cattive dappertutto
Editore: Pienogiorno editore
Pag: 272
Data di pubblicazione: 21 febbraio 2024
Trama
Essere come gli altri
ci vogliono non ci renderà mai realizzate né felici.
Le
“brave ragazze” sono disponibili, modeste, gentili, generose, non
si arrabbiano, sanno ascoltare e mettere sempre gli altri a loro
agio. Quante di noi riconoscono in queste parole ciò che ci
insegnano sin da piccole?
Quello che non ci insegnano è che una
“brava ragazza” è spesso una ragazza che ha paura. Ansia di non
piacere, di non essere abbastanza, o di non essere come gli altri la
vogliono.
Timore di dire di no, per non scontentare il partner, i
figli, gli amici, i colleghi, persino gli sconosciuti. Paura di non
essere all’altezza, nonostante le mille attività che gestisce con
successo in casa e sul lavoro testimonino esattamente il contrario.
Vorremmo eccellere ma senza prevaricare, essere critiche ma non
giudicanti, affermare la nostra opinione senza imporla, essere sicure
di noi stesse senza spaventare, sembriamo tranquille ma dentro siamo
tormentate dai conflitti. Un crogiuolo di emozioni che ci
danneggiano, ci bloccano, provocano insicurezza e stress. Quello che
non ci insegnano è che per essere felici dobbiamo innanzitutto…
smettere di fare le “brave ragazze”.
Con empatia e chiarezza,
questo bestseller N° 1 in tutto il mondo offre un percorso efficace
per liberarsi di tutti i lacci e i limiti che gli altri, con la
nostra complicità, cercano di imporci. E per esprimere finalmente a
pieno tutto il nostro potenziale, realizzate e soddisfatte di essere
quello che siamo.”
Io non sono solita leggere libri di questo tipo però non mi tiro mai indietro di fronte a alla sfida di una nuova lettura. Penso che qualsiasi genere vada provato perché è il contenuto che conta e non la categoria in cui viene collocato. Inoltre essendo donna le premesse del libro mi hanno intrigato subito. generalmente vengo considerata dagli altri e, anche da me stessa, una brava ragazza (chissà perché? Che sia il nome?) per cui ero doppiamente curiosa di affrontare la lettura.
Sono contenta di non essermi fatta fermare dai pregiudizi visto che il libro mi è piaciuto moltissimo e l'ho divorato praticamente in due giorni. Lo stile è scorrevole e molto esplicativo grazie ai molti esempi concreti che l'autrice fa di situazioni e condizioni che si trovano a vivere le donne. Spiegano veramente molto, molto bene la condizione nella quale vivono le donne. Personalmente, e con mia grande sorpresa, credo di essere tra quelle egoiste. Non l’avrei mai detto! Credo che le varie esperienze di vita mi hanno insegnato tante cose cambiandomi e, ora come ora, non ho le insicurezze che avevo a vent’anni. Ne ho altre ma quelle le ho lasciate alla me del passato. Molte delle problematiche trattate in questo libro le ho affrontate, vinte e fatte mie.
Oltre ad essere zeppo di consigli utili alla realizzazione della donna è pieno anche di rivelazioni; parecchie delle cose che vengono dette non non le avevo considerate, non ci avevo fatto caso pur vivendole sulla mia pelle. Alcune di queste dritte mi sono parse però un pochino troppo esagerate. Ad esempio: in un rapporto di coppia non sempre si deve parlare di rinuncia, a volte ci sono dei compromessi fatti, non per danneggiare una delle due parti, ma compiuti per vivere una vita più serena. Perlomeno questo è la mia opinione anche se capisco che la maggior parte delle volte sono le donne a mostrarsi più elastiche e a scendere a compromessi. Dopo anni di matrimonio io e mio marito siamo riusciti a raggiungere un equilibrio che va bene a entrambi (una volta ho ragione io e una volta ha torto lui). Questo è l'unico aspetto del libro e delle idee dell'autrice che non mi hanno trovata d'accordo.
Ho letto Le brave ragazze... proprio l'8 marzo e ne consiglio la lettura in quanto lo trovo perfetto per aiutare le donne ad acquisire un po' più di sicurezza in se stesse. Dobbiamo finalmente capire che non siamo né più deboli né inferiori in nessunissimo campo rispetto all’uomo come invece ci viene insegnato fin da piccole.
Non lo conoscevo, ma sembra interessante :)
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